Ti credi ancora Dio sceso in terra?

33 1 0
                                    

Camminai felice verso casa mia, come se avessi acquistato un nuovo paio di scarpe o una nuova giacca.
L'indomani andai a "trovare" una mia vecchia compagna di classe delle superiori... e dentro me pensavo
- so che sarà molto contenta di "rivedermi"... non sa neanche che sono morto... come sarà bello rivederla per l'ultima volta!-
Ero spietato, nulla mi avrebbe fermato... così almeno credevo.
Dopo poco mi trovai davanti a quella porta. Sorrisi nel vedere i nomi sul campanello...
Si era sposata! Lo suonai e mi aprì la porta lei sorpresa.
- Ciao Jiulie! Come stai?- lei mi guardò stranita.
- Bene, ma non ricordo chi tu sia...- bene... Lo avrebbe ricordato presto.
- Sono il tuo compagno di liceo... James!- Sul volto si formò un gigno... Sarebbe stato molto più soddisfacente di quanto credevo.
- Oh! Non ti avevo riconosciuto! Alla fine sei venuto a trovarmi! Che dire... sei cresciuto bene!- mi disse lei sorridendo. Come era semplicemente...disgustosa.
-Grazie, posso entrare? Volevo fare due chiacchiere!- Si due belle chiacchiere...
- Oh certo! Prego... mio marito non c'è... è andato a lavoro.- sorrisi dentro di me.
- Oh no! Che peccato! Avrei voluto conoscerlo...- ridevo... era così comica quella scena.
- Beh potremo sfruttare il momento non credi?- Ve lo giuro, non mi aspettavo una risposta del genere.
- Che intendi scusa?- La guardai stupito... Poteva essere più viscida?
- Perché tu sei venuto qui veramente per due chiacchiere? Sei sicuro di non voler impegnare questo tempo prezioso per qual cos'altro?- Era attaccata a me e la mia camicia era completamente sbottonata.
- Si, in realtà non volevo fare proprio due chiacchiere...- lei mi sorrise con malizia e mi tolse la camicia e la buttò a terra. Passò dolcemente il dito tra i miei addominali.
- Ti sei veramente trasformato... Come ho potuto rifiutarti al liceo?- Disse mentre baciava il mio pettorale sinistro.
- Fidati... questo renderà ancora più piacevole quello che sto per farti.- Lei mi guardò maliziosa e il mio sorriso accogliente si trasformò velocemente in un ghigno terrificante che lei non notò.
Mentre continuava a baciarmi il petto io le presi i capelli e tirai con forza verso dietro e mentre la uccidevo già con lo sguardo e il mio sorriso, presi il coltello e con l'altra mano la pugnali al petto.
Prima che morisse le dissi nell'orecchio: -ora ti credi ancora Dio sceso in terra? Perché penso più che tu sia Satana salito dall'inferno...-
Cominciai a ridere e lei aspirò stesa a terra.
Dal buco nel suo petto tolsi il suo cuore e con il suo sangue scrissi sul muro un messaggio a suo marito:
"Non mi ringraziare, sono stato l'eroe che ti ha salvato da una vita ccln una moglie traditrice come lei. Ah... tranquillo ho fatto in modo di non ucciderla sul letto mezza nuda.
Baci -eyes of ice"
Cominciai a ridere e buttai il suo cuore a terra.
Uscii di casa felice di aver fatto un favore a quell'uomo. In fondo ero una brava persona no?
Tornai a casa e decisi di dormire... tutto quel rosso mi aveva messo sonno.

IL LADRO DI CUORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora