Mattinata frenetica anche perché c'è da pensare che,
(oggi a lavoro ci sarà un putiferio visto che è sabato e sono le 14:30 e ancora non ho neanche sistemato casa)
pensava Francesco tra se e se mentre continuava a poltrire sotto le sue calde lenzuola, guardò il cellulare ma di Valentina neanche l'ombra di un messaggio l'ultimo messaggio risale alle 2:51 di notte dove diceva che stava tornando a casa dopo la serata in discoteca con le amiche e la sorella più grande, dopodiché il nulla. Guardando la schermata del telefono vide due messaggio su Facebook.
"Amore ho scordato il telefono in macchina di sefora""Buongiorno comunque"
Messaggi delle ore 12:45
Da li risposte fredde prive di tutto, messaggi che facevano gelare il sangue nelle vene proprio come l'attesa nel vedersi. Attesa che si interruppe alle 18:15 in quell'angolo di paradiso che li uní, un bacio freddo e fulmineo e subito a parlare.
"Io ho un'occasione, ma voglio essere più che sicuro di ciò che faccio, sto aspettando la risposta per andare su in Germania per lavorare visto che a questa terra non mi lega nulla, famiglia inesistente, amici ci sono ma non sempre, tu, tu sei il motivo della mia indecisione, dimmi che ne vale la pena restare perché a me ci tieni e preferisco fare il cane qui piuttosto che in un'altra città lontano da te"
Gli occhi della giovane non reggevano lo sguardo deciso di Francesco lo si vedeva a distanza che di lì a poco sarebbe scoppiata a piangere, ma non lì, non davanti a lui.
STAI LEGGENDO
Everytime we touch
Short StoryParla di tutto e di niente, parla di come un incontro casuale possa trasformarsi in qualcosa che sembrava ma che non è mai stato...