Capitolo VII - Panico

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Quella strana apparizione portò ad un susseguirsi di eventi e accadimenti strani che sconvolsero le vite dell'intera famiglia.

Quando quella figura scomparve dissolvendosi in una fitta nebbia oscura impenetrabile Rita lanciò un urlo acuto, incontrollato e spaventoso.

A causa delle sue urla disumane il marito Luigi si svegliò di soprassalto chiedendo alla moglie:

«Ma che succede? Perché stai sbraitando in questo modo?»

«Io... La strega... Inferno... Satana... Ci vuole uccidere...» disse Rita affannosamente con voce concitata.

Non riusciva più nemmeno a respirare;

Sentiva i polmoni bruciare come se incendiati da un fuoco invisibile e innaturale.

Era in preda ad un vero e proprio attacco di panico;

Il cuore le batteva a mille, aumentò la sudorazione, le salì un groppo in gola e un brivido di terrore le attraversò il corpo mandandole in blackout il cervello.

Aveva paura di morire.

«Ma cosa succede? Cosa ti senti?» disse Luigi incredulo vedendo la moglie diventare bianca come un lenzuolo.

Rita voleva rispondergli, ma appena aprì bocca l'unica cosa che ne uscì fu un forte e acuto urlo lancinante che la fece stramazzare al suolo lasciando il povero Luigi impietrito.

D'istinto si alzò dal letto, si diresse verso il comodino, prese il cellulare e chiamò un ambulanza per la moglie che giaceva sul pavimento come morta.

Dopo qualche minuto arrivarono i paramedici che si recarono con passo svelto verso la povera Rita per poterle controllare tutti i parametri vitali i quali risultavano alterati.

Iniziarono subito le procedure manuali di rianimazione, ma vedendo che esse non avevano alcun effetto ricorsero al defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) di piccole dimensioni il quale conteneva al suo interno due piastre adesive in grado di rilevare le alterazioni dell'attività cardiaca erogando una scarica elettrica necessaria ad annullare l'aritmia cardiaca anomala e disordinata.

Luigi rimase immobile, come una statua, nel vedere quel via vai di uomini in uniforme e aggeggi strani.

Dopo pochi minuti, che a Luigi sembrarono eterni, Rita si risvegliò un po' intontita e tremolante pronunciando ripetutamente solo queste parole:

«Dobbiamo proteggere nostra figlia!»

Toccata dal maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora