capitolo cinque

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Mags.

«Eccoti, finalmente. Ti avevo detto di aspettare fuori, che cazzo ci fai qui?» Un ragazzo mi afferra bruscamente il braccio facendomi voltare verso di lui.

Luke e l'uomo si girano verso la mia direzione e negli occhi di Luke vedo la paura. Paura che possa aver origliato tutto? Troppo tardi.

«Mags...» Il mio nome esce come un sussurro dalla bocca socchiusa del biondo. Mi scanso dalla presa di Edward e penetro Luke con lo sguardo. Sono incazzata, confusa, stanca. È solo il primo cazzo giorno di scuola. Luke Hemmings distoglie gli occhi da me non riuscendo a reggere lo sguardo. Fottuto codardo.

«Signor Sanders, lei non dovrebbe essere qui. E lei è la nuova studentessa...» L'uomo dai capelli scuri e abbigliamento professionale interviene e dalla sua voce autoritaria deduco che sia il preside. Rivolgo la mia attenzione a lui, «Si, sono io. Mags Anderson, la stessa ragazza di cui stavate discutendo. Piacere, preside.» Sorrido falsamente incrociando le braccia al petto.

«Mi scusi, preside Maynard. Non succederà più... Ora ce ne andiamo.» Edward mi afferra nuovamente il polso ma non mi muovo. «Mags, cazzo, andiamo.» Sussurra il moro a denti stretti.

La risata falsa del preside non allevia di certo la tensione. «Signorina Anderson, lei non sa di cosa parla. Non s'intrometta in cose che non la riguardano.» Fermatemi o lo potrei picchiare, che sia il preside o no.

«Ho sentito perfettamente, non sono stupida, merda! Stavate parlando di me!» Alzo la voce arrabbiata passandomi le dita sui capelli. «Mags, calmati... Vai con Edward, per favore.» Finalmente sento la voce di Luke ma lui rimane impietrito sul posto. «Signorina Anderson, non le permetto di usare questo tono e questo linguaggio nella mia scuola. Se continua così, rischia la sospensione.» Mi minaccia il fottuto preside fronteggiandomi.

«Mags, andiamo. Non voglio entrare nei casini.» Edward mi tira ancora una volta ma con più forza. «Lasciami, cazzo!.» Mi scosto dalla sua presa e mi volto verso Luke, ignorando totalmente il preside accanto lui. So che Luke mi dirà la verità, per quel poco che lo conosco. Sento dentro di me di averlo già conosciuto in passato e soprattutto percepisco la sua bontà.

«Luke, per favore, voglio spiegazioni. So che stavate parlando di me.» La mia voce esce fuori come una supplica.

«Signorina Anderson, lei deve andare con Sanders.»

«Mags, andiamo! Lascia perdere Hemmings! È solo un idiota!»

Trascuro completamente le parole di Edward e del preside e mi soffermo a guardare Luke, in attesa di una sua risposta. La sua espressione è indecifrabile. È un misto tra paura, confusione, dispiacere. «Mags, io... vai con Edward, per favore.» Sbatto velocemente le palpebre alle sue parole. Non me l'aspettavo. È uguale a tutti gli altri. Un fottuto bugiardo, un fottuto codardo, un fottuto senza palle. «Sei un coglione, Luke Hemmings. Pensavo fossi intelligente.» Sospiro sconfitta e delusa girandomi velocemente verso Edward che ha subito la mia testardaggine ed ora è probabilmente incazzato.

«Mi dispiace, Mags...» È l'ultima frase che sento prima di allontanarmi.

«Sei impazzita, per caso? Sai che potresti seriamente rischiare la sospensione? Sei solo al primo giorno, cazzo! Ma chi cazzo sei? Dio, se lo rifai, giuro che mollo questa stronzata del tutor. Al diavolo tutto!...» Edward continua a lamentarsi e a sgridarmi una volta lontani da Luke e il preside ma non lo ascolto. La mia mente è confusa ed esausta. Voglio solo tornare a casa. E in tutto questo non ho ancora pranzato.

- - -

Prenoto la fermata e mi alzo dal sedile scomodo afferrando lo zaino. Ragazzi del terzo anno mi fissano salutandomi con un cenno del capo. Il bus si ferma ed io scendo scuotendo la testa. I soliti ragazzi morti di figa. Mi domando se Hemmings sia di questa categoria. Non riesco a togliermi dalla testa la scena di prima. Non riesco a togliermi dalla testa Luke Hemmings.

mad sounds » l.r.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora