mad sounds » l.r.h

capitolo sette

Mags.

«Quindi, vorresti dire che se continuo a tingermi i capelli divento calvo?» Chiede il tinto sgranando gli occhi. Annuisco guardandolo divertita «Cavolo! Non ci avevo pensato.» Sbuffa Michael portandosi alla bocca il panino fatto da sua madre. Una dolce donna che farebbe tutto per il suo "bambino" quasi diciannovenne. Il pranzo della mensa non è mai stata più piacevole. Finalmente ho avuto occasione di conoscere l'asiatico e il tinto del Blue's Tattoo.

Calum Hood, sfortunatamente non è asiatico ma ha origini neozelandesi e scozzesi. E i suoi genitori abitano in Australia. Qui a Portland sta con la sorella maggiore Mali Koa. Un nome davvero molto bello. Calum vorrebbe diventare un fotografo e mi ha mostrato alcuni scatti e posso assicurargli un futuro brillante.

Michael Clifford, un australiano fissato con le tinte ai capelli, inconsapevole che possa diventare calvo tra qualche anno ma dubito questo lo fermi. Mike ha un piercing al sopracciglio destro e il tatuaggio di Jack fatto qualche giorno fa, sembra fatto apposta per lui. Ha una strana ossessione per i capelli di The Weeknd, dato che ha come blocco schermo una sua foto. Ma non la faccia del cantante, bensì i capelli.

Lauren Mitchell, invece, è una ragazza californiana, scappata a Portland dalle litigate dei genitori. Suo padre è afro-americano e sua madre ha origini scozzesi e irlandesi. Ha preso visibilmente il colore della pelle da suo padre e i capelli dalla madre, color pece come quelli di Calum. Ora che ci penso, formerebbero una bella coppia. La passione di Lauren è il ballo e lo si nota dai suoi movimenti, dato che ha quasi ucciso Calum con il suo braccio quando ha sentito l'inizio di One Dance di Drake.

Luke non ha molto parlato di sè.

E l'argomento più atteso. Madison Stewart. Sua madre, Elizabeth Stewart, è la proprietaria della scuola e se Madison dovesse avere problemi con uno studente della scuola, questo verrebbe sospeso o espulso immediatamente. Stessa cosa vale per il preside: Maynard non può opporsi alle decisioni degli Stewart se non vuole perdere il lavoro. Il nostro destino scolastico è nelle mani della famiglia Stewart ma poco m'importa. Non ho paura di loro. Sono solo persone ipocrite, assettati di soldi e soprattutto senza dignità. Le persone che si atteggiano così non le tollero e non mi farò influenzare dalla loro posizione.

«Mags, ci sei?» Calum mi passa davanti agli occhi una forchetta con dell'insalata secca sopra. «È crollata nel suo mondo.» Commenta Luke colpendomi la spalla con la sua. «Stavo pensando a Madison.» Confesso senza prestare attenzione all'occhiata che si rivolgono i ragazzi compresa Lauren. La campanella suona, segno che la pausa pranzo è terminata. Con malavoglia studenti si alzano dai loro posti dirigendosi verso l'uscita, lasciando vassoi e cartacce sopra i tavoli. Che maleducati. Afferro i vassoi dei miei "compagni di pranzo" e li poggio nell'apposita sezione.

«Mags, ci vediamo dopo?» Domanda Luke una volta oltrepassato la mensa. «Ti ricordo che devo rimanere a scuola per colpa tua.» Mi faccio risentire e Luke ridacchia sussurrando un "scusa". Sorrido leggermente salutando poi Lauren e Calum che hanno lezione di chimica assieme.
«Facciamo domani?»
«Sempre se ti presenti, Hemmings.»
«Ci sarò solo per torturarti con filosofia.» Sogghigna il biondo ed io mi ritrovo a colpirlo sulla spalla.
«Ehi, smettetela di flirtare davanti a me. Io e Luke abbiamo lezione di storia e ci conviene correre se non vogliamo prenderci la sgridata di 6 minuti contati dalla Hildon.» Ci interrompe Michael trascinando Luke verso destra, la parte opposta della mia lezione di letteratura. E non stavo flirtando con Luke!

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«Finalmente abbiamo finito.» Sospiro poggiando la testa su un tavolo.
«Senza di te non ce l'avrei fatta. Diciamo che Hemmings ti ha fatto anche un favore.» Dice Lauren sistemando poi i vari detergenti che abbiamo utilizzato per pulire il laboratorio di scienze.
«Ma quale favore? È solo uno sbruffone lecca culo.» Alzo gli occhi al cielo ripensando a come sono finita qui.
«Non sei contenta di avermi conosciuta?» Lauren si avvicina a me sporgendo il labbruccio come una bambina. Ridacchio schiaffeggiandole la spalla e lei ricambia.
«Sono contenta di averti conosciuta, Lauren, ma Hemmings rimane sempre un coglione lecca culo.» Ribadisco e Lauren scuote la testa rassegnata.