Return (1 parte)

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Villa Kaioh
Ore 8:00

Le due Kaioh assieme ad Haruka, si prepararono per andare a scuola.
Haruka e Michiru si scambiavano dolci gesti, baci e tutte quelle cose che fanno due persone che si amano, mentre Denizu, da quando io ero morta, si preparava in silenzio, senza proferire parola, diceva qualcosa solo se necessario.
Le tre ragazze alle 8:10 giunsero a scuola e come al solito, al suono della campanella, entrarono nelle proprie classi assieme agli altri scolari.
Le lezioni non scorsero molto normalmente come al solito, perché la cosa che fu notata da tutti, professori compresi, era che i due banchi, nella fila centrale, erano vuoti, sia quello di Hotaru che il mio.
I professori erano anch'essi distrutti, perdere due alunne, non era assai piacevole, anche se non lo davano a vedere ai propri studenti.
Denizu, ogni volta che si girava nella direzione del mio banco, le si spezzava il cuore. La sua compagna di banco, era una mia grande amica, e le faceva male vedere Denizu in quello stato, quindi cercava sempre di consolarla, ma non poteva fare più di tanto, purtroppo.
Sì, nella mia classe, non c'era più l'aria di allegria e il casino che c'era sempre, ma era diventata silenziosa e tutti ubbidivano ai professori senza proferire parola. Anche quando Hotaru era morta, un anno fa, era così, ma molto meno. Il problema era che non avevano perso un'amica, ma due amiche e compagne di classe.
Le lezioni finirono al solito orario e uscita da scuola, Denizu decise di andare a casa da sola, senza raggiungere Michiru e Haruka. Quindi aveva mandato un mess a sua sorella, dicendo che non sarebbe stata con loro. Eh si, Denizu era distrutta come non mai. Erano tre giorni che stava senza di lei, o almeno voleva vederla in carne e ossa, e non nella sua testa o sottoforma di spirito. Certo, le faceva piacere vederla, ma le avrebbe fatto ancor più piacere vederla viva, non morta.
La giovane arrivò a casa. Aprì la porta con le chiavi e si diresse in camera sua, per poi andare in balcone.
Appoggiò i gomiti sulla ringhiera e mise il suo viso tra le mani. Dopo un po', sentì un venticello attraversarle tutto il corpo, il vento riuscì anche ad entrare dentro i vestiti mentre accarezzava dolcemente i suoi capelli ondulati. In due anni erano cresciuti molto, perché adesso, le arrivavano alla schiena. Poi, però, l'umore del vento cambiò. Da calmo diventò forte. L'elemento la spinse contro il muro facendole ricordare tutti i momenti passati assieme a Rukure, compresi i litigi. Quando le vennero in mente i litigi che avevano fatto, si disse che avevano solo perso tempo, perché avrebbero dovuto fare subito la pace, invece di perdere qualche giorno divise. Perché adesso... loro erano davvero divise. Forse, questo era solo un modo di Rukure per consolarla. Infine le venne in mente la figura ammantata e tutte le volte che l'aveva salvata.
Poi però, un flash attraversò la mente della ragazza. Si accorse, che ogni volta che appariva la sconosciuta, si univano a lei non solo i poteri di Rukure, ma anche il vento! Il vento.
"Ascolta il vento, solo lui può darti le risposte che cerchi."
Quella frase detta sia da Rukure che dalla sconosciuta come una profezia funesta le ritornarono in mente.
Ecco cosa intendeva dire quando diceva di ascoltare il vento.
All'improvviso, un'esplosione ruppe i suoi pensieri.

"Un nemico! Devo entrare in azione!."

E così, la ragazza si trasformò.

Nehellenia: "Hahahaha. Adesso sì che Tokyo sarà mia."

Sailor Death Neptune: "Questo lo credi tu, Nehellenia."

Nehellenia: "E tu chi saresti?"

Sailor Death Neptune: "Sono la paladina di Nettuno il pianeta del mare, sono la combattente dei maremoti, io sono Sailor Death Neptune."

Nehellenia: "Sailor Death Neptune? Non ti ho mai sentita nominare."

Sailor Death Neptune: "Immagino, sono diventata guerriera da poco, ma non mi sottovalutare, non sono debole come pensi."

Nehellenia: "Hahahaha. Ancora meglio!. Forza fatti avanti, fammi vedere che sai fare!."

Denizu allora chiamò il suo talismano.
"Specchio d'acqua profonda, vieni a me!." "Riflesso... sottomarino!"

It's the destiny that united us and nothing will change it.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora