Due

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Avviso

Per chi è facilmente impressionabile sconsiglio questo capitolo. Sono presenti scene di tortura accompagnate da sangue, le quali.
Beh, per chi ha il coraggio, buona lettura :3


















Yudoku.

Sto correndo.

Perché? Non ne ho idea, davvero.

Svegliarsi in una stanza sconosciuta è già considerabile un fatto piuttosto strano ma, la sensazione che ho provato successivamente, l'ho provata solo un'altra volta.

E le circostanze erano davvero spaventose.

Forse, spaventose come quella in cui mi ritrovo ora.

Ho sentito un ticchettio sul pavimento, un' ombra alle mie spalle, e, i miei piedi si sono attivati da soli.

Sto continuando a correre perché se mi fermassi potrebbe succedere di tutto.

Di tutto.

Non so da chi o che cosa sto scappando. So solo che, i miei sensi non sbagliano mai, e non sono mai stati più all'erta di adesso.

Non mi capacito neanche del motivo per il quale questo "essere" possa avercela con me, non credo di avergli fatto nulla di male. Non sono perfetta, non lo sono mai stata, ho commesso tanti di quegli omicidi che oramai ho perso il conto ma, non mi è mai passato per la mente il pensiero lontano di poter essere io, per una volta, quella in pericolo.

Mi fermo di scatto non appena incontro una stanza.

Vorrei andare avanti, so, che in fondo a quel corridoio c'è una porta. Una uscita di emergenza molto probabilmente o, semplicemente una finestra ma, di una grandezza sufficiente a farmi uscire da qui.

Ci dev'essere per forza una via d 'uscita da quella parte, la luce, da quella parte è maggiore.
Provo ad andare avanti ma con stupore e ansia allo stesso tempo mi rendo conto che i miei piedi sono come ancorati al pavimento anche le mie braccia fino a pochi secondi fa libere adesso sono immobili contro i miei fianchi.

Il respiro mi si fa irregolare.

Che succede? Perché non riesco a muovermi liberamente?

Poi, una voce si fa strada fino ai miei padiglioni auricolari. È una voce femminile, sembra giovane e dolce ma, anche inquietante...

Rabbrividisco.

I miei piedi, si fanno strada per il corridoio trascinando con loro anche il resto del mio corpo mentre la voce e si fa sempre più forte i miei brividi non fanno che aumentare ogni secondo che passa.

A ogni passo sento una fitta attraversarmi.

I miei piedi portano il mio corpo con una sicurezza che non pensavo di possedere. Vanno avanti e, girano seguendo uno schema che non riesco a focalizzare.

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