Together - THIAM

Capitolo 4

"Come puoi essere sicuro che sia la stessa persona?" domandò Mason, mentre Liam stava sistemando i libri nell'armadietto. Lo chiuse di scatto e ci si appoggiò contro.
"La calligrafia è uguale" Mason alzò gli occhi al cielo, vedendo negli occhi dell'amico la convinzione. Quella convinzione che aveva solo rare volte. Estrasse i due fogli dallo zaino e glieli sventolò davanti.
"Cosa stiamo cercando esattamente?" chiese l'ennesima volta, non capendo tutto quell' interesse da parte di Liam. In quel periodo lo vedeva estremamente perso, con la testa chissà dove, fissato per cose del tutto insensate. Ma questo non glielo aveva ancora detto. Si era reso disponibile ad aiutarlo in qualsiasi difficoltà si trovasse, ma mai avrebbe pensato di dover andare alla ricerca di un qualcuno di cui non si sapeva nemmeno il nome.

In quel momento Liam sbuffò.
"Perchè sei così fissato con questa stupida lettera? All'inizio pensavo potesse essere un modo per diventare il nuovo Scott. Sai, trovare cose strane e risolvere problemi. Ma non questo. Non è una cosa strana. È soltanto una lettera scritta da qualcuno ad un'altra persona. Migliaia di persone si scrivono lettere, non deve per forza essere tutto un mistero. Quegli appunti sono di qualcuno a cui li hai fregati che probabilmente ha una scrittura simile. Tutto qui" disse tutto d'un fiato. Tutto ciò che per giorni si era ripetuto. Non era cattiveria, era solo realismo. Voleva riportarlo alla realtà, convincerlo a vivere la sua vita da normale ragazzo e non da lupo mannaro.
Liam lo fissò a lungo contraendo la mascella, il cuore cominciò a battere forte. Stava succedendo di nuovo. Perdeva le staffe per la più piccola delle cose. Mason lo guardò capendo che si stava trasformando, e si guardò intorno, per assicurarsi che nessuno li stesse notando. Lo prese per le spalle e lo spinse nell'aula di chimica vuota. Il respiro di Liam si stava facendo sempre più pesante e Mason non sapeva in che modo calmarlo.
"Mason-" ringhiò il Beta, mentre il moro riportò lo sguardo impaurito sul suo volto "la lettera, dammela" svelto gliela porse, non controbatté, non quando Liam era in quello stato. Ciò che vide lo lasciò a bocca aperta, perdendo tutte le parole. Liam chino sulla lettera, mentre il respiro si faceva più leggero e, pensò, anche il cuore.

Quando tutto tornò alla normalità, Liam finalmente alzò lo sguardo.
"Per questo sono così fissato" fissò ancora l'amico, con aria preoccupata, mentre Mason stava cercando di formulare delle frasi di senso.
Balbettò un attimo, per poi portarsi le mani al viso.
"Io n-non capisco, veramente. Ti sei controllato e..."
"Si, c'è qualcosa di strano in questa storia. Non sono mai stato capace, nemmeno con Scott, nemmeno con Hayden" proseguì Liam, mentre Mason corrugò la fronte, pensando a qualsiasi cosa gli fosse possibile pensare in quel momento.
"Come può una lettera far calmare un lupo mannaro in preda alla rabbia, come puoi concentrarti su qualcosa mentre sei arrabbiato?" esclamò incerto riportando lo sguardo sul Beta, quest'ultimo scrollò le spalle.
"Non ne ho idea, per questo voglio trovare l'autore di questa lettera; magari può aiutarmi." disse mentre si avviava fuori dall'aula di chimica, seguito da Mason ancora confuso.
"Cosa dobbiamo fare, allora?" chiese poi stando al passo veloce di Liam. Questo si fermò.
"Dobbiamo trovarlo, dobbiamo cercare tra gli archivi della scuola" abbassò la voce, avvicinandosi al suo amico. Mason lo guardò e capì. Dal suo sguardo capì che quella storia era davvero importante per lui. Non aveva più visto Liam così preso, da quando si era fidanzato con Hayden. Gli appoggiò una mano sulla spalla.
"Mi dispiace, avrei dovuto chiedere prima di arrivare a conclusioni affrettate. Ti aiuterò, sei ancora il mio migliore amico infondo" trattenne una risatina, mentre Liam lo prese e lo abbracciò.
"Grazie, Mason" ci fu un attimo di silenzio che fu smorzato da un colpo di tosse.

"Ok, bene ora staccati dal mio ragazzo" comparve Corey, con un sorriso stampato in faccia posando un bacio sulle labbra a Mason che si era staccato da Liam.
"Puoi evitare di sparire e comparire così a caso?" sussurrò Liam, irritato guardandosi intorno.
"Dai, Liam calmati-" lo spintonò Mason divertito "ormai tutti sanno di noi". Era strano come Mason non si considerasse una persona normale, ma si sentisse parte del soprannaturale. Se n'era sentito parte sin da quando Liam gli aveva confessato di essere un lupo.
"Ok, lasciamo perdere-" si riscosse Liam "come facciamo a trovare gli archivi di tutti gli alunni?"
Corey, li guardò confusi "cosa avete intenzione di fare?", Mason gli pose i due fogli e spiegò brevemente tutta la storia "perché non chiedete a Deaton? Magari lui sa qualcosa" i due ragazzi lo fissarono non capendo "piccolo Beta, che significa secondo voi?"
Liam scosse la testa "non capisco", Corey alzò gli occhi al cielo e Mason non disse nulla cercando di capire cosa il suo ragazzo intendesse dire.
"Significa che chiunque abbia scritto questa lettera, conosceva un qualcuno che era un lupo ed era a conoscenza del soprannaturale. Chi meglio di Deaton può sapere queste cose? Magari riesce a riconoscere la scrittura, magari è qualcuno che conosce. Provateci" spiegò semplicemente.
"Ok-" annuì, Liam "ma potrebbe non c'entrare minimamente con il soprannaturale, e poi siamo più sicuri che sia uno studente. Questi appunti che ho trovato nel quaderno ne sono la prova" continuò sempre più ad alta voce.
"Anche piccolo Beta è una prova" parlò finalmente Mason.
"E tu sei un Beta, come hai fatto a non pensarci prima?" chiese incredulo Corey. Liam scosse la testa.
"Non significa niente, di Beta ce ne saranno altri e poi..." si portò le mani ai capelli "non conosco nessuno con cui ho passato del tempo e che questo si è innamorato di me".

Mason e Corey si lanciarono uno sguardo complice. "Corey ha ragione, se ha il potere di farti calmare significa che era legato a te in qualche modo, e te lo sei dimenticato. Ricordi i Ghost Riders? Che cancellavano i ricordi? Forse sono tornati. L'unico modo per sapere qualcosa è Deaton" concluse Mason, mentre Liam distolse lo sguardo e si avviò all'uscita. Decidendo che non aveva più voglia di seguire le lezioni.