Capitolo 6

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Consiglio di leggerlo, ascoltando questa canzone stupenda, mi ha ispirato. Se non dovesse funzionare pazienza, però è davvero bello leggerlo con questa canzone.

Liam Dunbar, aveva passato le ultime due settimane, del tutto assente. Si era limitato a svegliarsi forzato ogni mattina, andare a scuola, accompagnare Hayden alle occasionali visite di controllo, e chiudersi in camera per la maggior parte del tempo. Si torturava continuamente le unghie delle mani, ed Hayden sapeva che quando Liam faceva così, qualcosa lo turbava. Sapeva che da quando si erano lasciati, non erano più ritornati gli stessi, non erano più Hayden e Liam, non erano più baci e carezze, sorrisi imbarazzati e sguardi di sottecchi. Niente era più stato così. I baci c'erano, e se era rimasta incinta, la loro vita sessuale era comunque attiva, ma quello non era amore, se ne era accorta da molto tempo. Il loro era un bisogno quasi obbligatorio, avevano bisogno l'uno dell'altra in maniera forzata. Liam non la guardava quasi mai, e quando per casualità il suo sguardo si posava su quello di lei, non ci vedeva niente. Non ci vedeva la passione e l'amorevolezza che le rivolgeva durante i primi tempi. L'unica emozione che riusciva a scovare se lo guardava bene era un'infinita tristezza. Quegli occhi azzurri, pian piano si erano coperti di nuvoloni neri, senza lasciare un minimo spiraglio alla luce che lo aveva sempre contraddistinto.

Lei, ci riusciva. Riusciva a capire Liam, meglio di quanto lui riuscisse a fare con lei. L'aveva capito, quando le dava sempre buca per andare chissà dove, lo vedeva quando tornava da lei, con quella luce negli occhi che non vedeva più da molto tempo. Lo capiva dalla voce, dai movimenti, dal sorriso e dalle mille domande ripetute per la sua poca attenzione, dagli occhi lucidi e dai lividi sul viso, dalle nocche insanguinate che tentava di nascondere. Ne aveva avuta l'ultima conferma, che potesse avere qualcuno, quando era arrivato a casa sua, pallido in viso, gli occhi come fiumi in piena. Inutili erano state le domande di Hayden, non ne aveva risposta a nemmeno una o aveva limitato a dire "sto bene, non è niente".

Aveva lasciato passare, nonostante volesse sapere, ma l'unico a sapere la verità era Liam. O forse nemmeno lui, in quel momento se ne ricordava più. Non ricordava di aver vissuto, pienamente come non gli era mai capitato. Non ricordava di aver passato una parte della sua esistenza con la persona giusta, seppur sbagliata dentro. Non ricordava più niente di quella persona che forse, lo aveva amato nonostante non lo desse a vedere, nonostante tutte le azioni cattive, aveva dato tutto se stesso per essere una persona migliore. Una persona migliore per Liam. Non ricordava dei loro baci, frettolosi e bisognosi, non ricordava dei loro sguardi infiniti, non ricordava delle loro litigate, della sfacciataggine di Theo, la sua ingenuità e testardaggine che, forse l'altro adorava, che forse l'aveva fatto innamorare profondamente. Si erano innamorati così, in una maniera inspiegabile, in una maniera così potente che li aveva separati del tutto. Avevano provato un amore di quelli che provi solo una volta nella vita, con una persona sola. La tua persona. Un amore così forte da lasciare senza fiato, da lasciare una macchia indelebile nel cuore, che niente e nessuno potrà mai cancellare, da unire saldamente o da separare, forse per sempre.

Eppure, nonostante tutto, Liam non ricordava niente. Ma sapeva che mancava qualcosa, in lui mancava qualcosa; aveva quel vuoto che nemmeno Hayden riusciva a colmare.

Thedore Raeken, quel nome che anche se non ne conosceva il proprietario, gli aveva scatenato una tempesta dentro. Gli aveva aperto uno spiraglio, nel suo cuore ormai perennemente triste e scombussolato. Gli aveva riempito la testa e non ne voleva sapere di uscire. Gli si era tatuato addosso in maniera così violenta che quasi ne poteva sentire il dolore arrivargli dritto fino al cuore.

Era stato così scettico fino a quel momento, e così stupido da non credere a nulla di quello che gli era stato detto. Non ne aveva più sentito parlare fino a quando era stato obbligato da Mason e Deaton.

"Devi trovarlo-" gli aveva suggerito Mason "non importa chi sia, se lo conosci oppure no, non importa nulla se è qualcuno che può farti star bene. Solo con un foglio stracciato ti ha aiutato, pensa cosa può farti provare se ce lo hai davanti" gli aveva poi appoggiato una mano sulla spalla, ormai stanca di sopportare tutto quel dolore. Con il volto basso, le occhiaie gli scurivano il volto, lo sguardo perso di chi non vedeva il letto da diversi giorni e il cervello che non smetteva di fargli tornare in mente quel nome e quella lettera.

"Non ho la più pallida idea di chi possa essere-" aveva sussurrato Liam, torturandosi le mani "e se ci stessimo sbagliando, non riesco a ricordare nessuno" Mason gli aveva rivolto uno sguardo di compassione per poi rivolgerlo a Corey.

"Quando ci pensi, il cuore ti batte più forte, lo sento-" si era abbassato alla sua altezza, Corey "non ci stiamo sbagliando" la voce rassicurante della chimera lo aveva portato ad alzare lo sguardo. Aveva fissato negli occhi Mason, poi Corey ed infine lo aveva puntato in uno spazio indefinito della stanza. Abbozzando un sorriso amaro.

"Lo spero".








Eccomi con un capitolo, in cui non si spiega niente di particolare, ma volevo farlo per spiegare come si sente Liam e cosa pensa Hayden. Ho pianto un sacco scrivendolo e spero faccia lo stesso effetto anche a voi.Fatemi sapere com'è, l'ho scritto di getto per cui ci saranno degli errori, ditemelo così posso correggerli.

Grazie, un bacione!!

Together - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora