Ercolano: dicembre 2260

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Ho avuto l'opportunità di effettuare ricerche fuori dalla riserva su ciò che voglio. Thomas è stato abbastanza convincente e ha notato che non sono lo scienziato pazzo che tutti pensavano. Questo è stato un bel passo avanti perché finalmente posso uscire da questo buco che mi hanno rifilato. Tutto liscio come l'olio se non fosse che il gran capo supremo ha voluto partecipare alle spedizioni ad ogni costo. Mai una volta che qualcosa vada bene.

Durante le prime spedizioni non abbiamo fatto altro che fare rilevamenti del terreno e analisi della qualità dell'aria per capire quali fossero le zone con più ossigeno in modo da non dover buttare filtri d'aria che non sono proprio semplicissimi da reperire.

Il signor "grande capo supremo" sembrava molto interessato a quello che stavamo facendo io e Thomas e ha avanzato più di una volta ipotesi sulle specie presenti attorno alla riserva. Seriamente, sembrava un bambino di cinque anni che vede per la prima volta un'IA.

Tutto alla grande, tutto dannatamente alla grande. Potevo fare le mie ricerche, potevo catalogare ogni minima cosa e per di più senza una perenne scorta armata il che mi faceva sentire ovviamente meno stressato, non è mai bello fare ricerche con un mitra puntato addosso.

Tutto alla grande, poi quel biondino spagnolo del cavolo ha pensato bene di fermarsi più del dovuto nonostante l'allarme rientro fosse già scattato. Avevamo armi dietro ovviamente, nessuno di noi ne è sprovvisto. 

Thomas sapeva sparare, io anche dato che ho prestato servizio come guardia, ovviamente anche il caro spagnolo era in grado di difendersi per essere il capo della riserva.

Non è bastato.

Cazzo se non è bastato. 

Non basta mai.

Non si è mai pronti.

Erano in cinque. Uno di loro, dannatamente enorme, gli ha lanciato delle maledette escrescenze esplosive addosso creando una nube giallognola densa. Dalle mie vecchie analisi dovrebbe essere una sorta di gas acido: non brucia la pelle degli infetti, ma intacca quella degli esseri umani. Meccanismo singolare a mio avviso.

Mi sto perdendo in formalità inutili, accidenti a me.

Thomas e io abbiamo iniziato a sparare addosso a quelle bestiacce, ma in mezzo a quella nube non riuscivano a vedere nulla. Ci siamo precipitati a prendere i visori termici, ma quel poco tempo ha permesso a quelle bestie di avere la meglio su di lui. Non appena la nube si è diradata l'ho chiaramente visto a terra mentre un infetto dall'aspetto scheletrico gli stava sopra tenendogli le braccia immobili. 

Un altro infetto è uscito da dietro quello bianco scheletrico, una bestia che non avevo mai visto a mio parere. La testa composta da un becco enorme con una lunga lingua orribile, due zampe anteriori con artigli sottili e quattro zampe posteriori molto simili a quelle degli aracnidi. Non avevo mai visto nulla del genere in tutta la mia carriera. Meraviglioso.

Quella bestia mi ha guardato. Non so come, ma ha alzato il muso verso di me. Poi si è avventata sulla sua preda mordendogli l'intera spalla.

Non pensavo che quel damerino potesse urlare così tanto, ma non ho potuto fare a meno di notare la totale disperazione nei suoi occhi marroni. Ha sputato del sangue dalla bocca e con un movimento disperato ha libero il braccio dalla presa dell'infetto che gli stava sopra e si è portato il bracciale vicino alla bocca. Poi mi ha guardato e mi ha sorriso. Subito dopo è stato sommerso dagli infetti.

Non abbiamo potuto fare altro se non scappare. Non appena siamo tornati ad Ercolano siamo stati fermati dalle guardie che ci hanno presi in custodia per interrogarci. Ci hanno fatto talmente tante di quelle domande che non riesco più a ricordarmele. 

E' stata Celine a tirarci fuori da quella situazione. Sono arrivati delle sottospecie di funzionari credo, non ho idea di come funzioni le cose qui, con Celine in bella vista sulla piastra olografica. Ne avevo sempre sentito la voce, ma non l'avevo mai vista. Le hanno dato un aspetto giovanile quasi, simile ad una cyber ragazzina con i codini completamente viola. Strano vedere un'IA viola, Kage era verde se non ricordo male, ma ogni IA sceglie il proprio colore.

Ha mostrato alcuni documenti alle guardie e poi ha fatto vedere quello che aveva registrato della morte del vecchio capo. 

Le guardie si sono scusate e mi hanno consegnato un piccolo cubo nero dicendomi di appoggiarci il dito. Non appena l'ho fatto ho sentito un dolore fortissimo, ho poi capito che avevano copiato la mia impronta digitale. Al centro del cubo è poi comparsa la figura snella di Celine.

"Buonasera" ha detto. "Sono al suo servizio ora signor Victor Burielli, direttore del distaccamento di Ercolano"

E dunque ora sono nella stanza del vecchio capo. A quanto pare amava parecchio studiare le creature che popolano la terra oggi. Ha una moltitudine di disegni appesi alle pareti, penso li abbia fatti lui e sono particolarmente dettagliati. Credo mi saranno utili per le mie ricerche.

Ho spostato tutta la mia roba, ma mi hanno già riempito di scartoffie e problematiche della riserva. Celine mi è di grande aiuto, davvero sarei perso senza di lei. Anche Thomas si sta rivelando un ottimo elemento, non sarebbe male realizzare la sua idea di creare qui un avanzato punto ospedaliero, molto più di quanto non sia ora. Credo che terrò conto dei suoi consigli, l'avevo giudicato male all'inizio.

Da poco hanno appeso la mia foto nel corridoio fuori dalla mia nuova stanza. A dire la verità è parecchio strano vedermi appeso accanto alla sua foto. Giovane, bello, spagnolo, capelli corti biondi, occhi marroni. Sicuramente si fidavano di lui, di fatti non ho alcuna spiegazione sul perché mi abbia nominato dirigente dell'intera riserva. A dire il vero nessuno riesce a spiegarselo.

Perché avrà fatto questa scelta? Non mi conosceva neanche così bene. Poteva scegliere chiunque di più capace.

Diego Fernando Rodrigo Garcia Ramirez, davvero non penso che riuscirò mai a capire che cosa ti sia passato per la mente in quel momento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 09, 2017 ⏰

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