Capitolo 4

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In quel momento volevo morire però non dissi niente è rimasi in stato di shok per almeno 10 minuti. Passato questo momento decisi di andare a dormire, anche se erano le 11 ne avevo bisogno.

Mi svegliai il giorno dopo è la prima cosa che pensai "che bello quando a svegliarti non è la scuola o Jack" risi a questo pensiero.
....

La giornata passò molto velocemente, di che non andai a dormire.
La mattina dopo mi svegliai e come prima cosa andai a fare colazione, ovviamente in casa non ero sola, i nostri genitori erano in viaggio e la casa era occupata da tutti gli amici di mio fratello.

Dopo aver fatto colazione ed aver chiacchierato con gli altri, mi preparai, misi una pantalone strappato chiaro una maglia color militare e le superstar. Mi truccai e uscì di casa

Ad aspettarmi come tutte le mattine c'era la mia migliore amica, ci avviammo ed arrivammo molto presto. Ci venne incontro Darek un ragazzo della nostra classe con cui avevamo fatto molto amicizia. Parlammo finché non suonò  la campanella ed entrammo.

Prima ora chimica volevo morire, ecco come iniziare bene una settimana per fortuna la prof non interrogò ed anche oggi come tutte le volte mi salvai. Seconda e terza ora italiano però non andò bene. Mentre la prof spiegava io e Ali lanciavamo aeroplanini di carta ma purtroppo la prof se ne accorse.

"Gilinsky Violet avete finito di lanciare aeroplanini di carta? Cosa pensate che sono stupida? Se continuate così non supererete l'anno" concluse gridando
Io e Ali ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere, ed ovviamente ci cacciò dalla classe.

La mattinata passò così finché l'ultima campanella suonò ed uscimmo tutti, ad aspettarci fuori io cancello c'era Jack con la sua moto
"Oggi sono venuto io devo portarvi in un posto" disse facendoci salire

Sono Un Casino Lo Ammetto, Siamo Un Casino Stupendo| Matthew Espinosa| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora