Domande

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- Qualcuno ha una qualche idea?
Silenzio. Ci guardammo intorno spaesati, come se la risposta potesse uscire dai muri o da qualche altro posto strano. Stefano mi puntò gli occhi addosso, facendomi salire il nervosismo e il disagio. Non mi è mai piaciuto essere fissata.
- Ti piace cantare?
- Eh?
- Rispondi. Ti piace cantare?
- Si, ma perché...?
Thomas si mise a fissarlo come se avesse capito cosa intendesse. Lo stesso fecero Simona, Margaret e Giorgia.
- Non starai insinuando che Inesh...
- Non è un'opzione da scartare, Giorgia, hai visto anche tu sia lo specchio sia le finestre.
Lei non ribattè, nessuno lo fece. Nemmeno io da quanto ero confusa.
Thomas si rivolse a me:
- Mare o montagna?
- Cosa?
Lui mi guardò serio.
- M-mare...
- Colore preferito?
Anche Giada si inserì in questa bizzarra conversazione inquietante.
- Nero...
E anche Tina
- Di che colore ti piacerebbe tingersi i capelli?
- Rosso cupo...
Li guardai strana, ma prima che Loredana potesse domandarmi altro, io sbiancai, capendo a cosa stessero mirando i miei amici.
- Ma, ma... Non può essere! Come potrebbe?!
Le lacrime mi bruciavano gli occhi mentre le impedivo di uscire. No, non poteva essere! Io non sono la Sirena, non potrei esserlo! Ma lo specchio e la reazione delle porte quando ho cantato, dimostravano il contrario. La paura mi assalì, scivolai a terra senza più fiato nella gola.
- Inesh...
Cercai di calmarmi e respirano profondamente più volte per riuscirci.
- Ok, allora, cerchiamo di capirci qualcosa... Si accettano idee.
Ci mettendo tuuto a pensare su come fosse possibile una cosa del genere. A me non venne in mente nulla, e anche le proposte dei miei amici parevano assurde o poco plausibili. Arrivarono le sei e mezza che non avevamo concluso niente.
- Possibile che non ci sia proprio nessuna spiegazione?!
Tina era piuttosto irritata, cosa che non succedeva spesso.
- Non capiamo neanche noi, perciò calmati.
Berta era la tranquillità fatta persona. Possibile non si componga mai?
- Cosa facciamo adesso?
- Facciamo?
- Sì, facciamo. Perché me lo chiedi?
- Beh, credevo che avreste chiamato le forze dell'ordine come minimo. Dopo aver scoperto che sono la Sirena, è quello che una persona sensata farebbe, Thomas.
Fu Simona ad intervenire.
- Ma ricordati che noi non siamo persone normali, mia cara Inesh!
Un debole sorriso comparve sul mio volto. Ero davvero fortunata ad avere loro dalla mia parte.

La voce della sirenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora