13/11/17

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Seduta sul mio balcone, fumo una sigaretta mentre attorno a me c'è solo il silenzio. Guardo il cielo, buio e nero. Mi immagino il 1889, immagino un uomo seduto su un prato in una fresca notte estiva. Osserva il cielo, le stelle. Di fronte a lui, un mondo così meraviglioso, quasi magico, pieno di luci e oscurità che vorticano in una danza infinita. La notte stellata, così la chiama. Un uomo tormentato, Vincent, che nonostante ciò ha di fronte una meraviglia da perdere il fiato. Chissà cosa pensava, quell'uomo, mentre la dipingeva. Quali pensieri albergavano nella sua mente, quante sofferenze ha vissuto quel cuore debole. Ti sono vicina, Vincent. Per quanto il tempo possa separarci, sono vicina a te e alle tu sofferenze. Spero di vedere anche io la realtà dai tuoi occhi, oltre che attraverso i tuoi quadri. Siamo sotto lo stesso cielo, eppure tutto ciò che vedo io è oscurità. Dentro e fuori.

Pensieri sospesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora