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[È una notte di mezza estate e l'orizzonte, all'apparenza quieto, mostra già i primi segni di un temporale non tardo ad arrivare; su di un balcone, in un quartiere buio, vuoto e occupato solo dal rumore delle cicale e dal raro passaggio di macchine, Merope e Tancredi, due ragazzi, sostano lì, intenti a guardare come sta cambiando il tempo e a discutere.]















MEROPE Non m'hanno preso.
TANCREDI Dove?
MEROPE All'uni.
TANCREDI Ah. Be'... ti facevo più entusiasta.
MEROPE Fottiti.




TANCREDI Vedi il temporale? Ehi, vedi il temporale?
MEROPE Che c'è? Sì, sì che lo vedo.
TANCREDI Ho letto il meteo: dicono che pioverà domani pomeriggio... cioè, oggi pomeriggio. Ormai è oggi. Mi ostino a voler pensare che la notte di questo giorno appartenga sempre a ieri; quanto siamo attaccati al passato, eh?
MEROPE Anch'io ho visto, ma passerà una nuvoletta così a caso; passa solo per portare più umidità. Quest'estate non ci dà tregua.
TANCREDI Ah! Cazzo!
MEROPE Cosa?
TANCREDI Mi si è spenta la sigaretta, che palle. Passa l'accendino, per favore.
MEROPE Tiè, accendila o esplodi; morirai con una sigaretta in bocca.
TANCREDI Morirò con una sigaretta in bocca mentre faccio sesso, sarebbe soddisfacente.
MEROPE Sei il solito schifoso.
TANCREDI Ah! Non sapevo di essere al cospetto d'una santa! Al posto di pensare a ingegneria, trova dei corsi da sessuologa, è quella la tua strada.
MEROPE Fottiti.
TANCREDI O lettere. O il teatro. O la sessuologia. O la stripper: hai un sacco di possibilità davanti e non vuoi nemmeno tenerle in considerazione.
MEROPE Com'è che siamo finiti a parlare del mio futuro?
TANCREDI So che me ne vuoi parlare. Guarda, ci sono un fottìo di lampi al secondo lì, guarda!
MEROPE Sì, sì, sto vedendo; ho perso delle diottrie, ma non così tante.
TANCREDI Eppure non porti gli occhiali e leggi come una disperata, sei un'ipocrita falsa.
MEROPE E tu sei un coglione e tirchio: passami un tiro.
TANCREDI Senti: quel risultato non determina chi sei.
MEROPE Ti prego, stasera ne ho sentite abbastanza di parole di conforto da mia madre; sono satura.
TANCREDI Allora sei tu quella che porta umidità se sei satura. Eh? Eh? Dai, fa ridere, è umorismo chimico.
MEROPE Ah, non sapevo volessi fare chimica.
TANCREDI Cos'è? Scimmiotti, scimmietta?
MEROPE Dio, quanto ti odio e sto qua a parlare con te.
TANCREDI Anch'io ti odio, stronza acida; eppure siamo qui a guardare il temporale e aspettiamo che venga qui e travolga tutto. E faccia venire un po' di fresco, questo caldo bastardo inizia a starmi sul cazzo – lascia scappare una bestemmia.

[Minuto di silenzio.]

TANCREDI Vieni, facciamoci una camminata.
MEROPE Se ti va.
TANCREDI Le vedi le stelle da 'sta parte?
MEROPE Soffro di vertigini, non mi avvicino alla ringhiera.
TANCREDI Ah, serio?
MEROPE Sì.
TANCREDI Non alzare gli occhi al cielo, te non mi dici un cazzo. Ma dappertutto?
MEROPE Non lo so. Dipende.
TANCREDI Io a volte, quando sono con i piedi per terra.
MEROPE Ma quanto sei testa di cazzo?
TANCREDI Questa era divertente, dai!
MEROPE Non ho voglia di ridere.
TANCREDI Non potrai stare con il muso per sempre, lo sai?
MEROPE E se invece mi andasse?
TANCREDI Sai cosa diceva Rossella O'Hara in "Via Col Vento"?
MEROPE "Oh, Ashley!"
TANCREDI Ma cos... no! Diceva "domani è un altro giorno".
MEROPE Invece diceva anche "oh, Ashley".
TANCREDI Allora, senti, io parlo della scena dove capisce di amare Reth e lui...
MEROPE Sì, sì, lo so a che scena ti riferisci, era una battuta la mia.
TANCREDI Con quel muso appeso non ti escono bene. Sei più carina truccata da clown.
MEROPE [Bestemmia], -Quanto cazzo ti odio, dovresti strozzarti con il fumo della sigaretta.
TANCREDI Che dolce che sei.




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