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PER ASPERA SIC ITUR AD ASTRA.
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Vorrei ringraziarvi dal profondo del cuore se avete letto questi tre piccoli dialoghi; è la prima volta che utilizzo questo registro di scrittura, e l'ho fatto solo per sfogarmi. Non sto attraversando un periodo semplice, ma proprio come Merope e Tancredi sono sicura lo supererò presto. Spero che, per quanto li abbiate conosciuti poco, Merope e Tancredi vi abbiano fatto sorridere, o riflettere, oppure non vi abbiano detto assolutamente nulla. In fondo l'ha detto anche Tancredi che non tutte le storie hanno bisogno di avere un senso; e questi dialoghi sono nati non per un fine particolare, ma solo per la necessità di dovermi sfogare con qualcosa, e la scrittura al momento è l'unico strumento. Mi piace molto la parola "malombra": i dialetti italiani per me sono tutti particolari e meritevoli di essere conosciuti e ascoltati, e la parola "malombra" mi ha molto colpito, è una parola intrisa del folklore meridionale, delle sue credenze radicate, ma che nasconde al suo interno per me una profondità inaudita; ho deciso di dedicarle quindi i miei dialoghi, in cui Merope definisce lei e Tancredi due malombre, le uniche anime vive nella notte eterna e crepuscolare di queste tre parti. Non ho molto altro da dire, se non grazie se li avete letti. Forse vi avranno fatto schifo, forse li toglierò da wattpad, non lo so ancora. Non penso saranno particolarmente apprezzati, non importa. E spero nessuno si sia offeso per tutto ciò che ho scritto all'interno di questi dialoghi: ripeto, è solo un modo per sfogarmi, non intendo recare danno a nessuno. Non voglio litigare, davvero; non sentitevi attaccati personalmente per ciò che ho scritto, la maggior parte sono flussi di pensiero stupidi di sfoghi pieni di impulsività, scusate se ho offeso qualcuno.
Grazie mille ancora, per tutto, e torno prestissimo con "Nigoaa". Spero che voi stiate bene, e se avete bisogno anche solo di parlare, o di sfogarvi, sono sempre qui pronta ad ascoltarvi.
