[Altra notte e Merope e Tancredi si trovano sul tetto di una casa dopo aver bevuto e stanno abbracciati a guardare le stelle, cercando di affrontare i propri fallimenti e tentare di non litigare, come al solito, facendosi proteggere dalla notte oscura e imponente che sosta sulle loro anime, come ombre spettrali e sinistre, uniche vite nella notte dormiente.]
TANCREDI Non è che sul tetto hai le vertigini peggio della ringhiera?
MEROPE Lo sai che so dire qualcosa in russo?
TANCREDI Come si dice "smettila di autocommiserarti, testa di cazzo"?
MEROPE Fottiti, coglione.
TANCREDI Wow, il russo è molto simile all'italiano.
MEROPE Dio, che idiota sei.
TANCREDI E dimmi qualcosa in russo allora.
MEROPE Я хочу поехать в Москву.
TANCREDI Che hai detto?
MEROPE Che voglio andare a Mosca.
TANCREDI Dimmi qualcos'altro, il russo ti fa più figa.
MEROPE Sei ubriaco.
TANCREDI No, ho bevuto troppo poco per esserlo.
MEROPE Hm... спасибо¹.
TANCREDI Che hai detto?
MEROPE Che sei una testa di cazzo.
TANCREDI Ma smettila; mi avrai sicuramente detto qualcosa di carino e ora non vuoi ammetterlo.
MEROPE Non ti potrei mai dire qualcosa di carino, ti vomiterei sulle scarpe.
TANCREDI Ah, sei impossibile.TANCREDI Ti capisco.
MEROPE Hm?
TANCREDI L'anno scorso non mi avevano preso ad astronomia. Non te l'ho mai detto.
MEROPE Perché non me l'hai detto?
TANCREDI Volevo che pensassi che anche le teste di cazzo come me ce la fanno al primo colpo, saresti stata più tranquilla.
MEROPE Quindi non era fisica la tua prima scelta.
TANCREDI No.
MEROPE Io... mi dispiace.
TANCREDI Non preoccuparti, sto bene. Il punto è che ti capisco, anche io all'inizio ho fatto fatica ad accettarlo. Accettare un fallimento non è mai facile. Il punto è che bisogna accettarlo, perché ti aiuta a crescere e ti dà esperienza. So che ti sembra una frase fatta, ma dopo quel fallimento io ora cerco di far passare tutto senza che arrovellarmi troppo il cervello. A volte mi sembra ancora difficile, ma poi ce la faccio.
MEROPE Ritenterai quest'anno, ad entrare?
TANCREDI Ci potrei provare, ti assicuro che dopo che fallisci una volta i fallimenti che arrivano dopo te li bevi come acqua fresca.
MEROPE Non ci confido tanto, ma voglio provare a crederti.
TANCREDI Penso, per un periodo, di aver pensato le stesse cose che avrai pensato tu, anche se non me le hai confessate. Preferivo la solitudine a pensare di meritare di divertirmi, sentivo di non aver studiato abbastanza e di dovermi impegnare di più. Poi ho smesso, e mi sono detto che era inutile continuare a rimuginare su qualcosa che non potevo cambiare. Dovevo uscirne, in qualche modo. Ne uscirai anche tu, ne sono sicuro. Sei uscita da periodi in cui ti sentivi odiata da tutti, quando tutti ti avevano abbandonata, quando hai fatto la stronza e hai fatto finire amicizie. Hai sopportato l'agonia di tua nonna prima che morisse per giorni e avevi dodici anni insieme agli ormoni del primo menarca, puoi farcela a passare anche questa.
MEROPE Mi dipingi più forte di quello che sono.
TANCREDI Tu mi piaci così, anche crogiolata nelle tue sensibilità. Sei stata sempre in silenzio e hai preferito sopportare il dolore che provavano gli altri piuttosto che parlare del tuo; per me sei forte così, e va bene.
MEROPE Stiamo parlando di cose troppo profonde e potrei avere un giramento di testa, smettiamola.
TANCREDI Okay.
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𝐌𝐀𝐋𝐎𝐌𝐁𝐑𝐄
General Fiction𝐌𝐀𝐋𝐎𝐌𝐁𝐑𝐀 [𝗆𝖺·𝗅𝗈́𝗆·𝖻𝗋𝖺] - 𝗌𝗈𝗌𝗍𝖺𝗇𝗍𝗂𝗏𝗈 𝖿𝖾𝗆𝗆𝗂𝗇𝗂𝗅𝖾 𝖲𝗉𝖾𝗍𝗍𝗋𝗈, 𝖿𝖺𝗇𝗍𝖺𝗌𝗆𝖺 𝗆𝖺𝗅𝗂𝗀𝗇𝗈, 𝗇𝖾𝗅𝗅𝖾 𝖼𝗋𝖾𝖽𝖾𝗇𝗓𝖾 𝗉𝗈𝗉𝗈𝗅𝖺𝗋𝗂 𝗆𝖾𝗋𝗂𝖽𝗂𝗈𝗇𝖺𝗅𝗂. 𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐞 𝖢𝗈𝗆𝗉. 𝖽𝗂 "𝗆𝖺𝗅𝗈" 𝖾 "𝗈�...