Epilogo •7.5•

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Mi ritrovai a correre nuovamente sotto un cielo oramai stellato.
Pareva che l'anima di Namjoon si fosse scissa andando a formare le varie stelle che ora dipingevano il blu della notte.
"Non andare via, non ancora" mi sforzai a ripetere nella mente, sperando che lui potesse sentirmi. Arrivai veloce alla scuola.
"Nel giardino sul retro" disse lui, comunicando nello strano modo in cui poco prima era riuscito.
Corsi a perdifiato e quando arrivai, Jimin stava immobile osservando ciò che non avrei mai voluto vedere. La terra era smossa e il suo corpo, quello del Jimin 《originale》, giaceva beato disteso nel fango; pareva che dormisse.
Caddi in ginocchio, urlando alle insensibili stelle e all'impassibile luna. Quegli occhi blu notte che ben conoscevo, erano stati sempre chiusi e non si sarebbero più riaperti; ora ne avevo la conferma. Eppure il vero Jimin era lì difronte a me, osservando il suo corpo con un sorriso.
<< Grazie a te sono libero >> Mi calmai quando lui si avvicinò.
<< Vorrei che tu raccontassi tutto alla mia famiglia e alla polizia >> fui attraversata da un moto di ansia e egli parve capirlo; sembrava leggere nei miei pensieri.
<< Non avere timore; non ti arresteranno, ti sei semplicemente difesa >>
Calò il silenzio. Ad un certo punto iniziò ad osservare un punto impreciso nel cielo.
<< La vedo >> disse sereno.
<< Che cosa? >> chiesi sperando di non dover udire quelle parole, Tuttavia..
<< La luce >> Scattai in piedi.
<< Non voglio! >> urlai con tutte le mie forze. Pensai si fosse arrabbiato invece rise. Si avvicinò al mio viso e lo sfiorò con le mani.
Stavolta non sentii nessun gelo; solo la carne bollente del suo palmo.
I nostri visi si incontrarono e si unirono in un bacio appassionato. Sentivo i brividi dell'amore scorrermi su tutto il corpo. Avrei voluto che quelle labbra non potessero staccarsi mai. Avrei voluto che quell'abbraccio nel quale mi strinse potesse essere solo il primo di una lunga serie. Avrei voluto incontrarlo prima, avere avuto una storia. Avrei, avrei, avrei.. tanti futili condizionali.
<< Dovrei dirti addio? >> sussurrai, quando la cruda realtà ci ripiombo addosso.
<< E invece credo proprio sia un arrivederci >> lentamente si allontanò dal mio corpo.
<< Cosa intendi dire? >> chiesi esitante.
<< Proprio non capisci, vero?>> feci di no col capo.
<< Arg, non cambierai mai >> Guardò ancora una volta in alto e il suo viso si illuminò schiarendo gli occhi blu e riflettendosi su un sorriso più che mai radioso.
Pian piano la luce iniziò ad avvolgerlo e il bagliore che emanava quasi rischiò di accecarmi. Mi coprii gli occhi cercando di incontrare per l'ultima volta il suo sguardo.
<< Ci incontriamo in paradiso >>
Fu l'ultima cosa che mi disse prima di sparire in un'esplosione di luce.

****

Spazio scrittrice:
Eccoci alla fine della storia!
Spero che abbiate sclerato, pianto, riso e qualche volta che vi siate anche arrabbiate (con me muahaha >:) ) ma soprattutto che vi sia piaciuta.
Grazie mille per averla letta fino alla fine!

~meet•you•in•paradise

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