CAPITOLO 2

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Sto camminando assorta dai miei pensieri ed immersa nella musica a tutto volume nelle mie cuffiette, quando vengo spinta da dietro e poi qualcuno mi fa cadere un paio di libri che avevo tra le mani. Mi tolgo le cuffie e sento quei deficenti ridere e prendersi gioco di me mentre corrono via per poi scomparire tra la folla di studenti pronti a varcare il cancello della scuola.
*Ci si vede cogliona*
Era il solito gruppetto di ragazzi che mi da fastidio, si divertono a prendermi in giro e a sbandierare i fattacci della mia famiglia oltre che a mettere in giro false voci su di me, del tipo che sono una puttana. Li odio, davvero tanto. Per colpa loro non riesco ad avere una vita decente neanche fuori casa. È un tormento dalle scuole medie, da quando si è sparsa la voce della mia situazione familiare, nessuno ha più voluto avere a che fare con me e i più crudeli hanno cominciato a prendersi gioco della mia persona ormai debole e distrutta. Cerco di raccimolare qualche briciolo di dignitiá per affrontare alla meno peggio questa giornata e così mi reco in classe. Vengo accolta dai soliti schiamazzi mentre prendo posto al mio banco infondo, isolato e ovviamente con nessuno accanto. La mattinata procede come al solito, con le varie prese in giro miste ai richiami dei prof. perchè secondo loro al posto di seguire la lezione mi chiudo "nel mio mondo", che rompi palle. Detesto tutti, davvero tanto. Sento finalmente il suono più bello del mondo, la campanella che annuncia la fine delle lezioni perciò corro il più velocemente possibile verso la porta dell'aula per uscire da quel posto. Cammino a passo veloce appena varcato il cancello, con dietro la massa di studenti anch'essi entusiasti di aver concluso un altro giorno di scuola, quando sento gridare in lontananza
"Ehi puttanella"
Mi volto e vedo il gruppetto di ragazzi che mi da il tormento fare un balzo verso di me
"Comincia a correre se vuoi vivere"
Esordisce il capetto. So che non scherzano perciò mi rigiro di scatto e comincio a correre come non mai, inseguita dai quei bastardi.
Mentre cerco di scappare il mio cervello comincia a vagare e a riflettere su mille pensieri. Perchè ce l'hanno tanto con me, che gli ho fatto, che vogliono, perchè sono destinata ad avere una vita di merda circondata da persone che non fanno altro che ferirmi...
Mi volto per vedere se mi stanno ancora inseguendo e con orrore posso constatare che sono ancora li, a pochi passi da me e con stampata in volto un espressione soddisfatta consapevole del dolore che provo. Sto per rigirare la testa in avanti quando sbatto addosso a qualcosa, o meglio a qualcuno e non posso fare a meno di perdere l'equilibrio e di ritrovarmi col sedere a terra. Mi trovo davanti un uomo davvero bello e resto ammaliata mentre mi perdo nei suoi enormi occhi verdi, noto che anche lui mi guarda con aria interessata e allo stesso tempo un pó preoccupata, non arrabbiata nonostante abbia un aria impettita nel suo completo elegante. Noto che alza uno sguardo fulminante diretto ai ragazzi che tornaro indietro un po spaventati, l'uomo abbassa di nuovo lo sguardo e mi dona un sorriso semplicemente wow mentre allunga un braccio con la mano aperta verso di me, io ricambio con un sorrisetto timido e vorrei stringere quella mano ma non trovo le forze. Mi sento invadere da sensazioni strane e poco piacevoli, la mia testa gira un po e alla fine mi ritrovo ad accasciarmi a terra per poi svenire.

COLE'S POV
Finalmente questa arringa è finita, non ce la facevo più, questo caso mi sta distruggendo. Non vedo l'ora di andare a casa per rilassarmi un po, però devo prima fare un salto in bagno che la mia viscica sta per scoppiare. Mentre mi lavo le mani mi concedo un attimo per ammirarmi alla specchio, sono un po vanitoso lo ammetto.
Esco finalmente dal tribunale e vado verso la mia auto quando mi fermo un attimo per controllare un e-mail e mi sento qualcosa o meglio qualcuno sbattermi violentemente contro. Mi volto e vedo a terra un angelo, no è una ragazza ma è cosi bella che non puo essere umana. Dietro di lei ci sono dei ragazzi e capisco subito che c'è qualcosa che non va perciò lancio loro uno dei miei sguardi più cattivi e noto con piacere che non mi sono dovuto sforzare tanto per mandarli via spaventati. Mi rivolgo di nuovo alla ragazza donandole il mio sorriso più sincero e lei ricambia accennando un dolce sorrisetto. È davvero bellissima, con la pella candida e gli occhi ghiacciati, mi verrebbe voglia di baciare quelle labbra carnose e rosate ma non mi pare il caso cosi mi limito a porgerle la mano per aiutarla ad alzarsi. La vedo stanca e con un espressione sofferente in volto infatti dopo un secondo si stende a terra e perde i sensi. Spalanco gli occhi e subito mi butto accanto a lei e le sollevo il busto con delicatezza per stringerla e proteggerla tra le mie possenti braccia. Sembra una bambina innocente, ha bisogno di aiuto e io voglio prendermi cura di lei, io voglio che questa ragazza sia la mia piccola.

*quello in foto è il protagonista maschile... chi vi ricorda?!!!😏*
🖤💖🌈

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