CAPITOLO 7

16.2K 259 20
                                    

Sono le 7 di mattina perciò mi alzo per andare a scuola ma appena uscita dalla stanza per recarmi in bagno c'è Cole che mi blocca.
"Buongiorno piccola"
dice entusiasta per poi prendermi in braccio e buttarmi sul letto
"Coleeeee"
grido ridendo e mi lascio trasportare volentieri. Comincia a farmi il solletico e lasciarmi baci e pernacchie su tutto il corpo, ridiamo. Rido come non ho fatto mai. Mi fa davvero tanto bene questo ragazzo e voglio restare con lui, ne ho assolutamente bisogno.
Cerco di riprendere fiato dopo le grosse risate...
"Cole, io devo andare a scuola purtroppo"
dico con aria amareggiata rattristandomi di colpo. Lui sorride teneramemente
"No piccola oggi starai a casa"
"Aww che bello"
esalto felice con gli occhi a cuore.
"Okok calma bimba felice, abbiamo da fare una cosa molto importante però..."
assumo in volto un espressione interrogativa
"Tranquilla, é una bella cosa, direi bellissima. Si tratta della pratica per la tua adozione"
mi sento rassicurata e di nuovo invasa da una sensazione di estrema felicità.
"Ahhh ho capito, allora va bene, molto bene"
dico con un gran sorriso.
"Perfetto bimba, allora sarà meglio che ti vai preparare, ti porto a fare colazione in un bel posto e poi andiamo in ufficio"
"Siiii va bene vado".
Appena scendo dal letto Cole mi da uno schiaffetto sul sedere e dopo essere saltata mi giro verso di lui e lo vedo mentre mi squadra e si morde il carnoso labbro inferiore
"Carino"
dice lui e io sorrido timidamente e abbasso lo sguardo, non mi ha dato fastidio anzi, mi è piaciuto e mi sento apprezzata e desiderata ma allo stesso tempo non posso nascondere la mia timidezza.
-----------------------------------
"Hai fame piccola?"
"Uhm un pochino si"
Siamo in macchina per recarci in questo locale per la colazione.
Arriviamo e noto che è davvero un bel posto. È sui toni dell'azzuro pastello, sembra una bakery vecchio stile ed è molto accogliente. Ci sediamo ad un tavolo
"Buongiorno, cosa vi porto"
ci chiede la cameriera allegramente, avrà sui 20anni ed è davvero bella e io non riesco a non essere gelosa quando noto gli sguardi che lancia al mio Cole. Lui non se la fila, però mi da fastidio lo stesso.
"Per me un caffè e un cornetto semplice grazie"
risponde Cole con noncuranza
"Per te?"
mi chiede con aria meno socievole rispetto a quello che ha adottato con Cole
"Una ciambella e uhm un bicchiere di latte e cacao"
le rispondo guardandola dritto negli occhi con espressione seria.
"Ok arriva subito"
dice con aria un po meno allegra rispetto a prima e si allontana svolazzando la lunga coda di cavallo.
"Ehi piccola che succede?"
mi chiede Cole quando nota che sono a testa bassa a giochicchiare con il tovagliolo
"Ehm no niente tutto ok"
"Ehi, lo capisco quando c'è qualcosa che non va e sappi che ho capito ma tranquilla che non hai bisogno di essere gelosa perchè per me esisti solo tu"
mi dice cole con aria rassicurante mentre mi fa l'occhiolino e mi stringe la mano per poi poggiarci sopra un tenero bacio. Arrossisco e sorrido.
"O-ok Cole"
rispondo timidamente.
Arriva il nostro cibo e facciamo colazione mentre ci scambiamo sguardi dolci e una risata qua e la, finiamo per isolarci e stare cosi bene come se ci fossimo solo noi.
Al terminata della deliziosa colazione usciamo dal locale e ci dirigiamo di nuovo in macchina.
"Ora piccola andremo nella sede centrale della compagnia per la quale lavoro per farci mettere un paio di firme. Non faranno domande non ti preoccupare, solo devono assicurarsi che tu sia consensiente..."
"Io lo sono eccome"
rispondo entusiasta con un sorriso enorme.
Cole ride e mi mette la mano libera su una coscia
"lo so lo so piccola, però fallo capire anche a loro insomma"
e si gira verso di me facendo l'occhiolino accompagnato da un sorrisetto. Io annuisco energiticamente e sorrido.
Siamo giunti a destinazione, è un edificio davvero grande e molto moderno, tutto in vetro. Rimango un po spiazzata difronte all'imponenza di quella struttura dato che ero abituata al mio quartiere con case e palazzi di dimensioni standard diciamo.
"Andiamo piccola, tranquilla andrà tutto bene e da oggi inizierà la tua nuova vita, con me"
mi dice Cole appena parcheggiato. Entriamo attraversando la porta girevole e la sicurazza non si cura di noi, anzi gli uomini alzano il capo alla vista di Cole tantè che giunti davanti l'ascensore gli basta dire
"Sprouse, lei è con me"
con non curanza che la guarda posta davanti ci fa passare senza proferire parola.
"Wow Cole tu devi contare davvero tanto..."
gli dico con fare di ammirazione.
Lui sorride
"giusto un po... però ci serve la firma di William Brown, il capo dell'associazione per l'adozione minorile che guarda caso è il migliore amico"
"É davvero perfetto"
rispondo con aria affascinata osservando tutto quello che ho intorno.

*toc toc*
"Avanti"
risponde un uomo dall'altra parte della spessa porta in legno chiaro lucido.
"Ehi bello"
"Ciao cazzone"
Si salutano i due amici e io non posso fare a meno di ridere.
William è un bell'uomo non si puo negare. È alto e ben piazzato con capelli e occhi scurissimi con un velo di barba che copre la parte inferiore del viso, ma il mio Cole è mille volte più bello ed io ho occhi solo per lui.
"Prego sedetevi"
dice William mentre mi squadra da testa a piedi, io me ne accorgo cosí distolgo lo sguardo.
"Bhe Will siamo qui per quella firmetta bello"
"Certo zio arriva subito però lo sai che devo fare il mio dovere"
Fa il gesto delle virgolette quando pronuncia l'ultima parola e non posso farmi sfuggire l'occhiata fuggitiva e maliziosa che i due ragazzi si scambiano, ma non gli do peso.
"Ehi bellissima, a te piacerebbe andare a stare da Cole?"
"Si certo"
rispondo con aria davvero entusiasta e con un sorriso a 32 denti.
"Bene bro tutto apposto"
esordisce Will ridendo e dando a Cole una pacca sulla spalla. Firma un foglio che consegna a Cole che poi si mette nella tasca della giacca.
"Non avremo problemi vero"
"Nada de nada bello"
"Stupendo"
William si volta più verso di me
"Ciao signorina Sprouse"
mi dice con aria un po maliziosa ma non do peso neanche a questo perchè sono troppo felice di andare a vivere con l'uomo che bhe si... che credo proprio di amre.
Stiamo per uscire dall'ufficio quando William chiama Cole
"Ehi bello vieni qui un attimo"
Cole va e l'amico gli sussurra qualcosa all'orecchio e poi entrambi sorridono mentre mi guardano e Cole si morde il labbro inferiore.
I due amici si salutano goliardicamente mentre io mi limito ad un "arrivederci".

Siamo fuori dal palazzo e stiamo camminando verso la macchina quando Cole mi si para davanti bloccandomi la strada. Poggia delicatamente le mani sulle mie esili spalle per poi sorridere teneramente
"La mia donna"
e mi prende in braccio facendomi volteggiare, io rido e quando mi rimette giu ci scambiamo un bacio innuoco ma che allo stesso tempo nasconde non poca passione.

Daddy's Babygirl Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora