ショーの声明(La dichiarazione di Sho...)

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Il plenilunio è passato e con esso anche gli incubi notturni.

Nao mi ha fatto notare che la cosa peggiorava ogni volta che la luna era allo zenit. Quando mi sono resa conto che aveva ragione, ho chiesto a Levi alcuni dettagli sulla sua trisavola.

<< Le sue badanti dissero che delirava ogni volta che c'era la luna piena >> ha risposto, annoiato come al solito. << Forse perché nei suoi ricordi, Akiko raccoglieva le violette al chiaro di luna >>

<< Tutto questo mi spaventa >> ha mormorato Sho. << Ma Haru deve essere una forza della natura. Eh, Haru-chan? >>

Con la loro allegria intorno, mi sono un po' ripresa. Senza incubi di notte, sento che posso affrontare quelli di giorno. Akira non mi fa paura perciò vado all'acquario ogni mattina. I ragazzi hanno ripreso a chiudersi in camera davanti ai computer e io ho bisogno di svago e compagnia, dopotutto. Ayano parla molto meno di Akira da quando ha saputo la verità ma sono convinta che le piaccia ancora. Non ci tengo a dirle che forse Akira è la causa per cui si ritrova una ustione sulla guancia.

Indosso la tuta da sub e mi calo nella vasca degli squali. Non è vero che sono animali pericolosi. O meglio, se non li disturbi loro non ti guardano neppure. Do loro pesci e calamari da mangiare e guardo il piccolo con affetto. Non è vero nemmeno che sono animali insaziabili e voraci. Da quando lavoro qui, sono i miei preferiti. Se mia madre sapesse che mi calo in una vasca dove abita una famiglia di squali, le verrebbe un infarto. Ovviamente ho evitato questo particolare. A proposito, quando ho preso il brevetto come sub e quando ho raccontato ai ragazzi che davo da mangiare ad alcuni pesci carnivori, Levi ha detto solo "brava". È stato all'inizio di giugno, più o meno, quando gli incubi hanno iniziato a tormentarmi. Esco dalla vasca e mi tolgo il boccaccio per salutare Asami. Anche lei è in tuta da sub e sta facendo esercizi con le foche.

Ayano non ha mai voluto imparare a fare queste cose e ci ridiamo su parecchio perché quando si arrabbia è proprio carina. Al momento è lei che si sta occupando dei visitatori in modo che io possa andare ad asciugarmi. Per raggiungere lo spogliatoio passo davanti alla vasca degli squali e lancio un grido.

Sul vetro c'è scritto, con quello che pare rossetto, "boku wa koko ni iru, Honey". Il piccolo di squalo nuota dietro la scritta, tranquillo. Mi chiedo se ne abbia visto l'autore.

Ho il cuore che batte a mille ma mentre mi asciugo (ho chiuso le porte a doppia mandata) decido di non dire niente a nessuno. Non voglio riprendere con i deliri proprio ora che mi ero calmata. Ho cancellato la scritta e gettato il panno nell'immondizia sul retro. Se è Akira, lo coglierò in flagrante!

*

<< Che sigarette sono? >> chiedo a Takashi.

Siamo seduti in terrazza, dopo cena. Ci sono tante stelle che mi sembrano puntini di diamanti.

<< Non fanno male, vuoi provarle? >>

<< No, in realtà sono asmatica. Però vorrei >>

Nao finisce la sua coppa di gelato e viene a sedersi vicino a noi.

<< Levi mi ha detto della fiera >>

<< Quale fiera? >> fa Takashi, la sigaretta tra indice e medio.

Racconto loro dell'idea di Asami a Miyakojima e chiedo se vogliono unirsi al gruppo in cosplay.

<< In realtà, non ne facciamo >> dice Takashi e l'espressione che ha al momento mi ricorda proprio Takumi. << Siamo così simili ai personaggi di Nana che sembriamo in cosplay ogni santo giorno >>

Ken Kaneki mi vuole...morta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora