ナンセンス (nonsense)

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Mi sveglio per prima.

Faccio colazione da sola nella grande sala in stile Phantomhive e poi chiamo mia madre per dirle l'indirizzo perché non vedo l'ora che arrivi la mia roba. Sento una presenza e mi volto in fretta. Sulla porta della cucina che dà sulla sala, c'è Levi.

<< Credevo di essere la sola in piedi >> gli dico tra un biscotto e l'altro.

<< Veramente sei l'ultima. I ragazzi sono andati a correre >>

Mi si avvicina e io non abbasso la testa. Mi sta antipatico e intendo farglielo capire. << Cos'è quel brutto lucchetto? >>

<< Brutto? Sei un idiota >>

<< Oh, no, ecco un'altra fan di Ren. Cosa ci trovate in quel manga? >>

<< E' il re degli shōjo >>

<< Ah, si? Due band rivali e una ragazza che si fa i componenti di entrambe >>

Mi scaldo subito come una miccia. << Non è affatto così. Hachi è un personaggio importante e speciale >>

Ancora una volta non risponde. Si prende un biscotto, mi fulmina con quello sguardo penetrante e poi va verso la porta. << Scommetto che non leggi Shingeki No Kyojin >> quasi sussurra. Non so se sia un tono arrabbiato o canzonatorio ma decido di essere sincera.

<< No >> dico. << Conosco i personaggi per fama >>

<< E vuoi parlare di manga con me? >>

<< Veramente no >>

Se ne va così com'è venuto. Mi dirigo verso una delle vetrate e la apro per fare entrare un po' di luce. Cinque minuti dopo arrivano i ragazzi, sporchi di sabbia e bagnati di acqua salata. Sembra che hanno fatto una nuotata a riva anziché una corsa. Sho mi cinge con un braccio sudato e io gli sfuggo veloce come una lepre.

<< Levi era qui, poco fa >>

Al sentirmi dire Levi scoppiano tutti a ridere e Ayaka dice << E' un miracolo che sia uscito dalla sua stanza di prima mattina. Di solito non succede mai. Forse gli piaci >>

<< E' convinto che io mi chiami Nuova Arrivata >> le faccio notare.

<< Che ne pensi di lui? >> chiede Nao con quella che mi sembra una punta di gelosia. << E' più carino di me? >>

<< Mi è antipatico >>

<< Urrà >>

I ragazzi si servono di latte e biscotti, tranne Mark e Takashi che prendono del caffè. Vorrei rimanere così, in relax, a parlare con loro ma capisco che è orario di lavoro. Vanno tutti verso la stanza di Levi e si chiudono dentro. A chiave. Di colpo scende il silenzio e io mi sento minuscola in questa villona a tratti soleggiata e a tratti oscura. Vado in camera mia, indosso il costume e lo copro con una maglietta lunga di Tokyo Mew Mew. Mi lego i capelli ed esco senza salutare. Non credo vogliano essere disturbati. Dalla stanza proibita sento arrivare la voce di Mark ma non capisco cosa dice.

Una volta fuori mi sento meglio. Il senso di oppressione è passato e il sole picchia sulla mia pelle già accaldata. Anche se ho messo il costume non ho intenzione di fare il bagno. Mi piace il mare ma preferisco ammirarlo. Mi sfilo le converse e rinfresco i piedi nell'acqua cristallina. Riesco a vedere persino i fondali, le alghe e qualche pesciolino multicolore. Di colpo mi rendo conto che la spiaggia bianca e fine non ospita nessuna persona. Mi guardo intorno e vedo che non prosegue molto lontano; dopo circa un chilometro finisce con una staccionata talmente alta che a stento vedo cosa c'è dietro. Lo spazio in cui mi trovo abbraccia solo la nostra villa con il suo enorme giardino e mi accorgo così che è una spiaggia privata. Levi dev'essere totalmente ricco, nonostante le apparenze.

Ken Kaneki mi vuole...morta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora