祭 (Matsuri)

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La mia agenda è ormai fitta di disegni e indizi. Siamo a settembre e si sente il profumo dell'autunno nell'aria nonostante il clima immutato. Non si è saputo niente sui gemelli e anche i telegiornali ne parlano sempre meno. Per quanto mi riguarda non ho più visto Akira né tanto meno Tomoya. Ma ho continuato a fare i miei sogni che sono diventati molto più eloquenti e significativi. Non sono spaventosi come prima, al risveglio mi sento come se avessi letto un romanzo per tutta la notte. Ho iniziato a disegnare la trisavola di Levi e il piccolo Akiko e ad appuntare tutto ciò che apprendo. Dal momento che non grido più di notte e non sembro più una squilibrata di giorno, mamma ha acconsentito a tornare a casa. Papà si era ammalato e aveva bisogno di lei. Così ora sono di nuovo sola con i miei problemi: un amico psicopatico che mi da la caccia o quasi, strani sogni su antenati non miei e il videogioco da realizzare.

I ragazzi non parlano mai di quello che fanno nella stanza di Levi piena di computer. So che cancellano file e ne portano a termine altri. Non so però se hanno trovato una nuova trama ma continuo comunque secondo le mie idee. Darò tutto a Levi quando capirò di aver scritto qualcosa di decente. Sfoglio un paio di pagine e vedo il disegno di Akiko che ho fatto ieri.

Ritrae un bambino seduto in mezzo al prato con un album da colorare stretto tra le braccia. Era così Akiko nel mio ultimo sogno, molto meglio che cadavere. Ho iniziato a parlare con lui. I miei incubi sono diventati improvvisamente lucidi: so che sto sognando, so chi è il mio interlocutore, e sono in grado di rivolgere a lui le domande che voglio. Prima che mia madre partisse le ho chiesto se poteva aiutarmi a chiarire questa cosa. Pensavo si mettesse a parlare nuovamente di psicologi e invece mi ha rivelato che sua madre, cioè mia nonna, era conosciuta e temuta perché era una sensitiva.

Il mio potrebbe essere un sesto senso ereditato da lei. Ho tirato fuori i miei vecchi manga di xxxHolic e ho iniziato a leggerli più attentamente di un tempo. Sono diventata più calma e ho raggiunto una comprensione maggiore verso il sovrannaturale: forse è per questo che ora riesco a conversare con Akiko.

<< Ah, sei qui >> dice Levi.

C'è un sole freddo e siamo al 23 settembre. Sto già pensando ad Halloween, la mia festa preferita e non vedo l'ora di fare qualche stupido scherzo ai miei coinquilini. Soprattutto ora che siamo così in tema...

<< Ciao. Stavo pensando e ho scritto nuovi appunti sul videogioco >>

Si siede per terra e incrocia le gambe all'indiana. I raggi solari gli illuminano quegli occhi chiari e fanno brillare i suoi capelli. È più bello che mai.

<< Noi siamo senza una trama decente. Sho voleva fare qualcosa di simile a Mario Bros ma ho bocciato l'idea. Voglio l'originalità. Qualcosa che spacca >>

<< Tipo un action-adventure? >>

Mi guarda interessatissimo e gli si colorano le guance. Sicuramente sta pensando a San Andreas. Proprio come me.

<< Mi piace. Ma dove la peschiamo una trama che vada bene per un action-adventure? >>

Sorrido maliziosa. Mi sto divertendo da matti. Adoro sentirmi superiore a Levi. << Guardati intorno. Qualche ispirazione sempre verrà. Anche da una piccola cosa che vedi >>

<< Non fare la furba con me. Sputa il rospo >>

Ridacchio. << Due gemelli separati alla nascita. Uno buono. L'altro criminale. Il giocatore dovrà condurre il fratello buono in una continua lotta contro quello cattivo. Ne usciranno almeno un centinaio di livelli. Usa la tua fantasia >>

Ken Kaneki mi vuole...morta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora