火(Fuoco...)

78 6 0
                                    

Non so se sto impazzendo o no ma Levi ha ragione. Mi vengono all'improvviso attacchi di panico che non ho mai avuto in passato. Mi manca l'ossigeno e ho paura della mia stessa faccia, in quei momenti. Levi mi fa sedere sul letto. So che non è un tipo paziente perciò non voglio fare troppi giri di parole. Gli dico del sogno e delle violette. Pensavo si mettesse a ridere e invece mi ascolta.

<< Senti, devi riposare >> dice alla fine. << Non devi stressarti >>

Sto per ribattere ma lui sembra disperato nel tentativo di farmi capire che devo stare tranquilla. E per spuntarla fa quello che non mi sarei mai aspettata da lui: mi da un bacio sulla fronte.

<< C'è una certa storia qui. Una storia di fantasmi. Ma non è il momento di dirtela. Ora devi riposare >>

Se ne va e io rimango sola. Ma non voglio stare al buio, perciò dormo con il lume acceso. Per un po' di tempo i giorni passano così e finalmente è plenilunio. Tutte le sere mi siedo sul terrazzo o giù in spiaggia insieme ai ragazzi e osserviamo la luna. In Giappone è una vera e propria tradizione, una delle poche che ho sempre rispettato sin da bambina. Mi sento più calma anche se faccio fatica a dormire.

<< Haru >> mi chiama Takashi, mentre si lega i capelli in una coda. La sua voce è seria e mi mette un po' di ansia. << Dobbiamo ringraziarti! Grazie ai tuoi suggerimenti, Levi ha preparato una bozza in anteprima per il signor Ogata. Forse staremo qui meno tempo di quello che ci aspettavamo >>

<< Non ho fatto niente >> mormoro imbarazzata.

Il candore lunare è limpido e il cielo privo di luci artificiali, ci fa godere di una bella vista delle stelle. Ma fa caldo e la mia pelle è quasi sudata. Nao non ha fatto altro che ridere della pelata lucida di Mark; l'aria riecheggia ancora delle risate e degli schiaffi amichevoli.

<< Senti >> dice Sho, intromettendosi senza invito. Si mette all'incontrario sulla sedia e appoggia i gomiti sullo schienale. È così magro che riesco a vedergli le ossa attraverso lo scollo della maglietta. Sin da ragazzina sono sempre stata attratta dai ragazzi secchi come uno stecchino ma di recente gradisco anche un po' di carne. Sotto la luce della luna i suoi capelli sono di un biondo Malfoy. << Levi dovrà andare di persona a consegnare la bozza. Sono cose delicate e vuole assumersi ogni responsabilità. Ti andrebbe di andare a Tokyo? >>

La proposta, subito incoraggiata da Ayaka, mi lascia sorpresa. Certo, mi piacerebbe, ma un viaggio da sola con Levi... e poi sembra che i ragazzi vogliano liberarsi di me. Negli ultimi giorni ho continuato a lavorare all'acquario ma ho come la sensazione di essere stata un peso per gli altri, con i miei continui attacchi di panico e paure insensate.

<< Non lo so, ho il lavoro...>>

<< E' appena lunedì e Levi non partirà prima di domenica. Prova a chiedere se puoi assentarti la prossima settimana >>

Dico che ci proverò e mi ritiro in camera. Levi è un tipo odioso, non lo sopporto, e viaggiare con lui è l'ultima cosa che voglio. Ma di recente si è mostrato anche gentile; mi ha aiutata quando, si dice, io abbia gridato di paura e ha cantato per me, quella sera in spiaggia. Oppure non era affatto per me? Ho la testa piena di dubbi. Leggo un po' L'attacco Dei Giganti e poi mi addormento con il lume sempre acceso.

C'è una figura nera ai piedi del mio letto. Non ne distinguo il volto ma sento il frusciare di un vestito. Vedo capelli lunghi o almeno mi sembra di vederli. La bocca, o quello che è, si apre in uno squarcio. Come una ferita.

<< Le violette! Mi hai portato le violette? >>

<< No >> grido, tappandomi le orecchie.

Ken Kaneki mi vuole...morta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora