Re dei demoni

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<< Diventerò il Re dei demoni.>> Affermo con una tale determinazione che sconvolse Elizabeth. << Il tuo tempo sta per scendere...ma in questo modo...riusciro senza al con dubbio a salvarti; non voglio perderti ancora, non lo farò!>>
Elizabeth Scosse più volte la testa, come per poter dimenticare quello che le a appena detto. << Meliodas... smettila...! Non puoi prendere una decisione tanto stupida solo per il mio bene!!>> Disse con preoccupazione sperando di fargli cambiare idea anche se dentro di lei sa che quando Meliodas prende una decisione e assai quasi impossibile dissuaderlo. << Ti prego Meliodas, non farlo, troveremo un'altro modo ma non questo; non te lo perdonerei mai.>>
Meliodas allungo il braccio, tirando a se il corpo lei al suo fianco. << Mi dispiace Elizabeth, ma ho preso la mia decisione è non mi fermerò fino a quando saprò che tu sia sana e salva.>> Affermo deciso mentre avvicino il suo viso a quella sconvolta di lei. << Non ti lascerò da sola, verrai con me.>> Disse prima di far uscire dalla sua schiena delle ali d'inchiostro e volare dritto verso Zeldris suo fratello minore.
<< Meliodas lasciami andare!>> Urlò lei per farsi sentire mente il forte vento le scompiglia i suoi lunghi capelli, tra cui alcuni le caddero sul viso.
<< Te l'ho appena detto Elizabeth, non ti lascerò da sola.>> Disse appoggiando la fronte con la sua. << Mi dispiace, ma devo farlo.>> Sussurro prima di usare l'incantesimo per farla addormentare. Prima di addormentarsi uso i suoi poteri per far uscire il suo spirito dal suo corpo con la mente per cercare di contattare la sovrana del cielo come sua ultima speranza chiedendole udienza; con enorme stupore accettò, così si ritrovò in una stanza interamente vuota e bianca.
<< Ma dove sono?>> Si domandò confusa.
<< Essendo arrivata qui sotto forma di spirito, sei nella sala delle anime.>> Affermo una voce conosciuta apparendo dal nulla proprio di fronte a lei. << È un piacere rivederti figlia mia.>> Disse sorridendo gentilmente che suscitò una forte rabbia in Elizabeth.
<< Non sono tua figlia, se lo fossi non mi avresti maledetta.>> Sputo quelle parole con forza cercando di trattenersi tra correre verso di lei per fargliela pagare.
La sovrana scosse la testa più volte con aria triste. << Perché sei venuta da me se mi odi tanto?>> Chiede guardando verso in basso per guardare i due occhi distinti di Elizabeth.  << Lo sai il perché, se no non mi avresti accolto.>> Rispose incrociando le braccia sotto il seno dalla maglietta nera aderente. << Lo so, ma voglio sentirtelo dire.>> Disse mettendo le mani sui fianchi mettendo in risalto la sua alta figura avvolta da un lungo vestito fatto da fili dorati.
<< Sono venuta qui per chiedervi di togliermi la maledizione che mi imposi e che mi faccia diventare immortale con il mio aspetto attuale, così potrò stare per l'eternità con l'uomo che amo. >> Spiego con calma.
<< È perché dovrai farlo? >> Chiese la sovrana.
<< Perché una volta che Meliodas sarà diventato Re diventerà più pericoloso di quello che abbiamo già, è nemmeno voi potrete sconfiggerlo quando verrà con il suo esercito per vendicarsi per quello che mi avete fatto. >> Affermò tutto di un fiato sperando di aver intimorito la sua sovrana, sapendo che lei è la sua l'unica scans.
<< Posso aiutarti, ma dimmi tu cosa mi daresti in cambio per donarti l'immortalità?>> Disse la sovrana lasciando di stucco Elizabeth.
<< Ecco... l'unica cosa di cui sono sicura e che nel corso degli anni il clan delle dee sta venendo dimenticato, ma posso far si che il mondo ricreda alla dee.>> Affermo sicura di se.
<< D'accordo ti donerò l'immortalità in modo che tu possa sconfiggere i dieci comandamenti, ma solo dopo essere morta di fronte al tuo demone, ovviamente lui non dovrà sapere niente di tutto ciò, mai.>> Disse con voce autoritaria. << Adesso è meglio che ritorni in dietro, Meliodas sta aspettando con ansia il tuo risveglio.>> Aggiunse mentre con un movimento della sua mano destra fa apparire l'immagine di Meliodas seduto sul letto che guarda il corpo di Elizabeth con aria triste. << Meliodas.>> Sussurro lei vedendo il suo viso pieno di preoccupazione e tristezza. << Riuscirai mai a perdonarmi Elizabeth?>> Chiese Meliodas accarezzando il viso di Elizabeth addormenta. All'improvviso l'immagine svani dal nulla così come era apparsa.
<< Prima di andarmene vorrei sapere una cosa, io e Meliodas potremmo avere dei figli?>> Chiese toccandosi il basso ventre pensando a tutte le vite che ha vissuto, senza pienamente viverle come avrebbe dovuto.
<< Si, potrete avere dei figli se mai decideste di averli, ma adesso vai; il tuo corpo sta incominciando a risentirci; se non torni subito succederà il fini mondo.>> A quelle parole Elizabeth incomincio a sentire Meliodas chiamare il suo nome. Chiuse gli occhi e immagino di essere dentro il suo corpo e in meno di un minuto il suo spirito rientro nel corpo che sta avendo degli spasmi. Apri gli occhi più volte, per essere certa di essersi risvegliata.
<< Stai bene Elizabeth? Ti prego dimmi qualcosa >> Urlò Meliodas avvicinando il suo viso a quello confuso di Elizabeth.
<< Sto- sto- sto bene, ma dove mi trovo?>> Chiese poggiando la mano sulla testa.
<< Siamo nel palazzo di Zeldris; questa e la nostra nuova stanza; sei sicura di stare bene, fino a cinque minuti fa eri...>> Sussurro con preoccupazione pensando di averla persa un'altra volta.
<< Sto bene, davvero, però adesso che ci penso ho un pò fame, andiamo a mangiare?>> Domandò sorridendo mentre si mise seduta sul letto.
<< Guarda caso la cena sta per arrivare, ho detto che avremo cenato a letto. >> Disse sorridendo maliziosamente, giocando con le parole.
<< Scusa per averti fatto preoccupare.>> Sussurro abbassando lo sguardo, sentendosi in colpa per averlo fatto preoccupare ancora. << Non scusarti, l'importante è che tu stai bene, è l'unica cosa che conta davvero.>> Disse con assoluta certezza. Si sorridono a vicenda scambiandosi sguardi piene di frasi non dette. Elizabeth avvicino il suo viso a quello di Meliodas. << Voglio prometterti una cosa Meliodas che tra due giorni in poi non soffrirai più per me, te lo prometto.>> Disse prima di appoggiare le sue labbra sulle di Meliodas, baciandolo con passione e felicità. << Aspetta un secondo. >> Sussurro Meliodas allontanandosi da lei sconvolto. << Che cosa intendi quando dici che tra due giorni non soffriro più? Che cosa ha fatto Elizabth? Dimmelo subito! >> Affermò lui con tale rabbia che uscì il segno nero nella fronte.
<< Fidati di me.>> Disse sorridendo dolcemente ignorando la sua rabbia. Meliodas scosse più volte la testa mentre stringe i pugni. << Non è che non mi fidi di te Elizabeth, sono solo stanco di vederti morire sotto i miei occhi senza poterlo impedire.>> Disse appoggiando la mano destra nei suoi capelli mentre il segno scompare lasciando comparire i suoi bellissimi occhi verdi e non più neri.
<< Saresti più felice se ti dicessi che non dovrai più vedermi morire sotto i tuoi occhi? Che io sono l'ultima? Che dopo di me non ci saranno altre Elizabeth?>> Chiese lei sapendo che non può dire nientaltro per via del patto con la sua sovrana. Sentendo quelle parole il viso di Meliodas sbianco e il suo corpo prese a tremare.
<< Stai- stai scherzando vero? Non può essere vero quello che mi ai appena detto, vuoi dirmi che se dovessi morire non ti rincarnesti più?>> Domandò lui appoggiando entrambe le mani sulle spalle esile di lei.
<< Si è così; non sei felice?>> Chiese lei sapendo quanto gli faccia male vedere ogni volta la sua morte. Meliodas scosse la testa più volte, per poi lanciarsi su Elizabeth. La butto sul letto e si appoggio sopra di lei, mettendo il suo viso nell'incavo del collo.
<< Come puoi dirmi una cosa del genere. Il solo pensare di non poterti più vedere, mi manda fuori di testa; per quanto la tua morte di sconvolge il solo pensare che non ti rivedrò più mi manda una tale rabbia che è già tanto se il mio potere non ha distrutto qualcosa; quindi ti prego, per la mia santità mentale dimmi che rimarrai per sempre al mio fianco, dimmi che potrò sempre vederti, ti prego.>> Sussurro mente la stanza incomincia a tremare facendo capire ad Elizabeth che se non calma subito Meliodas l'intero posto scomparirà come è già successo con la morte di Liz. Con la mano destra Elizabeth accarezzo i capelli di lui. <<Meliodas guardami.>> Affermo decisa. Con lentezza Meliodas alza il viso per poter guardare gli occhi dei due colori diversi che tanto ama mentre la tristezza insieme alla rabbia di perderla gli sta facendo uscire fuori di testa. << Ascoltami bene, sin da quando ci siamo incontrati ho subito capito che tu saresti stato sia la mia rovina che la mia salvezza e non mi pentirò mai di questo. >> Sussurro prima di avvicinare le sue labbra alle sue e baciarlo con trasporto, in men che non si dica si ritrovarono a rigirare nel letto mentre si strappano i vestiti a vicenda fino a rimanere nudi e fare l'amore con trasporto. Le loro menti non pensano più a nulla se no che il piacere reciproco.
<< Ricorderò per sempre questi momenti con te.>> Disse appoggiando la testa sul cuscino affaticato. Elizabeth appoggio il capo al petto nudo di Meliodas. << Sono felice.>> Sussurro baciandogli il petto e la spalla dove ce il segno del drago. << Meliodas io...>> Non riuscì a finire di completare la frase che un bussare alla loro porta la distrasse.
<< Sir Meliodas o portato la cena.>> Sussurro una voce femminile spaventata.
<< Elizabeth copriti, non voglio che nessuno ti veda così se non io.>> Affermo lui mettendosi i pantaloni per andare ad aprire la porta. << Lo dia a me.>> Disse lui prendendo il cibo dalla terrorizzata cameriera dallo sguardo puntato per terra. Meliodas chiude la porta con un calcio per andare poi dalla dolce e sinuosa Elizabeth seduta sul letto. << Cosa volevi dirmi?>> Chiese appoggiando il vassoio davanti a lei, sedendosi sul letto. << No, non fa niente. Dai mangiamo.>> Disse Elizabeth sapendo che quello che lui non deve sapere niente. Deve impedire che lui cerchi i segni dei cinque comandamenti al costo; fuggendo da lui.

Meliodas & ElizabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora