Leon fu colpito dall'ennesimo, violentissimo pugno di Rick. Il ragazzo di Joy aveva tolto la giacca, quindi era rimasto in camicia e pantaloni e si era affannato per cinque minuti buoni nel colpire quell'inutile, piccolo, insignificante vermiciattolo. Leon era irriconoscibile, con il volto tumefatto e le palpebre gonfie sporte, livide. Si guardò intorno e pur avendo la vista appannata capì: era stato circondato dai suoi compagni di scuola e tutti in cerchio formavano un ring umano di strada. Rick era un ottimo tiratore di boxe, praticava quello sport da tre anni e sapeva come tirare un pugno che provocasse danni all'avversario, Leon – dal canto suo – non aveva la più pallida idea di come fare del male al prossimo, perché non aveva mai preso parte a delle risse, né aveva mai sentito l'esigenza di far male a qualcuno. Quando aveva visto Rick togliersi la giacca aveva capito: quella sera sarebbe tornato a casa con un grosso mal di testa, lividi ovunque e qualche ferita sanguinante dal naso. Forse avrebbe potuto limitare i danni, ma se sei una farfalla e ti spezzano una sola ala poco cambia: non potrai più volare comunque.
Un altro colpo e il naso di Leo fece crack, esplodendo sulle nocche delle mani di Rick. Fu come un pomodoro lanciato contro un muro, schizzi di sangue finirono sulla camicia bianchissima del ragazzo di Joy, un'immagine che provocò disgusto nella folla, che reagì con un gemito. Leon capitolò a terra tenendosi il naso - o quel che ne rimaneva - con entrambe le mani. Invece di fermarsi, il ragazzo di Joy sollevò i pugni al cielo come Cassius Clay e incensò la folla a farsi sentire. Era sudato, le tempie imperlate e si sentiva sulla cima del mondo.
«Rialzati! Codardo! Rialzati» gli urlò
Ma non c'era niente che andasse come doveva andare, niente che fosse realmente spettacolare in quella pagina oscura di gioventù. Nell'antichità qualcuno di molto saggio asserì che le persone amano la violenza, perché risveglia il loro lato più selvaggio, quello che sopiscono di proposito per ottenere una magra accettazione nella società, quello che fanno finta di non possedere per non essere etichettati come folli da chi dà loro approvazione . Rick conosceva bene quel suo lato, che aveva avuto modo di risvegliarsi dopo aver constatato i modi fin troppo gentili di Leon nei confronti di Joy. Leon, dal canto proprio, aveva cercato di spiegare che no, non aveva una cotta per Joy, ma che era gentile con tutti proprio per non avere problemi con nessun compagno e che Joy era sì una bella ragazza, ma...quell'aggettivo, quel «bella ragazza» gli era costato il primo pugno di quella serata. Era stato violento e Leon lo aveva sentito ancora di più perché aveva la bocca aperta. Il pugno di Rick si schiantò contro l'arcata dentale superiore, infrangendo un paio di denti e facendo assaporare a Leon il sangue del pericolo.
L'amico di Emily era piegato in due, al suolo, con la mano sinistra appoggiata sull'asfalto del parcheggio e la destra a protezione del setto nasale spaccato. Il suo volto bianco sapeva di vita solo per le tonalità vinaccio appartenenti ai rivoli di sangue che gli colavano dalla bocca e ai lati del naso, per il resto il colorito era pallido, al limite della presentabilità. Gli occhiali alla Harry Potter erano stati distrutti: spaccati, a terra, chissà in quale angolo di quel ring di persone e gli occhi erano gonfi in maniera esagerata. Il sinistro, in particolare, sembrava avere vita propria: la pelle attorno era violacea, con sfumature rossastre a far da contorno e pulsava senza controllo.
Emily arrivò quando la scena era già fatta che finita. Riuscì ad introdursi nel tumulto di persone disposte a cerchio e quando fu in prima fila sentì un rospo in gola. Leon era stato ridotto in condizioni pessime e sembrava non rispondere più agli impulsi.
«Bastardo!» esclamò Emily dirigendosi a passo veloce verso Leon. La ragazza raggiunse il centro del ring improvvisato e si chinò accanto al suo amico. Gli occhi di Leon erano completamente chiusi dal pestaggio ricevuto, probabilmente non riusciva nemmeno a vedere. Emily ebbe un'ulteriore vampata di calore che coinvolse tutti i suoi sensi. Si sollevò di scatto e si scaraventò contro Rick, battendo i piccoli pugni sul petto del ragazzo, che per tutta risposta ridacchiava.
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Qualcuno Sta Per Cadere
HororEmily Hollington ha sedici anni, una personalità introversa e la colonna sonora della sua vita è al ritmo degli Aerosmith. Sembrerebbe una vita normale, ma non lo è: non ha amici, fatta eccezione per il goffo Leon, con cui condivide interessi e pen...