Il cuore di Marilyn perse un battito quando lo sguardo severo di sua madre si appoggiò su di lei mentre Grace, al suo fianco, strinse con più forza la sua mano in quella della bionda per darsi sostegno a vicenda poi deglutì pastosamente.
«Marilyn, tesoro, tu e Grace siete tornate amiche?», chiese la donna con leggera sorpresa nella voce, appoggiando sul tavolino la tazza di tè. La nonna materna di Marilyn – che poi non era proprio sua nonna, ma la seconda moglie di suo nonno – ridacchiò sommessamente mentre suo fratello, seduto sul bracciolo della poltrona, le mostrò un dolcissimo sorriso che riuscì in parte a scioglierle i nervi.
Marilyn con uno sguardo, spronò Grace a parlare. La mora prese un profondo respiro poi buttò fuori l'aria, spostando il suo sguardo verso i genitori della sua ragazza, «Io e vostra figlia stiamo insieme. Siamo fidanzate», rispose lei con voce incisiva.
La bionda trattenne il fiato per alcuni secondi mentre nella sala calò un silenzio tombale. Non volò nemmeno una mosca, sembravano essere tutti pietrificati, tutti tranne sua nonna e Jeff che incominciarono a battere le mani, spezzando quel silenzio soffocante.
«Era ora che facessi coming out, nipotina mia adorata, si dice così, no?», strillò con entusiasmo la donna, battendo con frenesia le mani tra loro e sorridendo raggiante alle due ragazze che ricambiarono felicemente.
La madre della bionda emise una breve e forzata risata che le fece accapponare la pelle poi prese a battere lentamente le mani tra loro, quasi come se andasse a rallentatore, «Ė uno scherzo, vero? Dove avete nascosto le telecamere? Mia figlia è etero e tra un anno si sposerà con Peter Page quindi smettetela con questi stupidi scherzi che non fanno ridere nessuno», disse con finta calma, mentre il labbro superiore tremolava per il nervoso di una tale umiliazione davanti ai loro parenti.
«E tu dovresti tacere che non sei un vero parente di questa famiglia. Sei solamente la seconda moglie di mio padre», accusò gelidamente la donna più anziana della stanza che sforzandosi di sorridere, le rispose che l'unica a dover tacere era lei e che non era lei a decidere chi doveva amare sua figlia.
«Marilyn, quello che ha detto la tua amica è vero?», chiese il padre con tutta calma mentre squadrava con preoccupazione sua moglie rossa in viso ed emetteva un impercettibile sospiro, prevedendo il putiferio.
Marilyn annuì impercettibilmente, «Sì, papà, è vero. Io e Grace stiamo insieme. Stavamo insieme da tre anni, ma poi ci siamo lasciate perché ho creduto ad una cosa non vera e ora siamo tornare insieme perché ci amiamo e non abbiamo mai smesso di farlo.»
L'uomo si lasciò sfuggire un sospiro dalle labbra fini e screpolate poi annuì, «Capisco», mormorò flebilmente, ricevendo un'occhiataccia da parte di sua moglie che sbatté con rabbia un pugno sul tavolo.
«Se lo cose stanno così, vattene da questa casa e tornare mai più. Una figlia che sta con un'altra donna non è mia figlia e non potrà mai esserlo. Se deciderai di restare qui, sposerai Peter il più in fretta possibile e metterai immediatamente su famiglia. Se invece te ne andrai con questa qui – indicò schifata Grace che sussultò appena al fianco della bionda –, sappi che per me non esiterai più. Mi fai schifo», sibilò con rabbia e disprezzo la donna, facendo venire a Marilyn le lacrime agli occhi perché si sentiva come se l'avessero appena pugnalata al cuore. Sua madre la stava davvero cacciando di casa e rinnegando perché amava una donna?
«Non puoi farlo», gridarono in coro suo fratello e sua nonna, i quali si erano alzati in piedi e stavano guardando in cagnesco la donna, «Tu non caccerai di casa Marilyn, madre.»
Il padre di Marilyn appoggiò una mano sulla spalla di sua moglie, ma lei gliela cacciò via con un colpo di ventaglio che da poco aveva preso in mano, «Pensaci tesoro, vuoi davvero cacciare di casa nostra figlia?» domandò lui, aggrottando le sopracciglia abbattuto.
Marilyn nel frattempo si asciugò le lacrime che ormai avevano incominciato a bagnarle le guance mentre Grace provava a calmarla, accarezzandole la testa e lasciandole dei baci sulla fronte, «Io sono qui con te», le sussurrò la mora, appoggiando poi le sue labbra su quelle d'altra in un dolcissimo e breve bacio pieno di amore.
«Quella non è più mia figlia. Ti voglio fuori da questa casa entro la fine della giornata. Se per la fine di questa giornata ti troverò ancora qui, brucerò ogni tua cosa. Ora vattene», sibilò più velenosa e mortale di un serpente assonagli. Il cuore di Marilyn incassò il colpo con difficoltà perché la ragazza prese a gridare dalla disperazione, facendo spaventare i vari ospiti all'interno della sala, «Fai schifo come madre. Come puoi farmi una cosa del genere?» urlò paonazza e con le narici dilatate.
La madre la fissò gelidamente, con gli occhi assottigliati in due fessure nere, «Vattene ora. Non ti voglio qui.»
Marilyn scosse il capo con le lacrime agli occhi e il corpo scosso da fortissimi brividi, «Bene. Sei morta per me», esclamò duramente lei poi stringendo con forza la sua mano in quella di Grace, uscirono da quella stanza. Una volta fuori, la ragazza udì le grida del fratello, del padre e di sua nonna, i quali stavano opponendo alla decisione presa dalla madre, ma senza riuscire a farla ragione.
Grace prese il viso bagnato dalle lacrime di Marilyn tra le mani e provando a mostrarle un dolce sorriso, appoggiò le sue labbra su quelle di lei, sigillando la loro promessa di restare sempre insieme nonostante tutto.
🌈 A/A 🌈
Ecco il tanto atteso primo extra di Ask.fm 🙈
Spero vi piaccia e scusate il ritardo💗
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Ask.fm [Youth Series ~ Book #9]
Short StoryNONO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove una ragazza riceve delle domande e messaggi anonimi su ask.fm da una persona che vorrebbe riallacciare i contatti con lei; GIRLxGIRL Avvertenze: la protagonista è la sorella maggiore di Jeff, il fidanzato di Natal...