5-La squadra di Montgomeri

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La mattina seguente mi svegliai molto presto, Jerome dormiva ancora appisolato fra le sue stesse braccia, col ciuffo rosso che ricadeva sull'occhio socchiuso, feci il minimo rumore possibile per scendere dal letto cigolante, mi avvicinai a Jerome, i due zigomi tirati sempre in su con un sorriso a 360 gradi "Ma questo ragazzo sa solo fare questo? Sorridere?" Gli occhi si spalancarono, con un piccolo sobbalzo indietreggiai di un passo mentre Jerome disse "No, so fare molte altre cose, ad esempio come hai già notato, essere molto provocante con le signore..Lo so di essere bello..Ma mi sembra che non sia buona educazione guardare le persone dormire..Mia madre lo diceva sempre.." il sudore freddo mi rigava la schiena, guardando Jerome alzandosi con un salto dal letto continuando con il suo discorso "Ma..Ti perdono.." nella mia testa c'era solo un pensiero il quel momento "Ecco, perfetto, adesso pensa pure che abbia una cotta per lui..Cosa ho fatto di male?" Lui sogghignò guardando il mio viso "Comunque buongiorno.." "Buongiorno.." Risposi io guardando il rosso stiracchiandosi "Allora..Adesso che si fa?" "Io la mattina faccio colazione, tu?" Disse Lui sorridendo "Si..Giusto..Colazione.." "Fra alcuni minuti arriverà Mike" "Chi è Mike?" "La nostra guardia, un poliziotto ha almeno due celle da controllare..Nel nostro caso, la nostra e quella di John, il tuo "amico" che tu sei fatta ieri" disse mettendo le virgolette sulla parola amico "Ehi..Guarda che è stato il mio primo amico.." "Sehseh..L'hai fatto solo per farmi stare zitto.." disse ghignando "Oh..Beh, hai anche un cervello allora..Comunque sembra aver funzionato.." Jerome abbasso il capo, prendendomi da sotto il mento fino ad arrivare ad afferrarmi il collo "Sai..Sei Una ragazza molto strana.." "E tu cosa saresti?" Ribattei con un tono malizioso affermando la sua mano e farla allontanare da me, si mise a ridere con una voce profonda "Ahaha..È per questo che mi piaci baby.." "Mi chiamo Maya." "Lo so baby.." la porta fortunatamente si aprii, Jerome slargo io sorrido "Mike! Che bello vederti amico!" Avvicinandosi al poliziotto che lo fermò afferrando la sia pistola "Fermo." "Oh, calmo Mike.." disse facendoli abbassare la pistola per rimetterla nelle cintura "C'è una signora.." mi indicò col suo sguardo persuasivo "Andate a mangiare la vostra sbobba.." "Certamente Mike! Andiamo baby.." mi avvicinai a Jerome che mi fece strada fino alla Stanza di ieri, prendemmo la nostra ciotola di porridge, fiché Lui non disse "Allora...Vuoi venire a sederti con dei miei amici?" "No." "Le signore hanno bisogno di buoni amici.." "E se io.." "Perfetto.." disse tappandomi la bocca con un dito, poi mosse leggermente il capo "Andiamo.." Alzai lo sguardo al cielo incamminandosi verso il tavolo, dove c'erano tre ragazzi "Signori, oggi abbiamo un ospite a tavola.." i tre uomini mi guardarono, il primo era John un uomo robusto e calvo, il secondo era basso e grasso, con capelli ricci, sembrava un topo e infine un ragazzo alto coi capelli neri e corti, e con gli occhi fuori dalle orbite "Loro Sono John, Robert e Chris..Ragazzi..Lei è.." Jerome di blocco guardandomi "Io la chiamo baby..Però di chiama Maya.." i tre uomini risero "Che c'è?" Chiesi infastidita dalle loro risate "Baby? Questa qua la chiami baby? Ciao baby io sono Robert..." Jerome prese la forchetta che aveva lì vicino e prese Robert per i capelli "Solo IO posso chiamarla Baby.." "D'accordo..Ma adesso poggia quella forchetta.." Jerome butto la posta sul suo vassoio "Bene..Allora..Parla un po' di te.." disse Robert "E se non volessi?" Risposi mangiando una cucchiaiata di porridge "Femmina.." sussurrò lui ridendo "Come?"
"Si, voi femmine siete "Oh..Non voglio parlare con questi cattivi ragazzi della mia vita..Uuu" troppo fifone siete...Chissà che hai fatto per venire qui..Hai rubato la borsa ad una vecchietta?" Scoppio in una risata "Sta zitto..Ho ucciso i miei genitori..Va bene?" "Uuu..Mamma e papà volevano un maschio?" In quel momento intervenne anche Jerome sorridendo lasciando passare un piccola risatina "Senti Rob..Adesso non esagerare..La ragazza sennò si scalda.." "Non può farmi niente.." "Questo lo dici tu.." buttai a terra il vassoio e lo afferrai per il colletto "Ascoltami brutto figlio di puttana, non provare neanche un secondo a prendermi in giro..Non sai di che cosa sono capace!" "Davvero? Fammi vedere?" Non riuscii a controllarmi e lo buttai per terra, tutti i detenuti, compresi poliziotti mi guardarono, ma non me ne fregava assolutamente niente, volevo soltanto buttarmi su di lui e insultarlo come non avevo mai fatto in tutta la mia vita, Jerome d'improvviso mi prese per i fianchi cercando di tenermi, le sue mani, fredde sui miei fianchi non molto forti ma abbastanza stretti per tenermi stretta a se' "Calmati baby.." "No..Io devo!" "Shh..Prendi in respiro.." iniziai a calmarmi..Com'era possibile? Jerome mi aveva tranquillizzata..Jerome!
Mi voltai e vidi gli occhi di Jerome brillare, con il suo solito sorriso, non seppi cosa fare e lo abbracciai, le sue mani poggiate sulla mia schiena, mentre il mio capo era poggiato sul suo petto robusto, le sue mani così accoglienti, poi mi staccai sistemandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio "Ehm..Io credo che..Ritornerò in cella.." Robert ancora a terra addolorato con una mano sulla fronte, mi avvicinai a lui e lo tirai su per i suoi capelli ricci alzandoli il capo "È stato un piacere conoscerti.." la sua testa colpí il suolo "Agente..Vorrei tornare in cella.." "Anch'io signore.." disse Jerome salterellando con alcuni passi verso di me, afferrandomi da una spalla, dopodiché l'agente ci portò in cella.
Le ore passarono "Bel colpo prima..Con Ron.." disse ghignando Jerome "Adesso so di non farti arrabbiare.." "No, grazie a te per avermi calmata.." "E io ringrazio te per l'abbraccio.."
"Senti..Non voleva dire nie.."
"Shh..Ho capito..Sta tranquilla, tanto un giorno ti innamorerai di me.." si sdraiò sul letto e iniziò a fissare il vuoto più totale.
Passarono alcuni minuti, Mike arrivó "Montgomeri vi vuole..Però prima di questo..Dovrete salire su questo cartello..Dove vi legheremo con delle camice di forza.."
"Perché?" Chiese Jerome
"Perché..Qualcuno..Ha minacciato il signor Montgomeri di Morte.." Jerome girò il capo di 360 gradi, abbassai lo sguardo, per poi rincontrare quello di Jerome "Va bene..Allora facciamolo..Ah, posso legarla io? Mi piacerebbe un casino.." mi misi sopra il cartello mentre Jerome mi infilò la camicia, prese le fibbie e lego con forza "Ahio!" Esclamai, Jerome rise "Ahaha, è così divertente legare qualcuno, sai di solito ero io ad essere legato ahaha!" Un altra risata "Fatto! Im-pri-gio-na-ta!" Mi accarezzò il naso con un dito, io glielo morsi "Ahi.." si ciucciò io dito per far alleviare il dolore "A quella serve anche quella per la bocca..." Jerome fu legato e venimmo portati nell'ufficio di Montgomeri.
Trasportato nell'ufficio trovammo altri detenuti, un mio di colore, John, Chris e Robert che urlò "Nonononono! Tenetela lontana da me!" Jerome rise "Rob..È legata con una camicia di forza..Con una dozzina di guardie attorno e tu..." il rosso si bloccò, piano piano sul suo volto comparve un dolce sorriso a 32 denti "Aspetta..Non hai paura?" "Pff! Io? Paura di una ragazza?! Quando mai?" "Agente.." iniziai io "Potrebbe mettermi vicino a quell'uomo con capelli ricci?" L'agente annuí "Ciaooooo Robert.." lo salutai mentre il carrello non si fermò al fianco sinistro di Robert, spalancò gli occhi azzurri "Nonono! Ok! Ok! Ho paura! Ma ti prego non uccidermi!" "Va bene..Ti risparmierò..Per ora." I poliziotti ci misero davanti alla scrivania del signor Montgomeri, che si alzò dalla sua sedia e ci saluti tutti "Benvenuti a tutti, io sono Theo Montgomeri, lei è mia cugina Tabitha.." vi mostro una donna alta e molto elegante "Mi rendo conto che siate confusi, frastornati, agitati, ma vi prego, rilassatevi.
Oggi è il primo giorno di un radioso futuro per tutti voi.
Il mondo vede in voi dei pazzi criminali, io vedo genialità, carisma e potere.." Montgomeri si avvicinò a me, Jerome piuttosto eccitato lad io un respiro di sollievo "L'hai detto amico mio, da rizzare i peli, mi calza come un guanto.." "Stai zitto Jerome.." disse l'uomo di colore "Vai avanti.." Montgomeri proseguí "Immaginatevi, dei brillanti criminali come voi, selezionato per una sua specialità, che lavorano come una squadra, immaginatevi l'impatto. Gotham tremerebbe davanti a voi..."
"Oh, si..Una cosa favolosa, ma io non sono una brillante criminale, io ho solo..Delle incertezze.." aggiunsi io, Montgomeri disse "Fu hai la ferocia, la bellezza è il desiderio...È quello che conta, vieni con me Maya..E tutto quello che vorrai.." la mano di Montgomeri raggiunse il mio viso "Sara tuo.." "Stai incominciando ad allargarti.." disse l'uomo di colore "E prima di tutto, toglile le mani di dosso, per questa cosa della magica squadra, io passo, io non prendo ordini..Buona fortuna comunque..Intrigante come idea..Non mi interessano i soldi.." "Non sono i soldi...Ma vedevo così tante speranze in te, e in tutti voi..Tu sei fuori, Tabitha ti mostrerà l'uscita.." in quel momento slegarono l'uomo "zio credo che anche a Maya non interessi di partecipare.." "Io non credo che lei voglia andare dove stai per andare tu" ad un tratto Tabitha lo prese dalle spalle e lo butto a terra iniziandolo ad accoltellare, il sangue schizzò ovunque, compreso sui nostri vestiti, imbrattandogli di piccole ma evidenti macchie di sangue, nel frattempo Jerome ovviamente rideva nel vedere quella scena, Tabitha si rialzò, guardò Montgomeri che disse "Qualcun altro se ne vuole andare?" Silenzio. "No? Okay..Perfetto..La vostra prima missione consiste nel catturare un uomo, un ex-detenuto per l'esattezza.
È scappato di prigione due mesi fa..." Jerome sorride dicendo "Facile..Troppo facile.." Montgomeri prosegui dicendo "No, lui è, molto bravo..E voi dovrete lavorare come una squadra.." "No. Mm-mm" disse Robert muovendo io capo da una parte all'altra "Io non lavoro in squadra con lei.." "Vuoi finire come lui?" Dissi indicando con lo sguardo l'uomo di colte, ancora a terra "Ok va bene..Ma deve starmi lontano..Almeno 5 metri!" "Tranquillo, la tengo sott'occhio io.." disse Jerome con un ghigno sotto i baffi "Si chiama George Wilson, abita nel palazzo Gotham Place "Quello verde da cinquanta piani?" Chiesi io "Esattamente.." rispose Montgomeri "Il vostro compito è rapirlo e portarlo qui, lo voglio vivo.." Jerome sbuffó, il suo sorriso svanì, "Potrete fare delle piccole riunioni ogni volta che potete incontravi, bene, riunione finita..Gli agenti vi porteranno nelle vostre rispettive celle..Quando sarete pronti potrete agire...Per il momento progettate.." tutti annuirono in silenzio, spaventati del compito che avremmo dovuto svolgere.
Dopo essere tornato in cella io e Jerome ci sedemmo sul letto ed iniziammo a pensare.
Jerome si alzò e disse "Ehi..Che ne dici se..Quando abbiamo fatto questa cosa..Noi potremmo scappare! E fare quello che ci viene meglio! Uccidere! Tutti assieme! Io e te!" Non sapevo cosa pensare, perciò mi limitai a dire "Ok..Va bene.." "Perfetto!" esclamò Jerome sorridendo "Potremmo iniziare il nostro piano oggi a pranzo!" "Certo..Si..Ok..Ma non credo che Robert non voglia..Avere a che fare con me.." "Nah..Rob è sempre così..Devi solo..Ehm..Non lo so, ma ehi..Fa lo stesso..Ci sono io.." "Fantastico..Si..Allora adesso riposiamoci finché non arriva Mike a svegliarci per l'ora di pranzo.." "Si, hai ragione.."
Ci sdraiammo sui nostri letti, dopo cinque minuti di silenzio, chiusi gli occhi e mi addormentai.



















#spazioautrice
1905 parole. Spero che vi bastino. Per un po'..
Lasciate una stellina e boh..Io non so mai cosa dire..Perciò ciao.
Ah no aspetta. Cosa pensate della missione su George? Riuscirò a fare amicizia con Robert e tutto il resto?

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