Ecografia

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*Stiles's POV*

Dopo che Derek mi dice che i Volturi vogliono morto nostro figlio, inizio a scoppiare in lacrime. Mi sento impotente. Non posso fare assolutamente niente se davvero vogliono ammazzare nostro figlio. Non sono un lupo mannaro come il mio Der, io sono un umano. 

<<Se attaccano quando sono da solo Der? Che speranze ho di salvare nostro figlio? Sono inutile!>>

<< Stiles, non lo dire neppure per scherzo! Te non sei inutile! Per prima cosa, sei la persona che amo, e per seconda cosa, sei il padre di nostro figlio. Non ti passi mai per l'anticamera del cervello che tu sei inutile>>. Dopo questo discorso, che considerando gli standard di Derek è lunghissimo, prende il mio viso e mi bacia con dolcezza. Dopo svariati secondi, mi appoggio al suo petto:

<< Derek, ho voglia di dolce.  Mi porti a mangiare una torta? Intera ovviamente>>

<<Stiles, mi metto il giacchetto, e si va alla ricerca della torta che verrà mangiata TUTTA solo da te>>. Dopo cinque minuti siamo in macchina, e ci si avvia alla pasticceria, e si arriva al bancone:

<<Cosa desiderate? Pasticcini o una torta?>>

<<Mi potrebbe dare per favore una torta cioccolato e cocco? La ringrazio>>. Ci impacchetta la torta, e si torna al loft di Derek. Appena si arriva su, faccio per mettermi subito a mangiare la mia bellissima torta, ma prima Derek mi obbliga a cambiarmi e a mettere la torta dentro ad un piatto e a usare le posate e non le mani. Fatto tutto questo, ci si mette sul divano, io con le gambe stese sopra le sue, si guarda " Wonder Woman", mentre Derek mangia due patatine (di numero, perché lui dice : <<Ne mangio solo due, perché se ne mangio di più, questi addominali e pettorali perfetti, come mi hai detto te Stiles qualche notte fa, se ne vanno, e devo quindi mantenerli>>) e io invece mi mangio una torta INTERA. Dopo aver pianto per l'ultima scena, dove c'è il flashback di Diana mentre parla con Steve Travor, e poi ho pianto pure nella scena dove Steve si sacrifica, facendo esplodere l'aereo con il gas velenoso, per poter aiutare Diana e salvare tutto il mondo. Finito il film, mi appoggio a Derek, e dormo di colpo.

LA MATTINA DOPO

Mi sveglio di colpo, e mi trovo con la testa appoggiata alla spalla di Derek:

<<Giorno. Eri comodo sulla mia spalla? Scherzo ovviamente>>

<<No, è un po' scomoda,sul tuo petto si sta meglio>>

<<Stiles, ti devo portare in un posto. Preparati>>. In venti minuti, con molta calma, mi vesto, e scendo in tipo dieci minuti. E' la gravidanza. Arriviamo giù, e Derek mi dice di stare tranquillo. Ci si ferma davanti all'ambulatorio di Deaton, e spegne la macchina. Mi aiuta a scendere, ed a entrare dentro. Si varca la porta, e ci viene incontro il Druido del nostro branco:

<<Ciao famiglia Hale. Stiles, vieni di là con me. Oggi è il giorno dell'ecografia>>. Deaton mi accompagna di la, mi fa togliere con molta calma la maglietta, e mi fa sdraiare, e poi mi guarda:

<<Vuoi che Derek venga o no?>>

<<E' nostro figlio. Fallo entrare>>. Entra un Derek, che stranamente è ansiosissimo. Mi prende la mano e mi sorride. Non è ansioso... E' molto felice.

<<Ora ti metterò del gel sulla pancia. Ti avviso: è molto freddo>>. Mette il gel sulla mia pancia, che è freddissimo. Prende poi in mano un attrezzo che assomiglia alla pistola del supermercato, quella che si usa per sparare i prodotti, e poi inizia a girarla sopra la mia pancia. Dopo un po' vedo un'immagine sul riquadro, e mi accorgo solo ora che si tratta di nostro figlio. 

*Derek's *

<<Deaton, dicci. È un maschio o una femmina?>>

<<Si tratta di una femmina>>. Guardo l'amore della mia vita che porta in grembo nostra figlia. Prendo il viso di Stiles, e gli do' un bacio, fra le mie lacrime di gioia che scorrono sul viso:

<<Per caso volevi un maschio Der? Ti ho deluso vero?>>

<<Stiles, cosa dici? Sono felicissimo. Nostra figlia...>> . E dopo questa bellissima notizia, lo riporto a casa, perché e stanco morto, e sinceramente anche io lo sono. Ho già organizzato una cena per l'indomani, per dare la bella notizia al branco. Stiles ovviamente dorme di già, e io lo abbraccio, e tengo le mie mani sulla sua pancia che sta iniziando ad ingrossarsi. Dopo essermi sistemato a modo, sussurro:

<<Notte Stiles, notte piccola>>



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