39. UN CAMBIO DI SCENARIO

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IL MATTINO SEGUENTE MI SVEGLIAI al suono di nocche che bussarono alla mia porta.

Lentamente e riluttante, mi scoprii il volto. Sbattei gli occhi, li chiusi e sbattei nuovamente le palpebre. Raggi di luce solare penetravano nella mia finestra riscaldando il mio corpo freddo.

Continuarono a bussare.

"Un secondo" dissi alzandomi dal letto. Mentre mi trascinai verso la porta tenetti gli occhi chiusi – volevo restare nel sogno di ieri. Poi, aprii gli occhi rivelando le mie iridi dorate e vidi il mio visitatore.

"Natasha?"

Lei mi squadrò dall'alto al basso, e le sue labbra si inclinarono in un ghigno divertito.

"Completamente vestita e sola?" commentò studiandomi con lo sguardo e guardando dietro di me per osservare la stanza. "Tony non sarà molto felice"

"Come scusa?" chiesi stringendo gli occhi.

"C'è questa scommessa...per la quale tu e Barnes avreste..."

Sgranai gli occhi scioccata ed incrociai le braccia al petto.

"Avete scommesso sul fatto che io e Bucky saremmo andati a letto insieme?" dissi, un po' in imbarazzo che una cosa del genere fosse stata argomento di conversazione.

"Non necessariamente. Voglio dire, ovviamente Tony aveva scommesso sul fatto che fosse successo. Io e Steve abbiamo solamente scommesso sulla prospettiva di voi due che vi coccolate" spiegò con nonchalance.

"Anche Steve?" scossi il capo incredula passandomi una mano nei capelli. "Dovete veramente trovarvi un qualche tipo di hobby al di fuori di questa cosa degli Avengers"

"Forse. Ma in qualche modo terrorizzare i nostri compagni di team sia un modo migliore di passare il tempo" rispose con un ghigno malizioso. "Ad ogni modo, non sono venuta qui per dirti questo—"

"Grazie a dio" mormorai.

"Che programmi hai per oggi?"

"Non lo so...pensavo forse di andare in palestra. Perché?"

"Usciamo" decidette.

"Dove andiamo?"

"C'è una festa stasera. Andiamo a prendere un vestito"

Mi immobilizzai e mi presi un momento per assicurarmi di aver sentito correttamente ciò che era uscito dalla sua bocca.

"Tipo—shopping? Vestiti? Io e te?"

Lei sorrise ed inarcò un sopracciglio. "Non ti piace fare shopping?"

Cercai di trovare le parole per spiegare la mia sorpresa.

"Certo, immagino. Solo non mi aspettavo qualcosa di così...normale"

Lei mi rivolse un ghigno, e capivo che era sarcastica.

"Si, beh, immagino che la normalità sia un lusso per noi. Allora, che dici?"

In mezzo secondo decisi che non avevo nessuna scusa per rifiutare. In realtà ero contenta che Natasha avesse pensato a cosa indossare stasera, perché io non avevo nulla con me che potesse essere anche lontanamente formale. La mondanità della situazione era rinfrescante, e fu abbastanza strano per me sentirmi emozionata.

Annuii.

"Ottimo" disse velocemente, dandomi le spalle ed allontanandosi dicendo "Preparati, ci vediamo da basso"

"Okay" risposi voltandomi a mia volta a cercando con lo sguardo la mia felpa blu scura preferita, assieme ad un paio di jeans.

Una volta pronta, raggiunsi Natasha al piano inferiore, dove trovai anche Steve, Tony e Bucky.

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