capitolo dodicesimo.

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'Tesoro, svegliati' la voce di mio padre era calma ma assonnata.
'Jessica, devi alzarti! È il primo giorno di scuola'

Ecco.
Che l'incubo abbia inizio.
Scuola, conosciuta anche come prigione, inferno, schifo, beh insomma chiamatela come volete, ma di certo non era nulla di paragonabile al paradiso.

Mi alzai di malavoglia, presi il mio cellulare per guardare l'ora.

6:47 am

Sbuffai andando in bagno per cambiarmi, ma mio padre mi fermò

'Aspetta, la tua uniforme'
Mi prose una maglietta rossa a maniche corte, gonna scozzese, e scarpe bianche.

Lo schifo.

Pure qua devo indossare l'uniforme? Ma la vera domanda era: perché? 
Siamo in America, non ne ho bisogno.

'Perché?' chiesi leggermente alterata.
'Ah giusto! Mi ero dimenticato di dirti che ti ho iscritta a una scuola privata'

Cosa? Scuola privata? 
Sì, va bene, ce lo potevamo permettere ma almeno pensavo che quest'anno avrei potuto studiare in una scuola normale.

Dopo essermi cambiata con lo schifo, andai al piano di sotto per fare colazione con mio padre.

'Devo dirti una cosa Jessica..' disse lui mentre distolse gli occhi dal suo giornale.

'Dimmi..' dissi addentavo un pezzo del mio cupcake.

'Devo partire, devo tornare in Europa, per lavoro, è urgente. Tornerò tra un paio di settimane, non starò molto'

Non starai molto? Due settimane è poco? Bah.

'Sì certo'

'Mi dispiace'

'Siamo appena arrivati e già te ne devi andare..'

'Non starai sola, ci saranno i vicini a farti compagnia' disse lui sorridendo.

Vicino? Lo sai che il vicino è Luke il giardiniere?

Annuii.

'Quando parti?' gli chiesi.

'Stasera' rispose riportando gli occhi sul giornale.

'Bene, vado a scuola o farò tardi.' dissi ! salutandolo e uscendo di casa, dirigendomi verso la scuola.

Mi incamminai verso l'inferno, 
non era molto distante, ma la giornata era cominciata male e mi dava fastidio camminare pure per qualche minuto.

Un enorme insegna in ferro battuto mi sovrastava, quasi con arroganza.

'MELBOURNE HIGH SCHOOL.'

Entrai e mi diressi verso la segretaria chiedendo la scaletta delle lezioni.

'Se vuole fare un giro della scuola, il rappresentante può aiutarla.' mi informò la signora dall'altra parte del balcone.
'È quello laggiù di spalle.' concluse indicandomelo.

Ringraziai la segretaria e mi diressi verso il ragazzo.

'Scusa, ho bisogno di un aiuto.' 
'Sì, certo, dimmi pure.' disse girandosi.

No, LUI, no.

'Ah ma chi si rivede' disse Luke sorridendomi.

'Già, senti devi darmi una mano, non so che lezioni seguire e non ho idea di dove siano le aule'

'Sì, certo, vieni' disse prendendomi a braccetto.

La giornata passò tra occhiatine fastidiose, battute pessime, domande invadenti, e il mio sempre più grande imbarazzo.
E questo era solo il primo di una serie di lunghissimi giorni.

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spazio autrice:
ciao, ecco qua il capitolo!
allora che ne pensate?

vi vorrei chiedere un favore ENORME: allora, una mia cara amica sta per scrivere anche lei una fan fiction, mi ha raccontato la trama ed é fantastica! 
Potete seguirla per favore? Su wattpad è @gretabaldin

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CONTINUO A CINQUANTA STELLINE E DIECI COMMENTI! 

fede x

 

 

he looks so perfect. -  Luke Hemmings [completa.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora