Capitolo 4: -Festa Di Fine Autunno-

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La melodia delle foglie che cadono per terra è un qualcosa di meraviglioso, è come se in questo preciso istante la foglia racconti il suo vissuto.

Oggi è festa. La festa di fine autunno.
Di tradizione durante questa celebrazione, sfilano per i parchi del comune persone, proposte, per un saluto alla stagione.

Benjamin e Rayel si sono proposti poco tempo fa, quindi stasera saranno impegnati a sfilare vestiti da foglie secche.

Lucy, Vale e Olly avrebbero fatto, insieme ad altri, da Gemini.
Lo Gemino si occupa di rappresentare il proprio posto di origine.

"Non so se andarci o no, è così inutile, anche se è una tradizione."
Rifletto tra me e me
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Parco dei risorti
Qualcuno si avvicina a me in prossimità di pochi metri, è Olly.

"Manny, come va?"
Dice, poggiandomi una mano sulla spalla.

"Il solito, Olly."
Fisso il cielo cavo sopra di me.

"Quest'anno parteciperai alla Festa di fine autunno?"
Dice Olly, indicandomi alcune persone che provano i ruolo dati per la celebrazione, nell'atrio della chiesa.

"Ma anche no, manco se mi pagano mi festo da albero arancione."
Spalanco gli occhi e la bocca e mi preparo a ridere.

"Ma provaci, è così emozionante la festa di fine autunno."
Si spinge a fare un sorriso alla Pennywise.

"No, Olly, ora devo andare a spacciare in qualche zona abbandonata, quindi teoricamente non penso di farcela per stasera e neanche ho voglia di farcela, un paio di cose mi dicono di no, ah giusto sono il 'non me ne fotte della festa' e ' è una cosa ridicola'."
Cercando di prenderlo un po' in giro.

"Da quando spacci?"
Mi chiede lui, controllando se avevo della droga.

"Calmo, non spaccio, ne mi drogo, scherzavo."

"Non si scherza in giorni come questi."
Dice Olly, guardando il tempo, con un viso molto sofferente

"Come mai?"

"La celebrazione è stasera e non posso perdere tempo, né scherzare e né chiacchierare."
Urlando, essendo frettoloso, Olly.

"Ok, Allora vai."
Lo spingo, cercando di fargli rompere qualche osso, facendolo cadere prima della celebrazione, e poi ed è lì che non mi guarderà più in faccia.

Mi giro e mi incammino per il parco del governo, un tempo al parco del governo c'erano delle giostrine che dopo anni vennero chiuse, a causa dei ragazzini finiti in ospedale.
__________

Parco del governo, un luogo cupo e misterioso, la sua posizione è al nord del comune. Nei miei riguardi è uno dei miei posti preferiti, La statua in ferro sorge al centro-sud del parco, di solito nel primo pomeriggio non c'è anima viva, verso sera si riuniscono i più tossici della minor età.

Mi siedo lungo la panca in marmo vicina al posto auto, prendo dallo zaino il libro che mi manca poco per finire, e inizio a leggere, accompagnato dalla melodia del cielo e della maestosità del silenzio.

Un piccolo venticello mi volta la pagina e con la pagina mi giro nella direzione opposta. Vedo Oppa con la sua sorellina Jacqueline.

Jacqueline è una ragazzina sui sette anni, fa la terza elementare, ed è molto simile ad Oppa, tranne per il carattere.

Oppa mi intravede e mi raggiunge tenendo con se sulle spalle lo zaino delle sorellina.

"Manny, e da un paio di giorni che non ti fai vedere"
Dubbiosa chiede Oppa

"Si lo so, è che durante questo periodo di festività divento come i figli della notte."
Mi lascio sfuggire una risata

"Chi sono i figli della notte?"
Chiede Jacqueline alla sorella maggiore

"Sono i Vampiri, Jacqueline"
Le insegna Oppa

"Si, Jacqueline, stasera vengono e ti mangeranno mentre dormi."
La guardo fissa negli occhi cercando di farla mettere paura, amo farlo.

"NOO HO PAURAA"
Jacqueline si porta due mani al viso e si a cova dietro Oppa

"Manny, per favore, dopo devo sopportarla io tutta la serata."
Dice Oppa, Sbuffando e guardando sopra di lei il cielo che incomincia ad essere coperto da alcune nuvole.

"Quest'anno che ruolo interpreterai alla festa di fine autunno?"
Le chiedo ad Oppa.

"No, quest'anno non recito, mi godo la festa girando per il comune, tutto qui."

"Fai bene, è inutile recitare."
Le affermo io.

"Per me è anche bello recitare, solo che mi sono stancata di aver un ruolo inutile alla festa di fine autunno"
Spiega Oppa.

"Da grande, vorrei avere anch'io un ruolo"
Dice Jacqueline girando felice e spensierata intorno la sorella.

"Dai Jacqueline torniamo a casa"
Le ordina non severamente, ma dolcemente.

"Va bene"
Senza fare capricci le dice Jacqueline.

"A Stasera Manny, sempre se vieni"

"Poi vedrò se mi va di venire"
Dico ad Oppa, Facendo una faccia da indifferente.
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Ho finito il libro, mi sento realizzato, noto che il cielo sta incominciado a diventare scuro, il crepuscolo.

"A momenti verrano a sfilare anche qui"
Mi dico io.

Il rumore del vento, nessun anima viva. Il momento che adoro di più in assoluto.

Inizio ad ascoltare un po' di musica.
Prendo la sigaretta sprecata per terra e la purifico con l'accendino e inizio a fumarmela.

Quest'ora, quest'istante, questo momento, queste sensazioni, questo giorno freddo di fine autunno, questi rumori provenienti da non troppa lontananza, la canzone che riproduce il mio telefono.

Non posso desirerare di meglio.

Apparte il suo sguardo.

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Spazio autore.

Nel prossimo capitolo introduco la canzone.
(ogni cinque capitoli)

Saluti dall'autore.

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