"He'll come back."

686 56 13
                                    

Attenzione, questa OS non è ispirata ad alcuna canzone ma volevo comunque inserirla nella raccolta. Baci, Yaya.

Rosaline era appena entrata nel bagno della Tana per lavarsi le mani e trovare tranquillità quando anche sua cugina Lilian varcò la soglia della stanza.

La rossa lanciò uno sguardo seccato e infastidito alla piccola Potter dall'alto del suo metro e settantatré di altezza, troneggiando sulla cugina che intanto sorrideva vittoriosa e gongolante.
E pensare che si era rifugiata lì solo per non vedere quella piccola -che poi tanto piccina non lo era più- stronza spocchiosa.
Merlino, sapeva che Lily la detestava ma non credeva che sarebbe arrivata a tanto.

Eppure Rose doveva aspettarselo da come lo guardava tutte le volte che erano insieme, dai sorrisetti maliziosi che lanciava e gli occhiolini ammiccanti.

"Sai, Scorpius ed io stiamo pensando di cercare una casa tutta per noi." buttò lì nemmeno tanto casualmente la piccola Potter, incrociando le braccia al petto e squadrando la cugina con superiorità.
Non c'era dubbio che Lilian fosse bella con i suoi capelli neri e gli occhi verde foresta, ma Rose era decisamente più particolare di lei. Il volto delicato era coperto di lentiggini e le guance spesso assumevano lo stesso colorito dei suoi lunghi capelli mossi e fiammeggianti, che incorniciavano quegli occhi così particolari.
Eterocromatici, ecco come venivano definiti. Uno di una stupenda sfumatura dorata e l'altro quasi completamente colorato di azzurro cielo.

E credetemi quando vi dico che quegli occhi lanciarono delle saette fulminanti a Lilian.
Erano capaci di farti rabbrividire.

"Non credo che ti convenga. E non penso nemmeno che sia la verità."
"E quindi io sarei una bugiarda adesso?" domandò innervosita Lily, fulminando con lo sguardo la cugina.
"Lo sai già, Lilian. Non c'é bisogno che te lo dica io." asserì la rossa con tono lapidario, ma con un pizzico di quella superiorità che non se ne sarebbe mai andata. Complici anche i sette anni a stretto contatto con le serpi.
"E che cosa, di grazia, dovrei già sapere?" Lily era scocciata dal comportamento della cugina, ma non poteva non vantarsi della sua conquista. Non poteva non sbattergli in faccia che per una volta era riuscita a rubarle qualcosa di sotto il naso.

"Che tornerà." asserì con semplicità Rose, come se niente fosse.
"E perché ne sei tanto certa?" adesso cominciava davvero ad essere infastidita. Lily non aveva mai conosciuto qualcuno così freddo e arrogante -ma allo stesso tempo perfetto e amato- come Rosaline Weasley.
"Perché lo fa sempre. Non devi prendertela, Lilian. Alla fine lui tornerà sempre da me."

E Rose era sicura di quello che aveva detto. Non per arroganza o egocentrismo, semplicemente perché confidava in lui, perché lo amava e lo avrebbe sempre amato come se fosse una parte di lei.

"Io non ne sarei tanto certa." la sbeffeggiò Lily, cercando invano di nascondere quella rabbia che nascondeva dentro e il timore che Rose avesse ragione.
Detto questo uscì trionfalmente dal bagno, mentre la rossa chiudeva la porta a chiave e chiudeva anche gli occhi, scivolandoci contro.

___
I singhiozzi scuotevano la ragazza che si era rifugiata nel bagno della casa di sua nonna dopo la scena a cui aveva assistito.
Il rumore dei tacchi che si avvicinavano la costrinse a darsi un contegno.
"Te lo avevo detto, Lilian."

La piccola di casa Potter alzò di scatto la testa all'udire la voce della cugina che più detestava tra le tante.
Rosaline se ne stava appoggiata allo stipite della porta, con il corpo stretto nel tubino nero e le scarpe lucide.
Ma lo sguardo di Lily cadde sulla sua mano sinistra, concentrandosi sul piccolissimo e delizioso rubino che brillava al suo anulare.

"Sei solo una stronza insensibile, Rose."
"Io?! Io sarei la stronza qui dentro. Sai, fino a prova contraria non sono io ad averti rubato la persona che più ami al mondo. Vedi di crescere perché hai ventitré anni e, che tu lo voglia o no, non potrai comportanti come una bambina per sempre. Questa non è una gara e Scorpius non è un trofeo. È il ragazzo che amo, quindi vedi di toglierti dai piedi." tuonò offesa e indignata la rossa, sull'orlo di una crisi isterica.
"E, per l'amor del Cielo, smetti di piagnucolare. Non hai mai provato nemmeno un briciolo dell'amore che dicevi di provare per Scorpius." e detto questo Rose girò sui suoi tacchi da capogiro per imboccare nuovamente il corridoio vuoto.

Fu allora che Lilian scoppiò in un vero pianto disperato. Aveva ragione. Quello che l'aveva ridotta così non era la rottura con il rampollo di casa Malfoy e tantomeno il fatto che lui si fosse addirittura fidanzato ufficialmente dopo solo cinque mesi dalla fine della loro storia. Alla fine era vero che non provava nulla per lui.
La cosa che veramente la faceva imbestialire era il fatto che fosse Rose la ragazza con cui stava per sposarsi.

Quando lo aveva visto varcare la soglia della Tana insieme alla rossa il suo sangue aveva cominciato a ribollire, per poi non riuscire più a reggere la vista quando lui, con lo sguardo innamorato e un sorriso enorme, aveva dato alla famiglia la lieta novella dell'imminente matrimonio.
La rabbia l'aveva acciecata quando aveva visto come la teneva stretta a sé e stava letteralmente per impazzire quando notò il ragazzo sorridente posare le sue calde mani sul ventre quasi piatto di Rosaline, in un inusuale gesto protettivo e pieno di affetto. Era come se Lily Potter non fosse mai entrata nella sua vita.

E Lilian Potter non mandava giù il fatto che Lei avesse avuto ragione.
Non riusciva a concepire il fatto che lui fosse tornato da lei.
Ma soprattutto non poteva accettare il fatto che lei, senza nemmeno impegnarsi, vincesse sempre.

HappierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora