Capitolo 4

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Gaby's POV

Perché capita tutto questo? Perché la gente si fa guerra? Non è bastato quello che è successo 20 anni fa? Perché gli uomini che dicono di essere meglio dei passati dittatori come Stalin e Hitler ma si comportano come tali se non peggio? Perché sapendo quello che quei mostri hanno fatto lo fanno a loro volta uccidendo persone innocenti, civili che non c'entrano niente?

Perché la gente non può ribellarsi a tutto ciò? Perché se lo fanno vengono ammazzati o finiscono come Ilya in un campo di lavoro forzato dove rimarranno fino a quando non si stancano o peggio fino a che non muoiono e non li uccidono.

Al solo pensiero che Ilya venga ucciso solo perché era un agente del KGB o addirittura delle guardie corrotte dalla stessa organizzazione lo torturino e lo usano come sacco da boxe perchè ha voluto evitare una guerra nucleare con gli Stati Uniti. Questa ipotesi è quella che mi spaventa di più e sono davvero preoccupata per come finirà.

-Dobbiamo essere pronti a qualunque cosa ci potrà accadere. "Pericolo russo" se la caverà. È molto forte e picchia anche piuttosto bene. Si sa difendere non preoccuparti. Fra poco saremo da lui.- mi dice Solo mettendomi una mano sulla spalla.

-Grazie mille Napoleon. So che Ilya sa combattere e sono sicura che non si farà mai mettere i piedi in testa ma mi preoccupa il suo lato violento. Ti sei mai accorto che quando è al limite muove le dita della mano? Temo che si arrenda alla sua indole da agente del KGB e diventa tu sai come.-

Arriva verso di noi mr. Weaverly e ci inizia a parlare del piano.

-Fra 15 minuti partiamo. Vi spiego come si svolgerà l'operazione: te Napoleon Solo sarai un agente del KGB incaricato a sorvegliare i prigionieri nel campo in cui è rinchiuso Kuryakin; invece lei signorina Teller sarà l'infermiera dello stesso campo. Da fonti attendibiliil nostro russo va spesso in infermeria e si da il caso che mentre dorme nomina sempre Gaby. Perciò saliamo su questo aereo e andiamo a salvare Kuryakin.- ci dice Weverly consegnandoci dei documenti e delle divise che dovremo indossare.

-Dai Gaby saliamo su questo aereo e andiamo a salvare Ilya. Sai che mi ricorda un po' Roma tutto questo? Noi infiltrati per salvarti e io e pericolo su questo aereo con Weverly che stavamo venendo in tuo soccorso? Ilya era abbastanza incazzato e voleva a tutti i costi salvarti. Dovevi vedere la sua faccia quando lo hai "tradito".-

-Andiamo sull'aereo e andiamo a salvare Ilya- dico a Napoleon avviandomi verso il luogo di ritrovo.

Mi sento salire una tristezza tale che mi scende una lacrima. Non posso nemmeno pensare o solo vagamente ricordarmi quando Ilya è caduto dalla collina e ho pensato che morisse. La stessa sensazione la provo ora immaginandolo nel gulag.

Mi nascondo dietro una colonna e mi siedo per terra e inizio a piangere. Sono arrabbiata. Sono arrabbiata con Ilya perché se fosse venuto con noi a Londra non sarebbe successo questo casino. Ma sono anche arrabbiata con me stessa perché non l'ho fermato e gli ho restituito l'anello che mi aveva comprato per la copertura a Roma dopo che dei ladri ci avevano derubati.

-Ben ritrovati signori. Ora stiamo per partire. Allacciatevi le cinture di sicurezza e mettetevi le cuffie. Partiamo per la Russia.-

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Sono passate circa tre settimane da quando abbiamo scoperto di Ilya e ora io e Napoleon siamo davati al gulag dove è rinchiuso.

È un posto lugubre e molto freddo. C'è molta neve e il tutto è coperto da una nuvola di fumo proveniente dalla miniera.

Ci viene ad aprire un soldato giovane sulla 20 e ci porta dentro ad una stanza.

-Buongiorno e benvenuti nel gulag di Noril'sk. So che siete americani. Il vostro capo mi ha contattato per dirmi del vostro arrivo io sono Aleksandr. Vo porto nei vostri posti di lavoro.-

La prima fermata è una cabina di legno.

-Te sei Aleksei Sokolov giusto? Ti cambierai qua e poi vai da quella parte dove ci sono le miniere.-dice indicando il luogo a Napoleon e lui si dirige verso la cabina.

Il soldato mi porta verso un edificio bianco simile ad un ambulatorio.

-Qui lavorerai te. Il dottore è un personaggio molto tranquillo ma non sopporta che gli si faccia notare che ha sbagliato. Le auguro una buona permanenza.-

Entro nell'edificio e mi ritrovo davanti il dottore.

-Ciao. Dovresti essere la nuova infermiera. Sono il dottor Gedeon Kiriakov. Ricordami il tuo nome.- si presenta il dottore.l, un uomo altro con i capelli scuri e con la pelle chiara.

-Sono Agata Kozlov.- dico porgendogli la mano.

-Sono felice di avere una mano. Sono qui da quasi 5 anni e certi prigionieri mi sfiniscono, uno in particolare.-

-So che è dura lavorare qua e che certa gente è pesante. Per questo mi hanno mandata. Le darò una mano.-

-Dammi del tu Agata. Non sono così vecchio. Chiamami pure Gedeon. Preparati, stanno arrivando dei prigionieri.-

I prigionieri sono la maggior parte tutti uomini e le ferite sono uguali. Tagli fatti con travi di metallo, intossicazione da fumo e bruciature.

Il dottore viene da me e con uno sguardo molto seccato su siede nella sedia libera.

-Appena hai finito con questo essere vai di là. C'è quel prigioniero che mi rompe sempre e viene ogni singolo giorno perché si diverte a farsi pestare dalle guardie. È un agente del KGB che ha tradito la patria.-

-Finisco la medicazione e vado.-

Dopo dieci minuti vado bella stanza affianco e non posso credere a chi vedo sul lettino svenuto. È Ilya.

Mi precipito di corsa sul lettino e gli prendo la mano.

La sua faccia è piena di lividi e sangue secco. Le sue grandi mani che una volta mi proteggevano sono piene di tagli e bruciature.

Non avevo mai visto Ilya in queste condizioni. Forse non me lo sarei mai immaginato. Vederlo così vulnerabile e fragile gli dà un aria da essere umano e fa venire a galla i suoi punti deboli.

Gli occhi di Ilya si stanno aprendo e appena mi vede i suoi occhi si velano di lacrime e urlano di salvarlo.

-Non preoccuparti sono venuta per salvarti pericolo russo.-

Lui si alza seduto mi affera il viso e mi da un bacio sulle labbra.

I'll protect you my little GabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora