Capitolo 1

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(T/n)=il tuo nome
(T/c)=tuo cognome
(C/c)=colore capelli
(L/c)=lunghezza capelli
(C/o)=colore occhi
(C/pelle)=colore pelle
(Cibo/p)=cibo preferito
(C/p)=colore preferito
(G/c)=giorno compleanno

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Mi do' un'ultima pettinata ai miei (L/c) capelli (C/c) per poi poggiate il pettine sul bordo del lavandino e guardarmi un attimo allo specchio.
Nel corso degli anni non sono cambiata quasi per niente, la stessa pelle (C/pelle), lo stesso esile viso, gli stessi capelli (C/c) che si sono solo allungati nel tempo e gli stessi occhi (C/o) curiosi, vispi, pronti a non farsi sfuggire alcun dettaglio e lo stesso sorrisetto timido che mi accompagna fin dalla nascita.

Fin da piccola ho sempre avuto difficoltà a stringere amicizia, ero timida, introversa e pensavo in modo diverso dagli altri, ero più matura. Nelle materie scolastiche ho sempre portato risultati eccellenti, ed i miei genitori mi hanno sempre rassicurata, a loro non è mai importato il numero, ma l'impegno che ci metto nello studio. Oggi è la mia terza settimana di terzo anno di liceo, sembra che l'aver cambiato scuola mi abbia portato vantaggi come svantaggi; il vantaggio è che mi sono fatta degli amici, ovvero Armin, Eren, Mikasa, Jean, Marco, Sasha, Connie, Ymir, Historia (che però vuol'essere chiamata Christa) ed infine Petra, una ragazza dell'ultimo anno che ho conosciuto appena due settimane fa ad un bar. Lo svantaggio é che, cambiando tutti i professori, all'inizio con le materie mi sono trovata un po' "sballata", ma mi sono subito rimessa in paro...con tutte le materie tranne Algebra. Ad Algebra sono sempre andata bene, eppure quest'anno non riesco proprio a capirci niente! Sarà il professore non proprio simpatico, sarà la nuova atmosfera...fatto sta che sto collezionando una sfilza d'insufficienze da far paura! I miei genitoro hanno detto che non mi devo preoccupare e che chiederanno aiuto alla scuola per trovarmi un ragazzo o una ragazza più o meno della mia età che mi faccia recupero. L'hanno richiesta quasi coetanea per farmi sentire a mio agio, perchè io con le persone adulte sconosciute m'imbarazzo.

Rientro in camera e prendo lo zaino contenente il materiale, per poi dirigermi giù in cucina, dove afferro al volo una mela e mi dirigo velocemente alla metropolitana, che si trova vicino casa, salutando i miei genitori. Finisco velocemente la mela, e butto il torsolo nel cestino della metro, per poi sistemarmi la gonna della divisa e dirigermi dentro il vagone (?) che mi porterà vicino scuola. E lo vedo di nuovo lì. Un ragazzo dai capelli corvini, non tanto alto, che ascolta la musica da un paio di cuffie viola mentre è impegnato a fare qualche schizzo sul suo blocco da disegno. Non oso disturbarlo, è evidente che voglia farsi i fatti propri e che preferisce che gli altri facciano lo stesso. Mi siedo così al mio solito posto in fondo al vagone, il quale si trova esattamente al lato opposto del vagone del posto del ragazzo. Lo guardo per qualche istante, fino a che quest'ultimo non alza lo sguardo, ed in quel preciso istante, imbarazzatissima, faccio finta di star gurdando qualcosa sul cellulare che ho in mano. Che figuraccia! Così sembrerò una stalker! Mi mordo l'interno della mia guancia destra, imponendomi di rimanere calma e di non perdere la mia compostezza. Proprio in quell'istante mi arriva un messaggio da Petra. Perfortuna! Ho la scusa buona per rimanere con lo sguardo fisso sul telefono!

In chat•

Petra:
Ehi (T/n)! Dove sei?

Io:
Ciao Petra! Sono in metro...uff...vorrei tanto andare a scuola in macchina!

Petra:
Be, ho una buona notizia!

Io:
Su dimmi, sono curiosa!

Petra:
Da domani prenderò la metro con te!

𝖲𝖴𝖡𝖶𝖠𝖸 | 𝖫𝖾𝗏𝗂 𝗑 𝖱𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora