Demoni. Demoni ovunque.
Non c'era un solo angolo dove quelle creature mostruose non si annidassero.
Erano tra le pieghe del buio e ghignavano, facendo colare saliva dai loro denti aguzzi e grigiastri. I loro occhi rossi brillavano come piccoli lumini mortuari e guizzavano da una parte all'altra, lasciandosi dietro una scia di luce che spariva dopo pochi secondi. Nell'aria si udiva solamente il rumore delle grandi ali rugose che questi sbattevano con prepotenza, causando di tanto in tanto violente folate di vento.
Erano lì, ed erano pronti per divorarlo.
Non ricordava quando era iniziata quella tortura, ma sapeva che non sarebbe durata in eterno, ne era sicuro. Questa consapevolezza, in teoria, avrebbe dovuto rincuorarlo, ma nel suo cuore non c'era spazio per nessun altro sentimento che non fosse la paura.
Il gelido terrore che si stava insinuando nelle sue vene, e che non voleva abbandonarlo, lo stava facendo impazzire. Lo avvolgeva come una coperta pesante, soffocandolo e facendo crescere in lui l'ansia e la frustrazione di chi sa di non avere scampo, di chi sta guardando in faccia la morte.
Le sue gambe si muovevano più lentamente di quanto volesse, e questo faceva nascere germogli di rabbia nel suo cuore. Si detestava per la sua debolezza, per non avere nemmeno la forza di provare a scappare e a salvarsi. Così com'era non aveva alcuna possibilità. Quelle creature mostruose lo avrebbero raggiunto e divorato, senza lasciare di lui neppure le ossa.
Il suo cuore batteva forte, gli martellava incessantemente il petto come un tamburo impazzito, togliendogli il fiato.
Avrebbe dato qualunque cosa pur di poter correre più velocemente, per poter fuggire da quei mostri assetati del suo sangue. Se solo l'occhio sinistro avesse smesso di dolergli forse sarebbe riuscito a concentrarsi sulla corsa, forse avrebbe avuto almeno una possibilità di scappare. Ma più ci pensava, più si muoveva in avanti, più le fitte si facevano forti e percorrevano il lato sinistro del suo viso per poi riversarsi senza pietà nell'occhio, fulcro di quella sofferenza.
Quando il dolore fu troppo da sopportare, le sue gambe si rifiutarono di proseguire e cedettero. Crollarono a terra come un muro di mattoni colpito da una palla di cannone e lì rimasero, tremanti.
Sentì violenti brividi percorrergli tutto il corpo, e la sua mente realizzò quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Sarebbe stato dilaniato dalle fauci di quelle creature, sarebbe stato in balia dei dolori più atroci, sarebbe morto.
I demoni arrivarono, veloci come lampi che squarciano il cielo grigio, e lo circondarono in una danza di morte che presto si sarebbe concretizzata tra sangue e scricchiolii di ossa. Un macabro spettacolo dai disumani esecutori.
La rassegnazione lo invase, e lasciò che il suo corpo si accasciasse a terra, stanco di fuggire, distrutto dal suo stesso dolore. Si ritrovò a desiderare la morte.
Voleva che quelle creature lo divorassero, voleva che dilaniassero le sue carni, voleva che si portassero via tutta quella sofferenza. Non poteva più sopportarla. Quel sentimento in qualche modo lo fece sentire sollevato, riuscì a farlo rassegnare. L'ansia sparì e con essa anche la voglia di opporsi al tragico destino a cui stava andando incontro.
Dall'occhio arrivò una fitta più forte delle altre che gli mozzò il respiro, ed egli pregò che i demoni lo attaccassero al più presto. Ma questi rimasero immobili, fermi in cerchio, mentre qualcuno o qualcosa si faceva largo tra loro.
Lunghi artigli lo afferrarono e lo tirarono su a forza, lacerando la pelle in svariati punti e provocandogli orrende ferite. Cercò di guardare chi avesse davanti, ma la sua vista era offuscata e il buio troppo denso per notare altri dettagli che non fossero due occhi scarlatti. Il suo aggressore lo sollevò alla propria altezza con una mano sola, mentre l'altra si posò sull'occhio destro, sfiorandolo con gli artigli affilati, beandosi del momento che precede l'azione, quasi come per sottolineare la sua superiorità e il potere che aveva sulla sua preda.
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Demons
Mystery / ThrillerIn seguito agli eventi narrati in "Carnivore", Aron Dugard e Kyle Legaulle si recano in Italia per curare la vista di quest'ultimo. Durante la loro permanenza verranno coinvolti in un incidente che cambierà il loro modo di vedere le cose e il loro r...