17- Game Over?

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Persona sconosciuta P.O.V

Il vapore fuoriusciva dalla tazza di porcella, facendomi sentire il delizioso aroma del caffè; era l'unica cosa che poteva tenere qualcuno sveglio fino a quell'ora della notte. Mi portai la tazza alle labbra, lasciando che il liquido scuro e caldo entrasse in contatto con la mia lingua, mentre il mio portatile si accendeva.

-Non capisco perché non possiamo farlo in un altro momento. -Mi chiese quella persona con un tono irritato.

-Sai che non ho tempo la mattina.

Sentii un sospiro profondo proveniente dalla persona davanti a me, puramente irritata per l'ora della riunione. Lavorare a quello che dovevamo fare era molto più comodo e sicuro di notte, dove non lavoravano tutti.

-Fantastico. -Disse in modo scocciato.

Io roteai gli occhi impaziente, vedendo il computer finalmente acceso. Non ci misi molto, rapidamente mi occupai di accedere alla pagina dell'UBS, la banca svizzera dove i soldi presi da Collins Enterprise erano stati depositati. Scrissi il numero del conto e i codici di accesso. Dopo aspettai pazientemente che la pagina principale caricasse.

-Tutto in ordine? -Chiese quella persona, osservandomi.

-Sì, sembra tutto normale.

-Allora sbrigati, trasferisci quei dannati soldi. -Mi fece l'occhiolino avvicinandosi a me.

Annuii rapidamente, e quando cercai di portare a termine il trasferimento, si aprì una nuova finestra sullo schermo.

"Accesso negato. Importo trattenuto per procedimenti bancari. Per favore, contatti la sua filiale."

-Cazzo! -Esclamai con irritazione, colpendo il tavolo col pugno.

-Che succede?

-I soldi sono bloccati, quella dannata poliziotta deve aver fatto qualcosa. -Dissi e mi alzai dalla sedia, sentendo come tutto il mio corpo si riempiva di rabbia, la somma intera non poteva essere bloccata proprio adesso. -Non può star succedendo davvero.

-Sapevamo che sarebbe potuto succedere.

-È stato stupido lasciarli lì, maledizione!

-E adesso?

-È tutto perso.

Lauren Jauregui's P.O.V

Camila era davanti a me, coperta da un accappatoio e con un sorriso sulle labbra. Ingoiai forte, lasciando che la mia mente si sistemasse per l'impatto dell'informazione che avevo letto.

-Che succede? Hai uno sguardo... -Chiese avvicinandosi, sedendosi vicino a me.

-Niente, è solo che...

-Lauren...

Sentii la sua mano morbida e delicata prendermi il mento, girandomi leggermente il viso davanti al suo. Gli occhi marroni di Camila erano fissi su di me, un po' confusi.

-Dobbiamo andarcene.

-Perché?

-Devo tornare al commissariato, devo chiudere l'indagine ed emettere un mandato d'arresto. Ho scoperto il nome del proprietario del conto.

Camila spalancò gli occhi e sorrise sorpresa, si alzò dal divano insieme a me con un'emozione contagiosa.

-Oh, Dio! È meraviglioso!

-Sì! Lo so!

-E chi è? -Chiese sedendosi di nuovo.

-Camila... -Dissi indecisa. -Non posso ancora dirlo.

CHECKMATE (Traduzione Italiana) CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora