I Would Never Leave Without You.

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Aprì improvvisamente gli occhi, accecato d'impatto dal nero della notte che lo circondava; cessò di voltare lo sguardo a destra e a sinistra, capendo di suscitare solamente a sé stesso un eccessivo mal di testa che già era presente. Alzava ed abbassava il petto con velocità preoccupante, sentendo una sensazione di fastidio crescere in lui; si espandeva dal torace fino ad arrivare alla punta delle dita, facendole formicolare con insistenza. Stiles strinse forte tra le mani le sue lenzuola, necessitando un appoggio reale che evitasse di farlo cadere nuovamente in quel baratro disturbante che altro non era un incubo. Ancora. Chiuse gli occhi stringendo le palpebre, mentre percepiva il freddo e l'umido delle tre di notte / che entrava in stanza dalla finestra aperta / insinuarsi nei suoi polmoni. La coyote aveva sempre il vizio di non chiudere mai quella finestra. Stiles la lasciava socchiusa ogni sera, sapendo ormai che, Malia, non avendo dove stare, sarebbe stata almeno per la notte da lui: e al liceale non dispiaceva affatto. Specialmente quegli ultimi due mesi, che puntualmente verso metà sonno, si svegliava di soprassalto per via dei continui brutti sogni. All'inizio era una cosa indomabile e davvero fastidiosa: Stiles si dimenava velocemente nella notte, urlando spaventato. Ma grazie alla coyote / che rimaneva sempre a vegliare su di lui e a calmarlo nel caso le sue crisi si fossero nuovamente presentate / man mano quegli attacchi improvvisi di panico erano diminuiti. Bastava il suo calore sulla pelle sudata del ragazzo ed un sussurro, magari una carezza od un gesto istintivo che dimostrasse il suo amore verso lui. Malia gli era stata davvero tanto d'aiuto, Stiles non l'avrebbe mai dimenticato.

«Hey. Va tutto bene.»

La coyote carezzò prontamente le guance del ragazzo, baciandogli delicatamente la fronte. Stiles si sentì confortato, fece due respiri profondi così come gli aveva insegnato Lydia, ed aprì gli occhi; la stanza ora era debolmente illuminata dalle iridi azzurre di Malia, donavano calore e sicurezza a Stiles, non avrebbe mai capito perché. Lui stesso mugugnò leggermente, chiudendo ancora le palpebre, cullato dai sussurri della coyote che lo incitavano a stare tranquillo, che non c'era pericolo; cullato dai suoi baci e dalle sue carezze; cullato dalla sua presenza. Stiles aveva bisogno di tutto quello. Anche se sapeva che non sarebbe bastato tornare a dormire per cacciare via quelle continue fitte. Ma nel frattempo l'unica cosa da fare, era quella; far finta di nulla. Come sempre, in fondo.

Heeeeey!
In attesa di trovare le immagini e la canzone giusta per l'ultimo capitolo di "Remember", ho deciso di farvi leggere un po' dei miei testi stilati tutti verso le tre o le quattro di notte; sono decisamente corti rispetto a quanto sono abituata a scrivere, ma sono più che altro pensieri su pensieri fatti dal tenero Stiles, anche lui, verso le tre o le quattro di notte. Ci saranno anche proprie e vere storie da un capitolo, abbastanza lunghe, quindi, spero possiate tenere in biblioteca questa raccolta. Riporteró vari momenti della stagione, scriverò il punto di vista di Stiles, e racconterò le varie ship Stalia e Stydia. Un po' di tutto praticamente.
Detto ciò; buona lettura!

One Shots - Stiles Stilinski.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora