Capitolo 38

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« Zo, Dio... che bello vederti! » dico, e allungo una mano tra le sbarre, cercando la sua.

« Isabella, puzzi più di me! » dice Zoroastro, ridendo.

Io gli do un pizzico affettuoso sulla mano, e provo a sorridere.

« Zo ho bisogno di parlarti. Ho delle informazioni che forse potrebbero aiutare Leonardo a fare un po' di luce su tutta questa faccenda » dico, frettolosamente.

Mi guardo attorno, e gli intimo di avvicinarsi il più possibile.

« Io non riesco a trovare un filo logico, ma forse Leonardo sì. Ho parlato con una guardia, e mi ha rivelato delle informazioni potenzialmente importanti » dico.

« Che avete fatto? Te lo sei scopato qui dentro? Conciata così? » dice, la sua vena ironica non lo abbandona mai.

« Ho semplicemente portato avanti il ruolo della strega che mi hanno gentilmente affibbiato » sorrido.

« Quando hanno saccheggiato il laboratorio di Leonardo e ucciso il Verrocchio, Lorenzo non era più a Firenze. Era già partito per Napoli, pare stia cercando di convincere Re Ferrante che un'alleanza con Firenze sia più vantaggiosa rispetto ad un'alleanza con Roma. Quando mi è stato riferito ciò, ho pensato che ora alla guida della città ci fosse Clarice, ma mi sbagliavo. C'è Carlo De' Medici, un bastardo che spunta dal nulla proprio quando Lorenzo è fuori città, si installa a Palazzo, entra in confidenza con la signora Orsini e prende in mano le redini di Firenze. Non so adesso se siano solo coincidenze o se effettivamente ci sia un filo che collega questi eventi... da sola non ne verrò mai a capo, ma forse Leonardo sì. Ti prego, Zo, fagli avere queste informazioni il più presto possibile. Il processo avverrà domani, ed ho tutta la sensazione che abbiano tutti voglia di farmi sparire dalla circolazione... » concludo, e un brivido di paura mi percorre la schiena.

« Non credo si tratti solo di una coincidenza, Isabella. Ma se anche fosse tutta opera di Carlo De' Medici non riesco a figurarmi il suo movente. Cosa potrebbe mai avere contro Leonardo o contro di te? » chiede.

« E' questa la parte più misteriosa. Cosa può spingerlo a voler eliminare Leonardo? Non credo che sia in combutta con la Chiesa... che ci sia altro, sotto? »

Mi arrovello in cervello in cerca di una risposta che so che non arriverà, o almeno, non a me.

« Cerco Leonardo e gli parlo di tutto. Non hai idea di come stia, Isabella. E' cupo, taciturno, più inquietante del normale. Sparisce all'improvviso, per poi ricomparire dopo ore. Scrive come un matto, e fa quel movimento con le dita più frequentemente del solito » dice, e prova a fare una buffa imitazione di Leonardo che mi fa sorridere.

« Digli che sto bene... e che apprezzo tutto quello che state facendo per me. Siete le persone migliori che abbia mai incontrato » dico, e mi appoggio con la fronte alla sua.

« Gli amici non si abbandonano, mai » replica, e i suoi occhi castani rivelano tutto il suo buon cuore.

Mi fa un cenno con la mano, poi si alza e si allontana velocemente, ma non prima di avermi lasciato qualcosa di commestibile.

Ho una fame da lupi e divoro in pochi minuti tutto quello che mi è stato lasciato.

Non riesco a non pensare a ciò che Zoroastro mi ha detto di Leonardo.

Nonostante io sia in prigione e prossima all'essere bruciata sul rogo, i miei pensieri e le mie preoccupazioni corrono all'artista. Perché so, in un certo senso, che tutta questa messinscena è stata ordita per giungere fino a lui.

Io sono soltanto un mezzo.

Anche se i motivi mi sono ancora poco chiari, presto forse avremo le risposte le cerchiamo.

E adesso, vola via.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora