E: è stato bellissimo
L: sbagliato, è bellissimo
E: io parlavo di...
L: io parlo di noi
E: ti amo
*Si mise sopra di me e mi baciò con passione*
L: ti amo
*continuammo a baciarci e ci addormentammo poi abbracciati.*
L: Buon giorno, amore
E: Buongiorno
L: tutto bene?
E: mi stavi fissando?
L: sei cosi bella...
*ci mettemmo a ridere. Le diedi un bacio sulla fronte*
E: prima di andare a fare la colazione pensavo di fare una doccia...
*mi guardò con un sorriso perverso, si alzò dal letto senza alcun indumento addosso e si diresse verso il bagno. La seguii immediatamente, appena entrato nel bagno, vidi lei che stava accendendo l'acqua della doccia. Chiusi la porta a chiave e come Adamo ed Eva ci trovammo insieme in una doccia ancora fredda*
L: sei mia?
E: sono tua
L: sei solo mia
E: tutta tua
*la presi per i fianchi e la avvicinai al mio membro come feci la prima volta con lei. Questa volta non si staccò da me, si avvicinò ancora di più. Appena pronto, presi in mano il mio fallo e iniziai a muoverlo avanti e indietro; ad un certo punto Emily si mise in ginocchio e iniziò a leccare il mio fallo come se fosse un lecca lecca del parco giochi.
Andò avanti cinque minuti, a quel punto toccava a me, con le mie dita: medio e anulare della mano destra, scesi fino a toccare la sua farfalla. Dopo averle allargato la gambe con quasi uno strattone, la penetrai con quelle due dita.
L'altra mano era impegnata a tenere la sua natica fradicia dall'acqua.
Aumentavo sempre di più la profondità e quando ebbi toccato tutte le parti del suo interno con quelle due dita, aggiunsi il terzo.
Ero cosi impegnato a godere di lei che non sentivo le sue urla, la sua voce che implorava il mio nome...
Appena finito la presi in braccio e la penetrai con una forte spinta di gravità.
Lei era appoggiata alla parete della doccia, io la spingevo verso il muro.
Aveva le sue gambe attorno alla mia vita e le braccia dietro la mia testa, le mie mani la reggevano sostenendola dal sedere, ogni tanto cercava di darmi un bacio ma veniva interrotto da un suo gemito, non volevo che durante questi momenti mi baciasse, mi dava quasi fastidio, e quando voleva baciarmi mi spingevo sempre più oltre con uno scatto violento. Appena finita la doccia, ci asciugammo insieme. Non faceva altro che cercare di avvicinarsi a me, naturalmente io seguivo il suo comportamento.
Ad un certo punto mi prese in mano il fallo ed io in modo involontario la spinsi in modo che potesse mettersi a "90°"; avevo il suo corpo nudo davanti a me, non potevo fare altro...
La penetri violentemente tenendola per i capelli e per un seno, lei continuava ad urlare come se la stessero picchiando.
Eravamo pronti e vestiti alle 12.00 e a quel punto andammo a mangiare al ristorante dell'hotel.*
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Sex Lessons - Logan Henderson
RomanceLogan Henderson, 22 anni Los Angeles. Bisogno d'amore. Dopo tutte quelle ragazze stupende, sono riuscito ad innamorarmi veramente. La cosa più importante l'ho capita grazie a lei. Era troppo tardi e sono riuscito ad arrivare in tempo.