Gli uccellini cinguettano. Il sole splende in alto nel cielo. E poi ci sono io. Sono letteralmente stravaccata sul divano, con il ventilatore distante al massimo cinque centimetri. Fa davvero troppo caldo! Normalmente non ho mai sofferto alcun tipo di clima, quest'anno, invece, sembro un pinguino nella foresta amazzonica: rigorosamente in shorts e canottiera, ho sempre il ventilatore vicino e non ho la forza di fare nulla... Il telefono vibra: un messaggio da un gruppo. Nonostante non mi interessi, lo apro comunque, magari sono quelle pazze delle mie amiche. E invece no. Il gruppo della mia classe, quello dove il gruppetto si scambia compiti e stupidaggini varie. Oh no. E' lui. Il messaggio dice così:"Ehi belli! So che vi mancheremo, ma io e Bea staremo un po' in Olanda, quindi non offendetevi se non vi calcoliamo, buone vacanze a tutti!"
Fede, tu sei forte, non puoi crollare. E invece sì. Loro due, insieme. Il solo pensiero mi fa scendere una lacrima. Calda e salata. La prima di un fiume che sgorga velocemente. Ma non sto piangendo per il gesto, né per il fatto in sé. E' la rabbia, il dolore invade veloce la mia mente, cancellando tutto quello che avevo costruito nelle ultime 12 ore. Nulla riesce a toglierlo dalla mia testa, di colpo mi si stampa in testa il suo sorriso ed è la fine.17 luglio 2017
Caro diario,
fino a qualche mese fa, credevo che il dolore, quello vero, si potesse provare solo nelle situazioni più gravi e tristi. Ultimamente, ho capito che ogni volta che qualcosa si rompe, soffrire è inevitabile. A partire dalla ferita per una caduta di quando si è bambini, fino alla rottura di una parte di cuore, all'allontanamento forzato di una parte di te. Qualcosa che è arrivato per caso e che è riuscito a sconvolgere per sempre il tuo modo di pensare, di vedere il mondo, ma soprattutto di vivere. Riesce a cambiare le persone, stravolge il tuo mondo come un uragano, passando fa crollare tutte le tue certezze e se ne va lasciandoti diverso, dopo il tempo necessario per averti fatto capire che la vita continua, o che è cambiata inevitabilmente per sempre. Ma quando stai soffrendo, nulla può aiutarti a stare meglio. Non bastano le amiche di una vita, gli scherzi, gli abbracci; il vuoto lasciato non può essere colmato, ma tu continui a vivere, facendo le cose di sempre; ma arriva un momento della giornata, la notte, in cui tutto quello che cerchi di nascondere agli occhi degli altri, per proteggerli o semplicemente per orgoglio, emerge dalle tenebre e tu sei sola con te stessa. Ti trovi a fare i conti con i ricordi, le belle parole, le offese, le illusioni. E piangi, coperta da un cuscino o da una mano stremata dal nervosismo. Poi, recuperi la lucidità e provi ad illuderti, pensando che potresti provare a far vedere a tutti che questo periodo ti ha cambiata e che sei cresciuta, magari facendo ricredere tutti quelli che ti avevano giudicata male. Ma, tra un giro di coperte e l'altro, nell'inconscio, sai che questo non avrà nessun effetto, o peggio, magari l'effetto contrario. E ti ritrovi a guardare le stelle, a sperare in un futuro migliore e ad addormentarti, anche se sei consapevole che tornerà a farti visita nei sogni, come una persecuzione senza fine. Questo per dirti che ho avuto di nuovo sue notizie, se ne va in vacanza, con la traditrice... L'idea di essere stata rimpiazzata non mi va giù. Abbiamo condiviso troppo, lui era il mio tutto. Stento ancora a crederci. Ma sono così facile da dimenticare? Valgo così poco? Tutti dicono che lui ha sbagliato, che io devo solo pensare a stare meglio. Ma se ogni cosa che faccio, che guardo, che ascolto mi ricorda lui? Come faccio? Lui ha dimenticato, lui va avanti, io no. Non ho le forze. Ma quando arriverà il mio momento? Il mio riscatto?
Tua poco fiduciosa FedeIl telefono squilla di nuovo. Guardo il display. Riccardo. Oh, no. Non so se essere felice o triste, in fondo volevo mi cercasse, ma il conflitto interiore con cui mi ritrovo a combattere non mi permette di potergli rispondere come vorrei. La curiosità è più forte di me, alzo la cornetta: -Pronto?- -Principessa, ti ricordi di me? Sono Riccardo, il ragazzo della festa.- -Certo che mi ricordo!- - Stai bene? Hai una voce strana...- Sono costretta a mentire anche a lui, ma in fondo la mia è una vita costruita sulle bugie. -Ehm, stavo guardando un film d'amore, allora mi sono commossa per il bacio dei protagonisti!- -Che tenera! Io ti ho chiamato per sapere se ti andrebbe di fare una passeggiata con me domani pomeriggio, sai, per conoscerci meglio...- Lui è davvero simpatico, sembra sincero e in un momento come questo non c'è niente di meglio che "distrarsi" facendo amicizia. -Ovviamente! Dimmi solo dove e quando- -Che dici se ti venissi a prendere a casa per le tre?- -Mi sembra perfetto!- -Ehmm...- sembra imbarazzato - Potresti dirmi dove abiti? Va bene avere i poteri magici, ma a volte serve un aiutino!- Rido di gusto, sono proprio sbadata! -Scusami, abito in via dei Roseti, 210- -Va bene, allora ci vediamo domani, un bacio!- E riattacca. Okay, dopo l'euforia iniziale, mi viene un grande dubbio. Ma io non so nulla di appuntamenti! Allora mi viene un'idea: Le Crazy- Girls! Subito chiamo Shady: - Ehi Fed! Come...- La interrompo. -Abbiamo un'emergenza. Chiama le altre e convocale qui per una riunione di emergenza per stasera alle sette.- -Ok ricevuto.- -Ah, e portate moolta fantasia, ci servirà-
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Don't let me go || Rederica
ChickLitUna ragazza semplice, con un segreto da custodire. Un festaiolo con niente da perdere. Così diversi, ma completamente uguali.