20. Aiutalo

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HARRY'S POV

Nel momento esatto in cui la mia mano circonda il suo polso con una salda presa, la strattono avvicinandola al mio nascondiglio.

"Cosa ti ha detto?"- domando con forse un tono troppo aggressivo.

"Prima di tutto lasciami il braccio."- ringhia contro di me, evidentemente spaventata per l'entrata violenta. La lascio. - "ci ha beccati."- mormora poi con nonchalance sistemandosi la camicetta, fin troppo abbottonata.

"Che significa?"- chiedo ancora.

"Che razza di domanda è? Ci ha beccati, scoperti, sa che ho fatto io il tuo quadro."

"Okay! Ho capito, cosa ti ha detto?"- urlo richiamando l'attenzione di qualche ragazzo in corridoio. L'ultima cosa che voglio è che mi vedano parlare con lei, per questo la spingo all'interno della stanza appena svuotata assicurandomi di chiudere la porta, nonostante le sue proteste e spintoni.

"Io ho lezione di ora! Arriverò tardi fammi uscire."- si lamenta. Quando mai non si lamenta questa.

"Smettila, sei fastidiosa quando urli! Ora dimmi di cosa avete parlato."

"Di te!"

"Di me? Cosa vuole fare adesso, farmi sospendere per uno stupido compito?"- ridacchio sotto i baffi.

"Non credo, non sembrava interessato molto ai dipinti."- risponde sedendosi, forse rassegnata, su uno dei tanti banchi. - "Le sue parole sono state esattamente aiutalo, ha bisogno di un amico."- borbotta ruotando gli occhi al cielo come se le stesse parole da lei pronunciate le sembrassero prive di significato.

Pur sapendo che il discorso è stato più lungo di così, mi limito a conoscere queste informazioni minime. Un amico. Io ho degli amici, tutti a scuola sono miei amici.

"Ne ho già abbastanza di amici, quel tizio è pazzo."- rispondo alzando gli occhi al cielo di rimando.

"Credo intendesse qualcuno a cui non fai paura e che non ti serve per qualche fine."- commenta disinteressata ricalcando con l'indice le scritte vandaliche sui vecchi banchi di scuola.

"Paura? Con questa faccia d'angelo?"- scherzo indicandomi.

"Senti, ti ho detto quello che volevi, posso andare ora?"- chiede alzandosi irritata dal banco.

"Porca puttana. Non ce la fai proprio ad arrivare in ritardo ad una fottuta lezione? Va contro il tuo manuale della perfetta ragazza casa e chiesa?"- sbuffo aprendo quella dannata porta con violenza.

"Ho imparato più parolacce da te in un mese che ti conosco che in tutta la mia vita."- ruota gli occhi al cielo, ancora una volta, mentre si incammina di fretta lungo il corridoio ormai vuoto. Non la capirò mai quella santarellina. Fa finta di essere una ragazza per bene quando invece sono sicuro che la darebbe come fosse birra. Sicuramente è ancora vergine, ecco perché è sempre così nervosa.

Una cosa è sicura, io non ho intenzione di seguire altre lezioni oggi, mi sono già rotto le palle dopo la prima ora. Andrò sul retro, dove sono sicuro di trovare gli altri, anche se preferirei stare da solo in fondo. Lotto contro me stesso, da una parte la voglia di tornare a casa e magari passare del tempo con Gemma e dall'altra raggiungere i miei amici. Alla fine opto per la seconda, considerando che a casa potrei trovare i vecchi, che avranno sempre un motivo per urlarmi contro.

Come previsto sono tutti lì a fumare nell'angolo, l'unico angolo non video sorvegliato dell'edificio. A volte mi chiedo come faccio a stare con questi idioti, poi ci penso su e arrivo alla conclusione che sono un idiota come loro. Mi sta bene così.

"Hey Harry! Ti sei fatto vivo! Stavamo cominciando a pensare che ti interessasse quella merda di letteratura."- ridacchia Louis facendo ridere gli altri. Se sapessero che passo ore a volte chiuso nella biblioteca di casa, mi prenderebbero in giro a vita.

"Vuoi un tiro?"- chiede Will offrendomi la sua sigaretta. Anche se non sono sicuro che sia una semplice sigaretta non m'importa.

"Stasera ci divertiamo amico!"- mi da una pacca sulla spalla, Louis, prima di fare un altro tiro di erba.

"Cosa hai in mente?"- chiedo fissando la recinzione del campus.

"Ti porto in uno strip club, degli amici mi procurano della roba per questa sera, ci divertiremo, ci stai?"- per quanto sia eccitante l'idea di vedere delle donne spogliarsi davanti ai miei occhi, avevo programmato di finire di leggere Dorian Gray questa sera in camera mia, ma questo non posso dirlo a loro.

"Sai che non mi piace fare uso di droghe."- rispondo con indifferenza.

"Andiamo Styles, non fare il poppante."- interviene Zayn, rimasto zitto fino ad ora. - "quello che stai fumando ora non è poi tanto legale."- ride poggiando il sottile cilindro tra le labbra.

"Okay!"- sbotto incazzato, per aver lasciato che mi zittissero. Odio dover cedere, odio non poter fare quello che mi pare quando cazzo mi pare per paura di essere giudicato. Se penso che qualche anno fa odiavo questo tipo di persone mi viene da ridere. Ora sono quasi un drogato del cazzo. Fanculo.

"Ah, che mi dici della moretta con cui parlavi in corridoio."- merda, sapevo che qualcuno mi avrebbe visto. Sarebbe stata troppa fortuna per Harry Styles passare inosservato.

"Non so di chi parli."- rispondo pacato.

Ci manca solo che coinvolga quell'intrecciatrice di fiori in questa storia. Anche se sarebbe divertente vederla barcollare ubriaca nel vialetto di casa, magari senza quella gonna.

"Si che lo sai, la suora indiana, quella nuova che sta sempre con quello sfigato di Liam."- continua Will dopo Zayn.

"Non la conosco"

"Gira voce che sia la figlia del tuo giardiniere, è vero?"- chiede Louis abbastanza sicuro di quello che ha detto. Non posso mentire, lui sa sempre la verità anche se fa finta di nulla. Prima o poi scoprirò come fa a sapere sempre i cazzi di tutti.

"Lasciatela stare."- rispondo voltando lo sguardo dalla recinzione all'ingresso sul retro dell'edificio, sperando che esca qualcuno che mi tolga da questa situazione, ma non arriva nessuno. Fortunatamente non dicono altro ma percepisco il loro scambio di sguardi. Spero non abbiano in mente nulla di quello che penso, lei non è quel tipo di ragazza. Se le succede qualcosa è ovvio che daranno la colpa a me e mi ucciderà sia suo padre che il mio.

TALITA'S POV

"Perché non vieni da me questa sera?"

Durante tutta l'ora di letteratura non ho fatto altro che parlare con Veronica. Non mi sono mai soffermata molto a conoscere la gente. Fin'ora solo Liam aveva richiamato la mia curiosità ma devo ammettere che anche questa ragazza è davvero un'ottima compagnia. E' sempre allegra e quando è irritata è comunque divertente, ma non lo fa di proposito. Per la prima volta in vita mia, non ho prestato molta attenzione alla lezione. Sto vivendo molte prime volte da quando sono qui.

"Ci saranno anche Liam e gli altri, serata tra amici, vieni!"- mi invita ancora una volta e io non voglio rifiutare.

"Certo."

"Mamma, forse ho trovato dei veri amici, mi hanno invitata a stare con loro più volte, non era mai successo!"

AlmostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora