my little flower🌹

05

I giorni scorrevano in modo veloce e monotono e gli sguardi tra i due innamorati aumentavano sempre di più. Avete presente la famosa frase "é questione di sguardi"? Beh é proprio adatta a descrivere quello che i due trasmettevano quando incrociavano le sguardo. Era come se con quegli sguardi loro volessero esprimere il loro amore ormai represso da troppo tempo nei loro cuori. Per di più, ogni volta che avevano il corso di letteratura insieme, non smettevano di fissarsi l'un l'altro, contemplando la bellezza che li distingueva da qualsiasi altro studente di quella scuola.
Jungkook inoltre era più felice del solito, e beh tutti sappiamo il motivo. Era come se, a mano a mano, la loro "connessione" tra di loro aumentasse sempre di più, inoltre approfittavano di qualsiasi scusa per parlare con l'altro, anche se potevano sembrare sciocchi o addirittura strambi. Ma anche Tae sorrideva sempre più spesso. Era come se tutte quelle monotone giornate fossero diventate ormai essenziali per vedere il più piccolo anche se un giorno lo aspettò una grossa e brutta sorpresa.

Jungkook stava camminando per i corridoi. Era appena suonata la campanella che segnava l'inizio della ricreazione e il più piccolo andava alla ricerca di un posto appartato per consumare la sua merenda, quando all'improvviso andò a scontrarsi con una persona, facendoli poi cadere a terra. Quando Jungkook si rialzò tutto dolorante, si rese conto che la persona che aveva spinto fosse una delle più temute della scuola. Ryan. Lui era il tipico bulletto, quello che utilizzava la mani anche per sciocchezze, solo perché ci trovava gusto a picchiare ragazzini innocenti che tutto quello che avevano fatto di male era di passare vicino a lui. Beh é proprio quello che successe. Ryan iniziò a sbraitare contro di il più piccolo, il quale iniziò a tremare pensando di fare una brutta fine, quando arrivò Tae che in modo intimidatorio fece andare via il bullo, anche se quest'ultimo se ne andò tutto furioso. Dopo quell'accaduto, il più piccolo abbracció Tae di slancio, trasmettendogli tutta la gratitudine e l'amore che potessero avere nel suo piccolo corpicino. Un " scusa" sussurrato da un Jungkook molto imbarazzato fece poi sorridere Tae che gli rispose con un semplice " non ti preoccupare! Anzi era un mio dovere, così fanno gli amici no?" mentre rifletteva su quanto fosse carino e dolce quando si imbarazzava. Beh Jungkook questo non lo potrò mai sapere, ma una cosa la capì.
Ormai si fidava ciecamente di Tae, e quello che era successo da poco confermava quello che pensava, tanto che di sbotto gli disse: " viene con me, ti porto in un posto" ma Tae gli rispose: " e come facciamo con la scuola? Guarda che le lezioni non sono ancora terminate" ma tutto quello che il più piccolo gli rispose fu: " non penso che le lezioni ti interessano così tanto e poi non muore mica nessuno se saltiamo le lezioni per una volta" per poi prendere la sua mano con l'altra ed intrecciarle, mentre con passi svelti si recavano in un posto speciale, dove tutto era iniziato.

Il giardino di rose. Quando Tae si rese conto in che posto si ritrovasse comincio subito a sorridere come un cretino, non capendo poi il motivo per cui il suo amato lo avesse portato lì, però non fece domande fino a quando il più piccolo non lo fece sedere sul quel bellissimo prato che Tae conosceva alla perfezione. All'inzio ci fu un silenzio che nessuno dei due volle rompere, anche perché non era uno di quelli imbarazzanti, anzi, era tranquillo, tipico di due persone che non avevano bisogno di parole per esprimere le loro emozioni, ma purtroppo, o per fortuna, Jungkook iniziò a parlare: " hai visto quanto sono belle le rose? Ah io le adoro! Sono il mio fiore preferito. Penso che siano un fiore più unico che raro, e penso anche di assomigliarci. Beh le rose sono famose per le sue spine tanto da non farci avvicinare nessuno e a farsi ammirare da lontano. Beh io sono come loro, non ho amici come puoi benissimo notare, sono una rosa con le spine, le quali allontanano qualsiasi persona volesse avvicinarsi. Beh io adoro questo posto perché é come se mi ritrovassi tra i miei simili, capisci? Le loro bellezza é spettacolare, magnifica ed unica. Ognuna é diversa dall'altra, per forma e per colore. É come se tutte avessero una storia, diversa ognuna dalle altre, e quando vengo qui faccio finta di ascoltarle mentre le accarezzo con la mano, anche perché sarebbero le uniche storie che potrei ascoltare visto che non ho nessuno con cui parlare. Questo potrebbe esserti un discorso senza senso e non lo é, ma il punto é che grazie a te mi sono sentito meno solo e più accettato, quasi amato, eh si posso sembrarti uno sfigato che si comporta da femminuccia ma io ci tenevo a portarti qui con me, perché ormai sei diventato importante per me e ci tenevo a condividere una parte di me con te. Siamo amici no?".
Taehyung, quasi sul punto di piangere, prese le mani del più piccolo ed iniziò a rigettare fuori tutte le emozioni che aveva provato sin dalla prima volta che lo aveva visto: " hai ragione le rose sono belle ma la rosa più bella sei tu. Sai,dalla prima volta che ti ho visto non ho smesso di guardarti, di amarti e di sognarti la notte. Eri per me un sogno irraggiungibile, quasi impossibile. Come faceva una persona così magnifica a provare delle emozioni verso uno che non ha mai fatto nulla di buono nella vita, ma beh la vita mi ha sorpreso. Mi ha regalato te, La Rosa più bella di tutto questo giardino, di tutto la città e di tutto il mondo che amo con più di me stesso e che amerò sempre" e prima di aspettare la sua reazione, mise le mani e sulle sue guance e poggió le sue dolci labbra su quelle del più piccolo, suggellando con quel dolce bacio l'inizio di un amore, un amore eterno, di quello delle favole.
Di quello che durava per sempre.

THE END
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hii people!
Eh si siamo arrivati alla fine! Mi é piaciuta tanto scriverla e spero vi sia piaciuta anche a voi leggerla💓
Se vi va potete lasciare un commento e una stellina, mi farebbe molto piacere💛
un bacio e alla prossima!
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