Capitolo 10

55 4 4
                                    

Finalmente era arrivato venerdì. Ero molto felice perché finalmente la sera tornava Alvaro.
Da quella domenica Alex non si fece più sentire; da una parte meglio, però non ne capivo il motivo.
Quella mattina andai al lavoro come al solito.
"Ciao Emma."
"Hey. E Jane?"
"Arriva più tardi, ha avuto problemi con la macchina. Comunque... devo dirti un po' di cose." Le dissi mentre stavamo sistemando il negozio.
"Vai, sono curiosa."
"Allora, innanzitutto domenica sera si è presentato Alex a casa mia. È ancora fissato con me, non ce la faccio più, ha addirittura cercato di baciarmi."
"C...cosaaa! Ma è stato proprio un bacio nel vero senso della parola?"
"Ma no, ho detto che ha cercato di baciarmi. Mi ha solo sfiorata, poi l'ho spinto."
"Ma comunque vi siete sfiorati!" Mi disse Emma terrorizzata.
"Emma, ma baciare non vuol dire sfiorare le labbra. Un bacio è proprio il pieno contatto delle labbra e se la cosa è più intima magari anche con la..."
"Ok, ok capito non completare la frase." Mi disse interrompendomi e ridendo.
"Ecco, brava hai capito. Comunque quello si può definire un bacio vero."
"Tu e Alvaro vi date baci veri?"
"S...si, ma cambiamo argomento che è meglio." Risposi ridendo.
"Ma dico ogni volta che vi baciate? Sono sempre baci veri?"
"Si sì, cioè, la maggior parte delle volte, però cambierei argomento adesso." Le risposi. "Ecco, Ho parlato di te ad Alex..."
"Cooosa? Ma tu sei un mito! No aspetta, e poi?" Mi chiese incuriosita.
"Gli ho chiesto che cosa ha pensato di te quando ti ha vista al centro commerciale..."
"Dai, vai avanti!"
"Dice che ti trova carina."
"Oh, ma è fantastico!"
"Poi da quella sera non l'ho più sentito."
"Senti ma..."
"Vuoi il suo numero." Le dissi ridendo.
"Tu si che mi conosci." Così le diedi il numero di Alex.
Nella pausa mi chiamò Alvaro.
"Ciao amore. Tutto bene?" Mi disse.
"Si si, e tu?"
"Tutto apposto dai. Senti, sta sera ci sarà comunque lezione. Arrivo alle cinque, poi tu vieni un po' prima e al massimo prepara già la valigia per domani, così dormiamo a casa mia e domani mattina partiamo con calma."
"Si sì, va bene. Ah, comunque sembra che Alex abbia capito che non mi piace. Domenica sera, quando abbiamo finito di parlare si è presentato a casa mia, inizialmente non volevo neanche aprire, però poi pareva brutto. Ha cercato di baciarmi..." a questo punto subito mi aveva interrotto.
"Come? Ha cercato di baciarti?"
"Si ma non l'ha fatto, tranquillo, l'ho spinto. Forse gli piace Emma."
"Menomale dai. Magari si piacciono a vicenda." Mi disse. "Eh va bene dai, finalmente posso dire ci vediamo sta sera."
"Già, a sta sera amore"
"Ciao cucciola."
Tornai a casa che erano le quattro. Preparai subito la valigia perché ci metto sempre un sacco di tempo: non so mai cosa mettere!
La sera andai finalmente da Alvaro, non vedevo l'ora di riabbracciarlo.
"Amore mio quanto mi sei mancata." Mi disse abbracciandomi e baciandomi.
"Non sai tu quanto mi sei mancato." Gli risposi. A quel punto mi guardò e mi strinse ancora più forte tra le sue braccia.
Dopodiché lasciai la valigia per il giorno dopo in camera di Alvaro.
"Ah, bravo hai già fatto la valigia?" Gli dissi indicando una valigia aperta con dei vestiti vicino al letto.
"No, questi sono i vestiti che devo togliere. La valigia per domani la farò prima di andare a letto." Mi rispose. "Ah, comunque io ed Alex siamo tornati amici." Mi rispose.
"Menomale dai. Ma quando vi siete sentiti?"
"Oggi. Dopo che ho finito di parlare con te."
"Da quando è venuto a casa mia domenica scorsa non l'ho più visto e neanche sentito."
"Comunque quella 'sfiorata di labbra' non voglio più sentirla eh..."
"Ma è stato lui. Io ho fatto di tutto per allontanarlo."
"Lo so che è stato lui... so tutto. Abbiamo parlato. La prossima volta, anche se spero che non ci sia una prossima volta, ricordagli che le tue labbra sono mie." Mi disse mettendo una mano tra i miei capelli.
"Va bene... e le tue sono mie."
"Ovvio."  Così mi stese sul divano e iniziammo a baciarci come non avevamo mai fatto, quando bussarono alla porta: stavano arrivando tutti per la lezione.
"Ma perché Sofia è sempre la prima ad arrivare?" Chiese una ragazza. Per intenderci, è quella che quando Alvaro mi aveva chiesto di fermarmi dopo la lezione (erano le prime volte) si era intromessa. Si chiama Sara. Tutto sommato le altre ragazze sono molto simpatiche e andiamo molto d'accordo, ma a Sara sto proprio antipatica.
"Beh, in realtà sono arrivata poco prima di te." Le dissi.
"Ah...  ma perché sei tutta spettinata?"
"Cooosa?" Mi guardai allo specchio, ma nulla di che, doveva essere stato Alvaro con tutte le volte che mi ha messo le mani tra i capelli.
"Ehm... scusa." Mi disse sottovoce. Ad un certo punto ci guardammo scoppiando dalle risate.
"Va bene dai, manca solo Alex. Aspettiamo un attimo e poi iniziamo" disse Alvaro. Nel frattempo eravamo tutti seduti a chiacchierare, quando Alex mandò un messaggio ad Alvaro dicendogli che non sarebbe riuscito a venire e quindi cominciammo subito. Per il momento non sapeva ancora nessuno che io e Alvaro stavamo scrivendo una canzone.... poi come glielo avremmo dovuto dire a quella pazza di Sara? Già mi odia perché sa che piaccio ad Alvaro, poi se le avessi detto che stavamo scrivendo una canzone... beh, secondo me non sarebbe più venuta a fare lezione. E poi nessuno, a parte Alex, sapeva che io ed Alvaro stavamo insieme. 
La sera, mentre ero sul letto con il computer Alvaro stava preparando le valigie.
"Sofi, con cosa potrei mettere questa camicia?"
"Mettila con i jeans."
"E questa maglietta?"
"Ahhh, aspetta, ti aiuto io."
"Grazie."
"Ma come hai fatto la valigia per quando sei partito domenica?" Gli chiesi ridendo.
"Beh, ci ho provato."
"E?"
"I vestiti sono quelli che ho messo sono sul letto, devo metterli da lavare."
"Mmh... non male gli abbinamenti. Vedi che sei bravo?"
"Si, ma adesso non so cosa mettere."
"Tranquillo, ci penso io." Alla fine preparai io la sua valigia.
"Grazie amore, non so cosa farei senza di te."
"Ma figurati, in fondo è anche il mio lavoro." Risposi ridendo.
"Dai, andiamo a letto che domani sarà una giornata piena." Così andammo a letto.
"Amore mettiamo un film? Non ho per niente sonno. Chissà magari mi addormento. E poi fa caldissimo."
"No problem, vuoi vedere come ti addormenti in due secondi?"
"Ok, però mi metti ansia..."
"Ma no, quale ansia..." si avvicinò di più a me è iniziò a baciarmi. Ci addormentammo abbracciati.

Amore e musicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora