Mio padre si avvicinò a me, ci mise pochi secondi a riconoscermi e poi con voce flebile disse "Meg che ci fai tu qui?"
Rimasi in silenzio a guardarlo era da anni che non lo vedevo e fissai ogni dettaglio del suo viso come la barba lasciata un po' andare e le rughe che si iniziavano a formare intorno agli occhi e in corrispondenza della bocca, poi presi coraggio dicendo "io e mamma ci siamo trasferite qui da poco" dissi
"Meg vieni qui" rispose mimando un abbraccio, prima di andare ad abbracciarlo mi ritornarono in mente gli attimi precedenti quando stava per premere il grilletto e corsi via.
Il giorno dopo andai a scuola con la consapevolezza che Riverdale non era la città calma,tranquilla e pacifica che sembrava.
stavo camminando nel corridoio per raggiungere la classe di francese, quando due mani mi presero e mi trascinarono nello sgabuzzino adiacente chiudendo poi a chiave la porta, non vedevo nulla fino a quando la luce si accese mostrandomi il volto di Jughead "dobbiamo parlare" dopo quelle due parole, il mio cuore iniziò a battere sempre più velocemente...
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I Think I'm In Love//Jughead Jones
Teen FictionFu così che iniziò quello che pensavo fosse un incubo. Mi dovetti trasferire da una capitale mondiale come Chicago a una piccola città nel nord della Georgia come Riverdale. " E tu? Come ti chiami?" Chiesi a un ragazzo strano che indossava uno str...