Stavo camminando nel corridoio per raggiungere la classe di francese, quando due mani mi presero e mi trascinarono nello sgabuzzino adiacente chiudendo poi a chiave la porta, non vedevo nulla fino a quando la luce si accese mostrandomi il volto di Jughead "dobbiamo parlare" dopo quelle due parole, il mio cuore iniziò a battere sempre più velocemente...
"Jughead non ho nulla di cui parlare con te" dissi lui con voce tremante
" è qui che ti sbagli cara Meg , quello che hai visto ieri non devi raccontarlo a nessuno o giuro che farai la sua stessa fine, non me ne importa se sei la figlia del capo. Secondo oggi dopo scuola vieni con me ti devo portare in un posto "
"Jughead con te non vengo da nessuna parte!scordatelo"
"Che tu voglia o no, sono ordini del capo babe" disse lasciandomi da sola in quel maledetto sgabuzzino.Dopo aver finito otto ore lunghissime e pesanti uscii da scuola, una volta uscita dal cancello vidi Jug in moto davanti a me " questo è il tuo casco Meg" lo presi senza dire niente.
È così ho accettato di andare a parlare con mio padre perchè pensandoci non avevo nulla da perdere.
STAI LEGGENDO
I Think I'm In Love//Jughead Jones
Teen FictionFu così che iniziò quello che pensavo fosse un incubo. Mi dovetti trasferire da una capitale mondiale come Chicago a una piccola città nel nord della Georgia come Riverdale. " E tu? Come ti chiami?" Chiesi a un ragazzo strano che indossava uno str...