私はパニックになるでしょう私はファンになるでしょう

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• I'll be in panic I'll be a fan

Era marzo e potevo finalmente uscire da quello schifo di posto. Mi avviai a casa accompagnata dai miei genitori e fui molto contenta di rivedere la mia stanza. Le foto di tutti erano ancora appese sulla mia scrivania. Era tutto normale, come se non fosse successo niente.

- Tesoro!!- Disse mia madre bussando alla porta della mi stanza. Stavo semplicemente togliendo alcune foto dalla scrivani, tipo foto con Nam e Jin oppure con Yoongi e Jimin. La foto che avevamo fatto io, Jisoo e Rosé, non aveva senso tenerle ancora appese. Nonostante io non fossi arrabbiata con loro perché sapevo bene quanto fosse difficile entrare in quell'ospedale.
- Io e tuo padre siamo nel nostro ufficio se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarci, va bene?- Domandò scrutandomi attentamente. Io annuì. Continui ad aggiustare le foto quando il mio telefono vibrò.

Stalker😘

Jennie
Ho saputo che sei uscita e sono passata a trovarti ma i tuoi non mi hanno fatta entrare e onestamente capisco il perché.

Volevo solo dirtelo.

Sbarrai gli occhi leggendo quei messaggi. Perché i miei non avrebbero fatto entrare Jennie?? Corsi senza fare il minimo rumore fino alla porta di casa.

- Jennie??- Sussurrai. Era davanti il nostro cancello, molto probabilmente intenta ad andarsene. Appena sentì la mia voce corse verso di me e iniziammo a baciarci.
- Aspetta!- Sussurrai chiudendo la porta il più piano possibile. Andammo nella mia stanza e quando chiusi la porta notai che non c'era la chiave nella serratura.

- È stato lo psicologo!- Mi Spiegò Jennie.- Dicono ai genitori di togliere tutte le chiavi, lame e coltelli.-

- Non mi interessa.- Dissi alzando le spalle. Ripresi a baciarla e lei allacciò le braccia al mio collo. Ci buttammo suo letto, io sopra di lei, e continuammo a baciarci finché non tolsi la mia maglietta incastonata dentro la gonna, che si alzò fin sopra l'ombelico.

- Sei molto sexy così!- Commentò accarezzandomi il seno. Volevo davvero scoppiare a piangere in quel momento. Le accarezzai Una gamba fino a salire sulla coscia e stringerla sotto il mio tocco. Le baciai il collo e quando mi soffermai su un punto specifico mi allontanò.

- Che stai facendo?- Domandò facendomi scendere da sopra di lei.

- I.. In che senso ?? Io non...- Provai a dire ma fui davvero in imbarazzo in quel momento. Lei si alzò dal letto e mi diede le spalle.

- Mi stavi facendo un succhiotto... perché?- Domandò.

- P... Io... era il... momento.- Le lacrime mi impedirono di proferire parola.

- Io non sono tua!- Urlò girandosi improvvisamente verso di me con gli occhi pieni di lacrime ed odio. Mi sentì davvero male. Presi la mia maglietta e la indossai sentendo i passi dei miei genitori avvicinarsi.

- Jennie.. come sei entrata?- Domandò mia madre osservandola. Lei non Rispose ma prese a mangiucchiarsi le unghie.

- Jennie rispondi!- Urlò mio padre. Lei scappò via dalla mia stanza inseguita dai miei genitori mentre io restavo a piangere sul letto. Corsi a chiudere la porta e mi ci poggiai con la schiena. Ero così arrabbiata con me stessa... dovevo punirmi! Ma Jennie aveva detto che avevano tolto tutte le lame... improvvisamente mi venne un'idea. Aprì il mio armadio e presi il vecchio zainetto verde che usavo alle medie. Dovevano esserci ancora le vecchie lamette che usavo all'epoca e infatti le trovai ripiegate i un fazzoletto nella tasca davanti. Mi avvicinai alla finestra e vidi Jennie urlare strane parole ai miei genitori mentre mio padre provava a fermarla dal polso ma lei cadde a terra. Feci premere la lama contro la pelle un'altra volta ripetendomi che Jennie non mi amava è molto probabilmente non l'avrebbe mai fatto.
// Salve popolo di Wattpad

• Do You remember me?• JENLISA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora