• Do You remember me?• JENLISA

私の贈り物は私の歌です

• My gift IS my song

Tornai a casa mia lasciando Jisoo da sola, mi sentì leggermente male per averla trattata come uno straccio ma non avrei mangiato per lei. Appena varcai il cancello vidi qualcuno seduto sulle scalette davanti la porta di casa mia. Si alzò in piedi appena mi vide e Mi salutò:

- Ciao Lisa.- Rosé venne verso di me.

- Ciao.- Dissi leggermente confusa. Non mi parlava da troppo tempo e davvero non riuscì a pensare cosa volesse da me.

- Posso parlarti?- Annuì.
- Come stai?- Domandò grattandosi nervosamente le braccia. Non seppi cosa rispondere perché stavo male ma odiavo far preoccupare gli altri. Non mi aiutò nemmeno l'essermi tagliata ancora una volta in un bar prima di raggiungere casa.

- Bene.- Mentii, tanto non le sarebbe importato.

- Mi dispiace... non essere passata nemmeno una volta. Ma era...- Iniziò a piangere ed io mi sentì in colpa.
- Era troppo difficile per me. Sei sempre stata così solare e sorridente. Mi era difficile credere che tu avessi tentato il suicidio.- Continuò a piangere ed io davvero non riuscì a capire cosa volesse da me.

- Perché sei passata?- Domandai.

- Come perché? Tu sei... sei... sei mia amica.-

- Ho capito, ma ero tua amica anche quando sono tornata a scuola, avresti potuto parlarli li se proprio non ce la facevi a venire a trovarmi in ospedale.-

- Quello non era un semplice ospedale! Era un manicomio!!- Urlò.

- Scusami? Era un semplice ospedale psichiatrico e so bene quanto possa sembrare difficile andare lì ma non eri sola: Jisoo poteva accompagnarti. Ma ovviamente non ce l'avrò con te per questo.- Provai a tornare dentro casa ma lei mi afferrò da un polso facendomi urlare di dolore. I polsi mi bruciavano maledettamente forte e le non la smetteva di allentare la presa. Non mi alzò una manica e vide i tagli.

- Allora è vero..- Si portò una mano davanti la bocca. Restai di sasso: ancora non mi credeva? Dopo tutto quanto? Mi lasciò il braccio e iniziò a correre lontano da casa mia.
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