Capitolo 8

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-Cosa? No! Martin, ma...-
E adesso che cavolo faccio?, pensai. Che diamine dico?
Pensai che forse era solo uno scherzo.
-Martin, andiamo, non prendermi in giro...-
-Pensi che ti stia prendendo in giro? Assolutamente no- sembrava quasi arrabbiato che l'avessi insinuato. -Non scherzerei su una cosa del genere. Se non vuoi, o non puoi, accettare questo sentimento va bene, ma come ti ho spiegato mi sentivo in dovere di parlartene-
-E dimmi un po' cosa ti piacerebbe di me?-
-Il tuo modo di fare, tranquillo, riservato ma non troppo. Sei simpatica e comprensiva. Non sei aggressiva, né verbalmente né negli atteggiamenti. E poi sei molto bella. Mi piacciono molto i tuoi grandi occhi scuri. E per tutta la sera ho avuto il desiderio di passare una mano tra i tuoi capelli mossi- e mentre pronunciò quest'ultima frase sorride dolcemente. Non avrei mai immaginato che un ragazzo come lui potesse fare qualcosa dolcemente.
Non capivo ancora una cosa -Se ti piacevo davvero, come mai fino a ieri stavi con una ragazza e anche stasera ci hai provato con una tipa? Non ha senso!-
-Cecilia e io eravamo in bilico già da tempo, e quando ho capito che non eri intenzionata ad avvicinarti a me ho tentato di avvicinarmi io a lei-
-Ascoltami, io non ce l'ho con te, ma quello che stai dicendo mi sembra un'enorme sciocchezza. Un'ora fa hai detto che Clive non sa come gestire una storia, ma a quanto pare nemmeno tu hai le idee tanto chiare-
L'unica cosa che stavo capendo era che il mio compagno di bevute stava sparando una cretinata dopo l'altra.
-Io...é meglio se ora andiamo ognuno per la sua strada e dimentichiamo tutto quello che é successo. Ti prometto che quello che hai appena detto non influirà sul modo in cui io ti vedo, e che la prossima volta che ti vedrò non ti negherò il saluto-
Lui annui, e vidi un minuscolo sorriso formarsi sulle sue labbra, labbra che non considerai neanche per un momento di baciare.
-Grazie...per non esserti messa a sbraitare... o ad urlare-
-Allora, direi di salutarci, ok?-
-Ok. Buonanotte Karen Kensington-
Era consapevole di avermi turbata, e sembrava veramente dispiaciuto di ciò.
-Buonanotte Martin Dallas-
Mi voltai e feci per allontanarmi, di nuovo, questa volta per davvero, quando mi venne una piccola curiosità.
-Quando ci siamo incontrati, stasera, non ricordo nemmeno quante ore fa, tu ...sapevi che ci saremmo visti?-
Lui fece segno di no con la testa
-No, il nostro incontro é avvenuto per pura casualità-
-Capisco- dissi solo.
-Ma sono contento di averti fatto passare una serata di divertimento. Te la meritavi-
-Grazie- Pronunciai questa parola lentamente, con vera gratitudine.
E percorsi i pochi metri che mi separavano dalla porta d'ingresso, senza guardarmi alle spalle nemmeno un secondo.

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