Thirteen.

La cantina.

Osservo Tim prendere strada verso casa sua per poi entrare nella macchina del detective Carne.
Guardo fuori dal finestrino in silenzio, non volevo parlare, non ne avevo voglia, ma tutti mi mettevano una pressione assurda. Arrivati alla caserma, scendo dalla macchina camminando al fianco di Elliott, andando poi verso una stanza avvisandomi che saremo stati solo lui ed io. Una volta dentro la stanza, chiude la porta e mi fa sedere su una sedia e lui fa lo stesso, sta volta non c'era nessun registratore ma un computer e Delle cartelline.

‎<<bene.. Ivy so che tutta questa pressione non ti piace, ma se tu parli ora, finiremo presto.>>

‎La sola presenza di Elliott era più piacevole, era come se riuscisse a prendermi con cautela e non come faceva Lisa, lei era troppo acida nel suo parlare e nel lavorare, proprio come se volesse subito una risposta al problema.

‎<<per prima cosa devi dirmi se ricordi dove eri precisamente..>>

‎Il mio sguardo si pianta per terra, pensando dove mi trovassi in tutti quei 13 anni, ma la mia mente era persa, non ricordavo la via di quella casa. Scuoto la testa facendogli intendere che non mi ricordavo.

‎<<Ok.. abbiamo rintracciato la via da dove hai chiamato, perciò non devi essere andata molto lontano da lì.>>

‎Porta la sua mano sul mouse del computer e sullo schermo appare la mappa del posto, c'erano tante case, ognuna molto simile all'altra.. ma quella dove stavo rinchiusa aveva un particolare diverso.

‎<<..aveva..aveva la porta rossa.>>

‎Lo guardo sperando che questa caratteristica avrebbe potuto rintracciare la casa, me ne fa vedere una con effettivamente la porta rossa ma non era quella. Scuoto nuovamente la testa e mentre andava avanti per le case gli dico di fermarsi indicando l'obiettivo esatto. La maledetta casa dalla porta rossa.

‎<<Perfetto.>>

‎Questa sua esclamazione poteva sembrare un buon punto, ma "lui" sarebbe stato lì?

Elliott Carne.

Ivy è riuscita almeno in quel poco ad aiutarmi a rintracciare la sua prigione. In poco tempo con tutta la squadra siamo lì, muniti di divisa bianca, mascherine e guanti. Gli agenti sono armati e pronti a qualsiasi cosa. Con un calcio la porta viene aperta ma si notava benissimo che non era chiusa perfettamente. Cammino velocemente verso il salotto guardandomi attorno, cercano il rapitore ma di lui non c'era neanche l'ombra, guardo la mia collega Lisa e scendiamo verso la cantina dove Ivy ci aveva raccontato della sua abitazione. Accendo la torcia tra le mie mani camminando tra i corridoi stretti e umidi, c'era un odore fortissimo di candeggina e non lo stavo quasi sopportando.

<<Quel bastardo ha pulito tutto con la candeggina.. c'è troppo ordine, lo avrà fatto per nascondere tracce.>>

Mi soffermo ad osservare un pilastro di legno con vari segni di scheggiatura, li avranno causati le catene oppure Ivy che cercava di liberarsi.. non voglio neanche pensarci. Quando saliamo di sopra faccio un ultimo giro della casa andando verso la cucina, dove il tavolo era a terra e nei suoi resti, noto una piccola foto. Mi inchino per vederla meglio ed era una foto di Ivy. Chiamo Lisa che subito mi raggiunge e le faccio vedere la foto.
<<È una di quelle foto da passaporto.. Ivy ci aveva detto che da sola non la lasciava.. dobbiamo parlare di nuovo con lei Elliott.>>
Odiavo mettere troppa pressione a quella ragazza, è da poco tornata alla libertà.. ma Lisa aveva ragione.

Ivy Moxam.

Quando finalmente sono di nuovo a casa, dico a Jones che andavo in camera mia, sentendo però mia mamma chiamarmi e chiedermi se andava tutto bene. Sono stanca e sera e volevo dormire. Chiudo la porta di camera e salgo le poche scale andando poi vicino al letto, osservo prima questo e poi il diario appoggiato al comodino. Mi ha fatto bene rivedere Tim oggi, spero che questa non sia stata l'ultima volta. Prendo un cuscino dal letto e vado verso l'angolino sotto la finestra, e mi sdraio lì. Ero abituata a dormire per terra, e non riuscivo a stare in un letto comodo. Mi ranicchio a me stessa passando le dita sul mio ginocchio.
<<Mi dispiace..mi dispiace>>

--SPAZIO AUTRICE.
Eccovi il quinto capitolo.
Buon anno a tutti!!🌹-