Oggi la puntata è stata abbastanza statica.
Sempre i soliti discorsi, io, la distanza, il mio essere ai loro occhi furbo, ostentato, interessato a tutto meno che a lui.
Ma, di cosa stiamo parlando che li dentro a me sembra di essere stato l'unico a dimostrare realmente qualcosa a lui, o sono pazzo io o semplicemente gli altri non vogliono vedere.
Mi fa morire il modo in cui Sabrina cerca di difendermi, "non vedo nulla di male in questo ragazzo che vive ad Ibiza e secondo me è pure sincero", questa ragazza mi piace ha carattere, è una donna forte e comunque vedo e sento che lei e Alex si stanno vivevano insieme appieno questo percorso.
Se ad Alex piace vuol dire che allora ha qualcosa di speciale.
Alex si intromette "Maria le prime esterne non credevo nel suo interesse ma ora so di piacergli so che lui è qui per me".
Per allacciami un attimino al discorso di mario e sabrina, ovviamente voglio dire la mia "lui ha ragione quando dice che faccio il piacione, che sono ammiccante ma perché bene o male io sono così. Questa è una sorta di maschera che mi creo ma poi, credo di aver fatto comunque vedere a lui chi realmente è Alessandro, per me possiamo già mettere le sedie rosse e andar via insieme".
Non c'è la faccio più a star qui, il contesto comincia a starmi stretto a me ormai un ora la settimana non basta più io ho bisogno di vivermelo...
Non so più come dirglielo, farglielo capire che io qui dentro non sto bene......tutti si sono accorti che comunque con me ha abbassato finalmente le difese, piano piano sono riuscito a guadagnarmi la sua fiducia però non capisco perché questo non basta.
Cosa lo fa tentennare ancora non so.
Con Matteo e Claudio, non sembra almeno a mio avviso si sia creato qualcosa di forte si, Claudio effettivamente gli piace,lo prende si testa ma poi alla fine, litigano sempre con lui non lo vedo felice c'è sempre qualcosa che lo fa star male e allora, veramente io non sto più capendoci nulla.
Oggi sono a Modena da mia sorella, ho deciso di stare qui qualche giorno, ho bisogno di serenità di semplicità e credo che non c'è posto migliore quando si sta così che la famiglia.
In questi giorni ho pensato molto e, ho deciso di modificare momentaneamente i miei stili di vita se lui deciderà di scegliermi, devo solo trovare il modo e il momento giusto per parlargliene.
Chissà quanto accadrà...
Sono in camera ad ascoltare la musica quando sento suonare la porta, oggi sono solo quindi scendo e...... Non capisco.. Mi ritrovo lo staff con un biglietto per me ...<ho voglia di vederti nel mio mondo, Alex>.
Guardo la redazione incredulo, è la prima cosa importante che fa lui per me "sto tremando giuro", mi manca il fiato sono confuso, teso ma semplicemente felice.
Partiamo destinazione Mozzecane, durante il viaggio non riesco a parlare con nessuno.
Tengo tra le mani la sua lettera con quelle poche parole che, in questo momento per me valgono tutto, troppo...
La giro è la rigiro l'annuso come se volessi sentirne il suo profumo per darmi forza.
Sono semplicemente felice..
Arriviamo in questo parco e, lui è lì nel mezzo, nella sua semplicità ad aspettarmi.
Ho quasi voglia di corrergli incontro ma, più semplicemente lo abbraccio.
I nostri abbracci sono speciali io tra le sue braccia mi sento a casa, lui per me sta diventando casa.
"Mi sei mancato" gli dico, "anche tu", lui mi è mancato come l'acqua quando stai in un deserto e glielo dico "però tanto".
Lo vedo teso, lo conosco, so che avermi portato qui, essersi comunque esposto per lui è una cosa importante.
Mi sta mostrando il vero se stesso questa volta, le sue radici, il suo mondo, il suo porto sicuro la sua famiglia e io, mi sento semplicemente fortunato.
Vedere la sua mamma è un po' come vedere lui, solare, dolce, ci guarda e con semplicità senza remore, pregiudizi paura dice "come siete belli"...
Andiamo vicino un laghetto a chiacchierare un pochino, non riusciamo però a non sfiorarci cercare anche solo un piccolo contatto, sento che lui ormai ha bisogno di tutto questo con me.
"Ti ho portato qui per capire, perché ho ancora dubbi sul vederti al di fuori con me, nella mia quotidianità", "hai paura?" la mia è più un affermazione implicita.
So che la distanza per lui nonostante a volte fa finta di nulla è un limite che non riesce, o che almeno fa fatica a superare", "si paura, il fatto che abiti dalla parte opposta del mondo...", eccolo eccolo il momento ora parlo "se un giorno me lo permetterai ti mostrerò che i nostri mondi anche se geograficamente lontani sono molto simili.", ma per ora "dato che, sento il bisogno, l'esigenza di aiutarti a capire ho deciso di trasferirmi per l'inverno in Italia.
Non parla, ma semplicemente mi abbraccia, ma questa volta questo abbraccio lo sento diverso, più forte, una sorta di grazie, grazie di preoccuparti per me e di volermi venire incontro.
Mi riempo dei suoi abbracci, "quando sto con te sento che c'è un sentimento di base, la voglia di viversi al di fuori, se io so di voler uscire con te con te esco".
Mi guarda, non parla e allora faccio ciò che per me ormai sta diventando istintivo, spontaneo,mi perdo in un nostro abbraccio, nei suoi baci sfiorati, se non c fossero mi mancherebbero troppo.
Sono dell'idea che oggi siamo arrivati a una sorta di svolta, ed è per questo che ho voluto prendere i miei sentimenti e appoggiarli sul palmo della sua mano.
"Ti voglio bene tanto tanto e, voglio che tu sappia che non voglio che tutto questo rimanga un ti voglio bene".
Credo di non aver mai provato delle sensazioni come quelle di oggi, mi fa paura il sentimento che ogni giorno cresce in me .
Credo di essermi innamorato di lui e, questo mi spaventa, come posso innamorarmi di lui senza essere mai andato oltre un abbraccio, un incontro di sguardi eppure ogni volta che ci salutiamo mi sento perso.
Sono stato innamorato altre volte per rendermi appunto conto che si, probabilmente ci sono dentro fino il collo, che mi sono innamorato del suo essere speciale.. e che se lui non mi sceglierà io sarò semplicemente fottuto.
Ma non posso, non voglio immaginare un finale diverso dal straordinari io e lui insieme.
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prenditi tu cura di me
FanfictionIl loro percorso immaginando le emozioni di Alessandro